Sesto: il Pd a -20%, la coalizione Zambini non oltre il 32%

Sinistra Italiana dall''8,37% di Sel del 2014 al 17,54% di ieri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 giugno 2016 13:55
Sesto: il Pd a -20%, la coalizione Zambini non oltre il 32%

(DIRE) Firenze, 6 giu. - Come cambia il mondo in 300 metri, quelli che a Sesto Fiorentino separano piazza Ginori da piazza IV Novembre. Ci vogliono tre minuti a piedi per raggiungere il comitato elettorale di Lorenzo Falchi dal quartier generale del Pd, dove ha piazzato le tende il candidato ''dem'' Lorenzo Zambini. Tre minuti, ma i 331 metri al secondo della velocita'' del suono rendono le cose piu'' semplici e il risultato piu'' plastico. Da una parte si urla di felicita'' e si stappa lo spumante, da Falchi.

Dall''altra l''unica voce apprezzabile all''orecchio e'' quella di Enrico Mentana, durante la diretta elettorale su La 7. L''unica, il resto e'' silenzio. Prima per l''attesa di capire se i primi risultati siano solo circoscrizioni sfortunate, un brutto tiro del caso in attesa di dilagare. Poi perche'' quelle paure messe a tacere subito dopo i risultati della prima sezione scrutinata, si sono fatte numeri, percentuali stabili e verdetti. A Sesto il Pd prende una sberla da 20 punti in meno e la coalizione di Zambini si ferma poco oltre il 32%.

Che arriva attorno all''una ma sale al primo piano e si chiude a cerchio con i suoi. Fuori, nella piazzetta del circolo Pd, si assembra un drappello di esponenti dem. Volti tirati e voce bassa: c''e'' Fabio Incatasciato, il segretario metropolitano dei democratici. C''e'' la consigliera regionale Monia Monni, che nella Piana ha il suo fortino politico. Ci sono i sindaci di Scandicci e Campi Bisenzio, Sandro Fallani e Emiliano Fossi. Arriva anche il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani.

Zambini non parla e a 300 metri si urla di gioia. Pizza, stracchino, birra, sedie in piazza davanti allo schermo che aggiorna i dati sezione dopo sezione. Ogni sezione un urlo, piu'' forte quando la circoscrizione e'' strappata al Pd.

E'' li'' che sono a festeggiare parte di quei consiglieri espulsi dal Pd la scorsa estate dopo aver sfiduciato e cacciato l''ex sindaco Sara Biagiotti. Loro e quel pezzo di partito, quasi la meta'', confluiti su Sinistra Italiana (che dall''8,37% di Sel del 2014 passa al 17,54% di Si) e sulla civica ''Per Sesto''. Che non hanno fatto testimonianza, ma anzi con il 27,4% si sono presi ben altro in piu'' del premio della critica: "Ora sappiamo che possiamo vincere", dicono dall''entourage di Falchi.

Maurizio Quercioli, il candidato di Rifondazione comunista che ha sfiorato il 20% delle preferenze (19,19%) e'' un tiro di schioppo, non solo geografico- perche'' in quei trecento metri c''e'' anche il suo comitato- ma soprattutto politico visto che la piattaforma no inceneritore e'' un punto di partenza concreto. "Ci hanno espulso, sono stati mesi durissimi. Oggi e'' la riprova che avevamo ragione noi. Il Pd ha perso su tutta la linea. E'' la nostra festa", dicono dal comitato. E'' la loro festa, e'' la loro rabbia.

Tanta, c''e'' chi addirittura ripensa a "Pulp Fiction", all''Ezechiele 25:17 recitato da Jules Winnfield prima di premere il grilletto: "La mia giustizia calera'' sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno". Il Pd arretra, dal 35% delle prime proiezioni, passa al 32,56%. Non si schiodera'' piu'' di li''- Falchi invece dal 25 avanza di due punti e balza al 27,4%. Altre urla, altri brindisi. "E'' un grandissimo risultato- sottolinea Falchi-. Avevamo sentito attorno a noi grande attenzione, grande voglia di cambiamento.

Devo dire pero'' che cosi'' e'' andata oltre le nostre piu'' rosee aspettative". I numeri, prosegue, "parlano chiaro: il Pd e'' stato punito. Questo e'' un messaggio di forte sfiducia verso la bruttissima prova di governo Zambini - Biagiotti. Hanno provato a raccontare la novita'' politica ma i cittadini sestesi non si sono bevuti le storielle, hanno capito cosa c''era dietro Zambini e hanno mandato un messaggio chiaro". (Dig/ Dire)

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