Sicurezza sul lavoro: nasce la Carta fondamentale della formazione

Stamani la firma al palazzo comunale di Bagno a Ripoli con il presidente della Regione Giani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 aprile 2024 18:13
Sicurezza sul lavoro: nasce la Carta fondamentale della formazione

Il presidente della Regione Toscana è il primo firmatario della Carta fondamentale della formazione sulla sicurezza sul lavoro di Bagno a Ripoli . Il documento è stato presentato questa mattina nel corso di un’iniziativa pubblica nel Palazzo Comunale del Comune della cintura metropolitana fiorentina in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza sul Lavoro.

La Carta nasce da un’idea di Matteo Micheli, cittadino ripolese, tecnico della prevenzione presso l’Azienda USL Toscana Centro, insignito nel 2021 del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana per l’impegno in materia di sicurezza nell’ambiente di lavoro. Ha l’ambizione di fare da bussola al servizio di aziende e istituzioni, sia pubbliche che private.A sottoscriverla stamani anche il sindaco di Bagno a Ripoli e i circa 50 costituenti che da febbraio scorso hanno lavorato alla stesura.Il presidente della Regione si è detto orgoglioso che questo percorso parta dalla Toscana e ha tenuto a sottolineare come la Carta di Bagno a Ripoli sia il frutto di uno straordinario gioco di squadra.

Per il presidente è un lavoro di serietà e approfondimento che sarà da ispirazione per una società che consenta di lavorare in sicurezza, sempre più attenta alla cultura della prevenzione e della formazione, in ossequio ai dettati stessi della Costituzione italiana. Questa iniziativa non è solo un documento formale ma incarna l’impegno concreto di tutti a proteggere i diritti e il benessere dei lavoratori, è un impegno sostanziale che viene preso nei confronti di ogni lavoratore. La sicurezza sul lavoro non è solo una questione di rispetto delle leggi e delle normative, ma richiede un’opera costante da parte di tutti.

Il presidente ha concluso ricordando che il lavoro dignitoso e sicuro è una delle pietre angolari su cui costruire un futuro più equo e sostenibile.La Carta si sviluppa in 49 articoli suddivisi in 5 capitoli (principi fondamentali, soggetti, progettazione didattica, erogazione didattica, verifiche). Definisce i principi fondamentali per la formazione in tema di sicurezza, igiene e salute sul lavoro, affinché sia vera, etica, responsabile e sostenibile; stabilisce la centralità della progettazione didattica, dei criteri per valutarne l'efficacia e della diffusione della cultura della prevenzione.

Del gruppo “costituente” - composto da esperti di sicurezza sui luoghi di lavoro, sindacato e categorie professionali, istituzioni e imprenditori - anche Antonio Boccuzzi, già parlamentare per due legislature, unico sopravvissuto del disastro della Thyssenkrupp del dicembre 2007, che costò la vita a sette operai. A lui, in collegamento da Torino, il compito di leggere l'introduzione della Carta, prima della firma del documento.

Dal 1° Maggio la Carta potrà essere consultata e reperita online, a disposizione di tutti.

Il presidente della Regione, primo firmatario del documento, ha definito la Carta di Bagno a Ripoli il frutto di uno straordinario gioco di squadra, nato grazie alla spinta di cinquanta costituenti. Un lavoro di serietà e approfondimento che sarà da ispirazione per una società che consenta di lavorare in sicurezza, sempre più attenta alla cultura della prevenzione e della formazione, in ossequio ai dettati stessi della nostra Costituzione.

Il sindaco di Bagno a Ripoli si è detto orgoglioso di ospitare la nascita della Carta sulla formazione, la prima nel suo genere, con un percorso nato a pochi giorni di distanza dalla tragedia di via Mariti a Firenze, l'ennesima dimostrazione della necessità di un cambio di passo in materia di sicurezza sul lavoro. La Carta, ha proseguito il sindaco, ha il merito di mettere al centro lavoratrici e lavoratori, con un'alleanza tra tutti i soggetti coinvolti: istituzioni, categorie professionali, sindacati e parti datoriali, esperti in sicurezza e, soprattutto, i lavoratori stessi. Un documento fondamentale per fermare la strage delle morti bianchi e garantire a tutti i lavoratori un diritto di civiltà: quello di poter tornare a casa la sera dalle proprie famiglie.

L’iniziativa si è aperta con l’inaugurazione dell’installazione “Non numeri ma persone” a cura dell'Associazione Ruggero Toffolutti: una rassegna fotografica con i volti di chi ha perso la vita sul lavoro e per lavoro, descrivendo speranze, passioni ed esistenze interrotte delle vittime delle morti bianche. A seguire, una esibizione del compositore toscano Andrea Portera, impegnato al pianoforte.

Notizie correlate
In evidenza