Mister Marco Giampaolo, al termine della gara Empoli-Napoli, terminata col risultato di 2-2 e con un’ottima prova dei giocatori azzurri, si è così espresso: “La squadra, dal mio punto di vista, ha giocato bene, considerando l’avversario, una squadra forte, con tanta qualità nel reparto avanzato, moltiplicate anche con i cambi che Sarri ha operato nel secondo tempo. Se non perdiamo di vista la nostra dimensione posso dire che l’Empoli ha prodotto una gara di grande livello oltre ad ottenere un ottimo risultato.
Il Napoli ha già una sua identità, magari non al 100%, ma che riuscirà a trovare con il tempo. La mia squadra oggi ha dimostrato di saper soffrire riuscendo ad ottenere un risultato positivo. Sono molto soddisfatto della prestazione di Livaja che dimostra di avere una certa personalità, come di quella di Paredes, un giocatore che si inserisce molto bene nella nostra struttura di gioco. Se mi chiedete di Saponara non posso che rispondere dicendo che è un giocatore dotato di una qualità assoluta”.
E lo stesso Leandro Paredes, alla prima con i toscani: “Sono molto soddisfatto del mio esordio in maglia azzurra, la squadra ha fatto una grande partita riuscendo a pareggiare con una squadra molto forte. Si è giocato molto bene nel primo tempo, poi si è accusato un po’ di stanchezza, anche se la squadra è in crescita”.
Infine è stata la volte del man of the match, un gol ed un assist, Riccardo Saponara: “Credo che l’Empoli di oggi abbia saputo soffrire nei momenti di difficoltà, soprattutto nella ripresa quando si è notato sia un ritmo che un’intensità più blandi, ma, nel complesso, abbiamo giocato una grande partita. Questo ci ha consentito di resistere al Napoli quando si pensava che potesse avere la meglio. Se mi chiedete come mi è apparso il Napoli, devo dire, per alcuni tratti bene, anche se è una squadra ancora in fase di crescita ed il mister ha bisogno di tempo. Non sono riuscito a parlare con mister Sarri, c’è stata solo una furtiva stretta di mano, ma tra noi c’è un grande rispetto che va al di là delle parole che ci si potrebbe scambiare”.
Franca Ciari
