Sciopero Autobus a Firenze: sarà un sabato nero

I sindacati convocano l'assemblea dei dipendenti e promuovono la data per lo sciopero

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 dicembre 2018 16:49
Sciopero Autobus a Firenze: sarà un sabato nero

L'ennesima rottura tra azienda e sindacati porta al blocco del servizio pubblico gestito dal privato.Nell'attesa di una lettera da parte dell'Azienda ai dipendenti, i sindacati convocano una assemblea per lunedì 10 alle 21 a Le Cure e propone la data di sabato 15 dicembre per lo sciopero dalle 18 alle 22.

La RSU di Ataf definisce oggi "esilaranti" le dichiarazioni rilasciate alla stampa dall'AD dell'Azienda, in merito alle motivazioni che ci sarebbero state dietro all'ennesima vertenza. Questioni di tesseramento sindacale per l'AD, problemi urgenti ed irrisolti secondo il personale.La RSU di Ataf spiega: "Alla richiesta del rispetto dell'orario di smontata da parte del'autista sia a fine turno che all'interno dello stesso, la risposta aziendale è stata: "Ma questo ha un costo per l'azienda!"; Alla richiesta di rivedere i tempi di percorrenza, la risposta aziendale è stata: "Ma l'aumento di un minuto ci costa 300.000 euro!"come se dovessero essere i lavoratori e gli utenti a pagare le giuste percorrenze; qualsiasi concessione da parte aziendale era vincolata alla sottoscrizione di 9 nuovi punti cambio, quasi tutti di dubbia utilità, ma di sicuro disagio per i lavoratori; le famose riserve "R", che noi riteniamo importantissime per la regolarità del servizio, non venivano "regalate" come si vuol far credere, ma sarebbero state mantenute solo aumentando la propria pruduttività e flessibilità in maniera consistente; Nessuna risposta in merito alle richieste di poter accedere al prestito aziendale o all'anticipo tfr per casi particolari, la sola concessione dell'abbonamento gratuito ai figli minori studenti, ma solo per il 2019!; Per i colleghi di Busitalia distaccati in azienda (circa 250), come si suol dire, chi vivrà vedrà..

per il resto permangono notevoli differenze di trattamento economico e normativo tra i lavoratori, con il solo scopo di dividerli e di creare malcontento".

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