SI Firenze: "Nardella folgorato sulle vie del centro storico deserto"

Sinistra Italiana: "Ok la svolta, dovrà però essere guidata da principi di equità sociale. Paghi di più chi più ha. Non siamo contrari all'idea di indebitarsi per rilanciare la città, ma prima di farlo riteniamo che vada utilizzata la leva fiscale"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 aprile 2020 13:48
SI Firenze:

"Leggiamo sulla stampa che il Sindaco Nardella annuncia una svolta nella politica cittadina per uscire dalla dipendenza economica dal turismo e dare nuova vita al centro storico e alla città tutta e ne siamo lieti; d'altronde sono anni - scrive in una nota SI Firenze, Sinistra Italiana - che avanziamo proposte in tal senso: più trasporti pubblici in centro, una politica dell’abitare che investa su Erp e Studentati, investimenti pubblici per guidare l’inserimento di nuove realtà produttive e sociali nei vuoti urbanistici che l’amministrazione ha sempre voluto vendere per far cassa.

La svolta dovrà però essere guidata da principi di equità sociale, paghi di più chi più ha. Non siamo contrari all'idea di indebitarsi per rilanciare la città, ma prima di farlo riteniamo che vada utilizzata la leva fiscale. Chiedere a chi negli anni si è arricchito e a chi guadagna migliaia di euro all'anno di contribuire alla rinascita di Firenze consentirà di creare una città più giusta, rispettando i principi di una tassazione progressiva come richiesto dalla Costituzione.

Riteniamo che il compito della politica deve essere quello di immaginare il futuro e porre le condizioni perché questo si realizzi: dopo anni in cui è stato il privato a guidare i cambiamenti della città crediamo sia giunto il momento perché l’Amministrazione Comunale si ponga al timone dello sviluppo sociale, economico, ambientale e urbanistico di Firenze. Chiediamo con forza che di apra un tavolo con tutte le forze politiche e le realtà sociali per iniziare a disegnare la città del domani a partire dal nuovo Piano Operativo Comunale e da tutte le iniziative che verranno prese per rispondere all'attuale crisi sanitaria e sociale.

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