Sessualità e relazioni affettive: attività educativa nelle scuole

Rispetto, consenso, cura di sé e prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 marzo 2022 20:06
Sessualità e relazioni affettive: attività educativa nelle scuole

Percorso di Comprehensive Sexuality Education per ragazzi e ragazze della scuola secondaria di primo grado: partito il 3 marzo con gli alunni della Scuola Pescetti di Sesto Fiorentino.

EduForIst è un percorso di educazione all'affettività e alla sessualità che per la prima volta si rivolge ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado. È basato sul modello della Comprehensive Sexuality Education, promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, la cui peculiarità è quella di adattare i contenuti all’età evolutiva dell’udente, ma anche di proporre un’educazione “equa”, ovvero un metodo che attraverso strumenti diversi consenta a tutti di arrivare allo stesso livello di preparazione. Organizzatori e promotori del progetto, oltre alla Croce Rossa Italiana, sono il Ministero della Salute, Ministero dell'istruzione, enti come le università di Foggia, della Sapienza e l'Istituto Superiore di Sanità, ed associazioni quali la LILA.

Il progetto è indirizzato a ragazzi, insegnanti e genitori della scuola media e si articola in quattro incontri con i ragazzi e uno con insegnanti e genitori dedicati alla tematica della sessualità vista nell'ottica del cambiamento adolescenziale. Gli incontri, di circa due ore ciascuno, si articoleranno tra febbraio e aprile con attività̀ educative e formative in ambito di sessualità̀, relazioni affettive e prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse nel contesto scolastico, con gli studenti delle classi terze.

L’attività̀ educativa prevederà̀ un approccio di tipo partecipativo attraverso il coinvolgimento degli studenti e delle studentesse, accogliendo in via prioritaria le loro richieste, domande, dubbi (es. rilevati sotto forma di produzione scritta di domande anonime), il tutto all’interno di uno spazio educativo non giudicante, nel quale i ragazzi e le ragazze possano riconoscersi e portare liberamente i propri vissuti ed emozioni.

Per la condivisione di contenuti verranno utilizzati strumenti multimediali (video, slide, quiz). Per quanto sia possibile, saranno utilizzati strumenti di lavoro partecipativo, come giochi di ruolo, lavori di gruppo, brainstorming. Le scuole svolgono un ruolo centrale nella divulgazione delle conoscenze riguardanti la salute e lo sviluppo delle capacità per la promozione della salute, inclusa la salute sessuale. Particolare rilevanza è data alla possibilità di introdurre questi argomenti prima del debutto sessuale dei giovanissimi, visto che i dati sulle IST ci riferiscono una alta incidenza di diffusione proprio nella alla fascia d’età dai 15 ai 24 anni.

Le linee guida internazionali, supportate da evidenze teoriche e scientifiche, indicano come l’educazione alla sessualità̀, ed in particolare l’educazione alla sessualità̀ estensiva (Comprehensive Sexuality Education) abbia un impatto positivo sul comportamento delle persone giovani, migliorando la loro salute sessuale e riproduttiva attraverso la riduzione di atteggiamenti e comportamenti considerati a rischio.

L’educazione alla sessualità̀ estensiva, così come indicato nelle linee guida delle agenzie internazionali che si occupano di salute (UNESCO, OMS), implica un approccio positivo ed inclusivo che tenga conto di tutte le dimensioni della sessualità̀, basato sul rispetto dei diritti umani e sessuali e sull’empowerment delle persone più giovani.

Le IST, nonostante siano spesso asintomatiche, se non curate possono porre a serio rischio la salute sessuale e riproduttiva delle persone. In Italia, circa il 20% dei casi di IST segnalati al sistema di sorveglianza sentinella basato su centri clinici, coordinato dall’ISS, risulta in persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni di età. L'educazione alla sessualità̀ è uno degli strumenti più̀ importanti per la promozione del benessere sessuale delle persone giovani e una componente chiave della strategia di prevenzione delle IST e dell’HIV/AIDS.

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