Smith: Operai in sciopero

Da oggi aperto a Volterra ufficio della Regione per la vertenza. Fattori a Piombino: "Per Magona e Lucchini politiche industriali di sistema"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 maggio 2015 23:08
Smith: Operai in sciopero

Cresce il lavoro stabile per effetto degli incentivi, A marzo calo degli avviamenti sul 2014 nonostante il Jobs Act, Cassa integrazione in calo di quasi 9 punti al netto della deroga, Crescono i licenziamenti, Produzione industriale ancora in lieve calo.

La Smith di Saline di Volterra diventa un caso nazionale. Il presidente della Regione Toscana, dopo il colloquio che ha avuto questa mattina a Roma con il ministro dello sviluppo economico, ha infatti ottenuto l'apertura di un tavolo nazionale per affrontare la crisi dell'azienda di Saline di Volterra. L'annuncio è stato dato in occasione dell'apertura, al secondo piano del Palazzo dei priori, di un ufficio della presidenza della Regione con il compito di seguire direttamente sul posto la vertenza Smith, presenti l'assessore regionale al lavoro, il sindaco di Volterra, amministratori locali e una rappresentanza sindacale.

L'ufficio si aggiunge a quello analogo aperto presso il comune di Collesalvetti per seguire la vertenza della People Care. L'assessore regionale ha sottolineato come questo sia un segnale di forte vicinanza che la Regione intende dare a questi territori e che la presenza anche fisica dell'istituzione regionale continuerà finché per le due aziende non si apriranno prospettive certe. A questo proposito ha detto che per la Smith sarà presto convocato il tavolo nazionale (la data potrebbe essere resa nota dopodomani quando l'assessore sarà al ministero per alcune vertenze) al quale la Regione ribadirà che, per il peso specifico dell'azienda e per il numero di dipendenti occupati, è inaccettabile ogni ipotesi di chiusura.

La Regione reitererà quindi la richiesta di ritiro delle procedure di mobilità e nel caso in cui la proprietà insista per la dismissione, l'intenzione è quella di chiedere tempo per verificare la possibilità di trovare acquirenti interessati a rilevare la struttura e ad investire anche in altre produzioni. I tempi devono andare ben oltre i 75 giorni previsti dalle procedure di mobilità. Quanto alla People Care i tempi sono ancora più stretti. Si punta a trovare una soluzione entro la fine del mese.

Giovedì è in programma al Ministero dello sviluppo economico una riunione per fare il punto della situazione. La riunione servirà a fare il punto sui risultati dei contatti che in queste ore si stanno tenendo con aziende interessate al rilancio delle attività. Il sindaco di Volterra ha giudicato l'apertura dell'ufficio della presidenza della Regione come un segnale di un'attenzione non formale verso questo territorio e si è detto fiducioso circa il suo mantenimento finché la questione della Smith non avrà trovato una soluzione positiva.

“Apprendo della decisione degli operai della Smith di proclamare sciopero. Io sto con loro”.  Così Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana e candidato alla rielezione, a proposito dello sciopero proclamato nel pomeriggio alla Smith Bits di Saline di Volterra dopo il diniego da parte di un dirigente alla richiesta di un operaio di scattare una foto ad uno scalpello interamente progettato e realizzato all'interno dello fabbrica. “Mentre l'iniziativa degli operai è un segno di lucidità perchè mostra il desiderio di difendere il posto di lavoro, l'azienda stessa, con le sue maestranze, e tutto il territorio, la reazione della dirigenza – conclude Rossi - tradisce nervosismo”.

Lo smantellamento della Concordia e' un affare da 600 milioni di euro e ha fatto gola a numerosi porti italiani e stranieri che si erano candidati per l'operazione. Sta di fatto che Genova ha soffiato l'affare a Piombino che si era candidata ma non aveva la struttura portuale adeguata. Si davano per certi finanziamenti per 150 milioni, poi 100, poi i 20 dal Cipe del febbraio scorso, ai quali si aggiungono quelli stanziati dalla Regione Toscana. Da rilevare che i 20 milioni servono solo a completare la banchina: la gara d'appalto dovrebbe essere completata entro la prossima estate.

In sostanza, Piombino si candidava allo smantellamento della Concordia senza avere le strutture idonei allo scopo. L'elenco europeo degli impianti autorizzati ad operare sara' pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e sul sito web della Commissione entro il 31 dicembre 2016. Gli impianti ammessi nell'elenco, previsto dal regolamento numero 1257/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013, devono possedere i requisiti necessari a garantire la protezione dell'ambiente, della salute e della sicurezza dei lavoratori e la gestione sostenibile dei rifiuti recuperati da navi riciclate.

Il porto Piombino sara' pronto per quella data e quanto costera', ai contribuenti, l'adeguamento dei porti?

"Politiche industriali per fare sistema tra i vari comparti produttivi toscani. Interventi spot non danno ossigeno e prospettive occupazionali e produttive su cui poter contare per uscire, tutti insieme, dalla crisi", lo ha ribadito il candidato alla Presidenza della Regione Toscana per la Lista Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori, oggi in visita al polo siderurgico piombinese della Magona e della Lucchini."Chiediamo interventi straordianari per una situazione straordinaria in Toscana e sulla costa in particolare.

Che la Regione chieda lo stato di emergenza per ottenere strumenti speciali di intervento", ha aggiunto Fattori. La Magona ha aperto le porte oggi a Sì Toscana a Sinistra con il suo candidato presidente e i candidati del territorio per il Sì Cinzia Bartalini e Massimo Lami. L'azienda conta 500 dipendenti (il 60% dei quali con contratti di solidarietà da tre anni ed oltre 100 a rischio esubero) e 150 anni di storia e sta cercando di uscire con fatica dalla crisi affrontando il problema del costo dell'energia, che sta pesantemente condizionando la ripresa dello stabilimento piombinese.

Magona paga 135-140 euro a Mw, un prezzo assai superiore a quello dei suoi competitor sul mercato nazionale, che oscilla tra i 46 e i 75 euro, e il 30% in più delle stesse aziende della galassia Mittal sparse in Europa. "Valutiamo positivamente il fatto che la multinazionale Arcelor Mittal abbia ricapitalizzato due volte, a fronte però purtroppo di una latitanza delle politiche industriali serie da parte delle istituzioni e del Governo nazionale" afferma Fattori. Problema sollevato oggi durante l'incontro anche dalla dirigenza rispetto per esempio al far-west della produzione di acciaio che in Italia ha visto il proliferare deregolamentato di troppe linee produttive. Fattori ha poi incontrato una delegazione dei lavoratori della Lucchini presso la sede del comitato elettorale.

"Nonostante l'impegno di Cevital di riassorbire tutto il personale, la vertenza è lontana da quell'approdo felice tanto sbandierato da Rossi. Innanzitutto occorre rendere pubblico il piano industriale integrale in modo tale che i lavoratori possano conoscere le reali prospettive ed esaminare i possibili scenari. In secondo luogo - conclude fattori - occorrono tempi certi per il rientro in fabbrica con obiettivi temporali precisi sulla costruzione del primo forno elettrico, sui finanziamenti, per cosa verranno destinati e con quali scadenze.

Certezze anche per i lavoratori dell'indotto che non devono essere penalizzati e marginalizzati in una sorta di guerra tra poveri. Per questo chiediamo chiarezza ed onestà a chi ha governato e ci impegniamo a nostra volta ad averle dopo la scadenza elettorale".

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