Condividere motorini e biciclette per ridurre l'inquinamento ed offrire un mezzo di trasporto ideale per una città pianeggiante e facilmente attraversabile; questa la promessa che da tempo si trascina nel capoluogo toscano, di Giunta in Giunta. All'inizio sarebbero dovute essere 100 le postazioni cittadine presso le quali prendere e rilasciare una due ruote urbana, poi ridotte a 50. Alcuni fiorentini ricordano ancora il noleggio al Quercione del Parco delle Cascine, dove bastava un documento di identità per trascorrere qualche ora sui pedali.
Ed oggi? Oggi Firenze è una città con un'alta percentuale di furti e con prezzi di vendita e noleggio proibitivi sul mercato privato. La condivisione del mezzo potrebbe risolvere alcuni problemi, ma i ciclisti puntano il dito sulla qualità della viabilità alternativa, culturalmente e strutturalmente lontana dalle reali città ciclabili.Nel 2009 la consigliera Ornella De Zordo, capogruppo di perUnaltracittà, domandava: “Dove sono finiti i 100 mila euro destinati al progetto del bike sharing?" un provvedimento della Direzione Ambiente del Comune di Firenze revocava infatti i fondi annunciati dall'Assessore della Giunta Domenici, Claudio Del Lungo. "Inserito nei 100 punti di Renzi e nel suo programma di mandato approvato recentemente dal Consiglio Comunale - ricordava De Zordo - il progetto non è ancora stato avviato..
è assurdo che Il Comune rinunci al finanziamento regionale già concesso e disponibile da tempo". L'ultimo annuncio risale all'estate scorsa, secondo il sindaco Dario Nardella il Bando per il bike sharing sarebbe stato pronto entro dicembre 2015. Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze Riparte a Sinistra ed in qualche modo erede delle battaglie portate avanti da De Zordo commenta oggi a Nove da Firenze "Siamo in attesa del Bando.
Non è la prima volta che accade, dopo l'annuncio inizia il silenzio".Lo Sharing delle due ruote è un esperimento rischioso. Nonostante la bontà del servizio, la Toscana ha subito un grosso contraccolpo dal progetto. Molte città, dopo aver ricevuto i fondi ed essersi dotate di mezzi e postazioni di scambio, hanno visto andare in malora i mezzi: è accaduto a Massarosa, Livorno, Portoferraio e Pontedera; è una inchiesta de Il Tirreno a mettere in ginocchio la regione salvando solo Pisa.
Controtendenza. Dal 30 luglio 2015 con Sìpedala anche Siena ha attivato il suo Bike Sharing.FIAB Toscana non aveva dubbi e già nel 2011 avvisava: "Il bike sharing può fare da volano ad un forte incremento della mobilità ciclistica e all’interscambio con il mezzo pubblico; ma ogni investimento sarebbe vanificato se a monte non vi fosse una forte volontà politica di incrementare la quota di mobilità sostenibile in generale, e di quella ciclistica in particolare.
Per questo motivo è auspicabile che il progetto di bike sharing sia parte di un “biciplan”, cioè di un programma organico per lo sviluppo della mobilità ciclistica, e si provveda alla realizzazione e alla messa in sicurezza di una efficiente ed estesa rete ciclabile comunale". Inascoltati.Carla Lucatti di Firenze Città Ciclabile commenta a Nove da Firenze: "Del bike sharing non abbiamo traccia a Firenze, ma temo che non saremmo pronti a gestire il servizio in termini pratici". Cosa intende? "Al momento la nostra non è una città ciclabile, le piste sono frammentate, manca la cultura della bicicletta e si fa la guerra al ciclista per favorire l'automobilista, poi mancano le direttrici di accesso dalla periferia al cuore della città: vogliamo fare il bike sharing solo per girare all'interno del centro?".Qualche esempio? "Pensiamo ai lungarni: sulla riva sinistra d'Arno dal Ponte alle Grazie sparisce il tracciato che ritroviamo solo alle Cascine, sul lato opposto da Ponte alla Vittoria arriviamo a Santa Trinita ed ancora una volta la pista si ferma.
Per quanto riguarda le staffe di accesso abbiamo via Gioberti in procinto di essere ristretta con marciapiedi più larghi, Borgo Pinti piena di sensi unici, Borgo la Croce inattraversabile, nell'area di Borgo Ognissanti c'è la pista promiscua sull'Arno che sembra più uno sgarbo ai passanti che una ciclabile".E la condivisione degli scooter nella città che ha dato i natali al Partito dei Motorini, da una idea dell'ex consigliere Jacopo Bianchi? Nel settembre 2013 il Comune di Firenze avvisava: "In arrivo 117mila euro grazie al finanziamento dell’Unione Europea del progetto “Ele.C.Tra – Electric City Transport”, presentato e coordinato dall’Italia e che vede come partner il Comune di Firenze.
Il progetto Ele.C.Tra coinvolge 11 soggetti provenienti da 8 paesi dell’Unione Europea e prevede la sperimentazione di un nuovo sistema di scooter sharing in 3 città pilota (Genova, Firenze e Barcellona) dove l’uso dei motorini è molto diffuso".Il servizio di Scooter Sharing è partito nel luglio 2015 a Milano, a 25 mesi dal Bando comunale, ed è gestito da Enjoy di Eni in collaborazione con Piaggio, a farsi avanti è stata Trenitalia per offrire ai clienti delle Frecce l'intermodalità: lasciare il binario ed entrare in città.
I promotori guardano anche a Roma Firenze e Torino per ampliare la flotta.Cosa c'è allora a Firenze? Il noleggio vecchia maniera.Pubblico:Cooperativa Ulisse gestisce da oltre 10 anni il servizio comunale di noleggio biciclette, per conto di Servizi Alla Strada S.p.A. con due postazioni in Piazza Stazione e in Piazza Ghiberti. Lavoratori pendolari, studenti, turisti e semplici amanti del pedale sono accolti dagli operatori dotati di tablet collegati in rete che afferiscono al sito web appositamente aperto per il noleggio, sul quale è possibile leggere ogni tipo di informazione in tempo reale.
Prezzi. Abbonamento mensile € 22,00. Residenti nella provincia di Firenze o abbonati Trenitalia e ATAF: 1 Ora € 1,00, Giornaliero € 3,00. Non residente nella provincia di Firenze e non abbonati Trenitalia e ATAF: 1 Ora € 2,00, 5 Ore € 5,00, Giornaliero € 10,00.Privato:Italy by Cruiser Bike in Via dei Cimatori si possono affittare biciclette multi velocità o Cruiser e Segway per l'intera giornata, oppure ad ore.
Sono inclusi lucchetto, mappa della città e casco. Florence by Bike, in Via San Zanobi 120, è un noleggio biciclette e scooter molto fornito.Alinari Rental, in via San Zanobi 38, opera nel settore del noleggio bici, ciclomotori e moto da 20 anni. I mezzi vengono periodicamente revisionati e sono coperti da polizza assicurativa, per danni a terzi.Tuscany Cycle, in via Ghibellina si trova davanti al Garage del Bargello, dove lo staff invita a "parcheggiare la macchina sfuggendo alla ZTL".
Qui il noleggio parte da 4 euro l’ora.