Scuola e Pubblico impiego, 5000 toscani a Roma

5000 toscani domani a Roma per la manifestazione unitaria di Pubblico Impiego e Scuola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2014 20:02
Scuola e Pubblico impiego, 5000 toscani a Roma

Fp-Cgil Fp-Cisl Uil-PaFlc-Cgil Cisl Scuola Uil Scuola Pubblico Impiego, Scuola, Università, Ricerca, aziende degli appalti e terzo settore: tutti insieme per una grande manifestazione a Roma, sabato 8 novembre.

Concentramento in Piazza della Repubblica, ore 12.30, contro il blocco dei contratti e gli organici ridotti, con lo slogan: “Sblocchiamo il futuro!”In 5000 partiranno dalla Toscana, con 70 pullman, vagoni speciali e mezzi propri, per denunciare i tagli subiti anche nella nostra regione sia negli organici, sia nei salari, fermi ormai dal 2009. Salatissimo il conto del mancato rinnovo contrattuale, costato mediamente circa 5.000 euro complessivi a dipendente dal 2009, per una perdita di potere d’acquisto che varia dal 3 al 7 %.

Il tutto a fronte di salari mensili medi di 1200 euro (tanto guadagna ad esempio un operatore socio-sanitario dopo 30 anni di servizio. 100 euro di più un’educatrice di un asilo nido) e di un costo del pubblico impiego fermo al 10,5% del PIL, contro l’11,% della Gran Bretagna , il 13% della Francia e una media superiore al 15% nei paesi scandinavi.In Toscana sono 145 mila i lavoratori interessati dal blocco, tra pubblica amministrazione (96.000), personale docente e non docente della scuola (41mila), medici della sanità pubblica (8mila).

Pesanti le riduzioni di organico subite negli ultimi 5 anni, tra tagli e mancato turn over. I posti di lavoro persi sono in tutto 310 mila in Italia, per un risparmio stimato di 8 miliardi di euro l’anno. In Toscana si parla di 5mila posti circa nel pubblico impiego e altrettanti nella scuola, tra docenti e ATA, a partire dalla riforma Gelmini, con conseguenza anche nella sorveglianza delle scuole e nel sovraffollamento delle classi .Obiettivo della manifestazione dunque, insieme alla salvaguardia dei salari così pesantemente tagliati, anche la difesa dei servizi pubblici, l'unico argine a una crisi che impoverisce le persone, aumenta le diseguaglianze e frena lo sviluppo.

Per questo i lavoratori chiedono la solidarietà e il sostegno dei cittadini. Perché sui cittadini si ripercuotono, inevitabilmente, questi tagli. Sindacati e lavoratori chiedono al Governo di abbandonare le facili promesse e gli appelli generici sui precari e passare dalle parole ai fatti: con una vera riforma delle amministrazioni pubbliche, la stabilizzazione di migliaia di precari della scuola, lo sblocco del turnover e il rinnovo dei contratti di lavoro.A guidare i lavoratori toscani saranno i segretari regionali di Fp-Cgil, Fp-Cisl e Uil-Pa, rispettivamente Antonio Lazzaro, Marco Bucci e Mario Renzi e di Flp-Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, rispettivamente Alessandro Rapezzi, Maria Cristina Zini e Cristiano Di Donna.

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