Sciopero Amazon in Toscana, alta adesione dei lavoratori

Punte oltre l’80% a Firenze, oltre il 70% a Pisa. Le richieste dei sindacati. La lettera della country manager Marseglia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 marzo 2021 12:51
Sciopero Amazon in Toscana, alta adesione dei lavoratori

Firenze, 22-3-2021 - Amazon, oggi la giornata di sciopero nazionale (indetto da Filt Cgil, Fit Cisl e UilT) di tutta la filiera: in Toscana (800 lavoratori tra diretti e indiretti) si sono tenuti due presìdi molto partecipati a Calenzano (Firenze) e Pisa, davanti ai magazzini dell’azienda. L’adesione allo sciopero in Toscana è stata molto alta, con punte oltre l’80% su Firenze e oltre il 70% su Pisa.

Ha detto Gabrio Guidotti di Filt Cgil Toscana: “Dalla Toscana e dal resto d’Italia oggi parte un messaggio forte, perché i lavoratori hanno scioperato in maniera compatta e solidale: ora Amazon riapra la trattativa col sindacato il prima possibile, vanno migliorate le condizioni di lavoro. E’ importante lo sviluppo, ma non basta: conta anche la qualità del lavoro, e registriamo ancora criticità su carichi, tempi ed eccessiva precarietà lavorativa. Senza risposte, le attività di mobilitazione non si fermeranno”.

Queste le rivendicazioni dei lavoratori e di Filt Cgil, Fit Cisl e UilT, verso l’azienda Amazon:– Verifica dei carichi e dei ritmi di lavoro imposti nella filiera Amazon– Verifica e contrattazione dei turni di lavoro– Corretto inquadramento professionale del personale– Riduzione dell’orario di lavoro dei driver– Buoni pasto– Adeguato importo dell’indennità di trasferta– Clausola sociale e continuità occupazionale in caso di cambio appalto o cambio fornitore, per tutti– Premio di Risultato contrattato– Indennità Covid per operatività in costanza di pandemia– Danni e franchigie– Salute, sicurezza e formazione– Stabilizzazione tempi determinati e lavoratori interinali.

Il segretario generale della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni commenta: “Le percentuali di adesione sono alte, l’82% a Firenze, il 71% a Pisa, per uno sciopero nazionale che coinvolge anche la filiera di trasporto, andando a interessare sia i lavoratori diretti che quelli degli appalti, i precari che risultano l’anello più debole e di cui da tempo, come sindacato chiediamo la stabilizzazione. Lo sciopero è una decisione forte, ma è stato inevitabile di fronte all’atteggiamento dei vertici Amazon anche in Toscana.

Stamani una cinquantina di lavoratori ha manifestato davanti al magazzino di Calenzano e circa 30 a Pisa, per rimarcare la necessità di porre maggiore attenzione sulle condizioni di lavoro a partire dalla sicurezza, turni e carichi di lavoro, contratto integrativo di 2° livello a carattere locale, clausola sociale in caso di cambio appalti, etc. Amazon va a gonfie vele, sta traendo vantaggio da una pandemia che ha messo in ginocchio il mondo, il suo proprietario è tra gli uomini più ricchi del mondo: è inaccettabile che una realtà così snobbi i lavoratori, ignori le richieste sindacali, non voglia occuparsi dei propri addetti e riconoscere le loro necessità.

Mai come in questa vertenza è in discussione la dignità che la nostra società riconosce alle persone e al lavoro. Proprio l’aumento di volumi determinato dalla pandemia ha aumentato notevolmente i carichi di lavoro degli addetti: i drivers arrivano anche a 44 ore settimanali per tutto il mese, legati ad un algoritmo che non conosce soste e ti fa consegnare mediamente 180/200 pacchi al giorno. Per non parlare degli operai nei magazzini: fino a 9 ore continuate con solo 30 minuti di pausa. Lavoratori che non si sono mai fermati in questo periodo e hanno consentito al Paese e ai cittadini di ricevere a casa merci, in tanti casi anche indispensabili per la vita e il lavoro.

Grazie a tutti i lavoratori che con la loro partecipazione hanno chiesto a gran voce di cambiare passo e mettere al centro una nuova stagione dove il lavoro, la sicurezza, la dignità della persona devono tornare al centro; le persone devono essere valorizzate e stabilizzate in base alle proprie professionalità. Ora l’azienda Amazon apra i tavoli e dia risposte alle giuste richieste dei lavoratori".

“Serviva un grande risposta per sottolineare l’importanza di questa vertenza, ed è arrivata - spiega il Segretario Generale Uiltrasporti Toscana Michele Panzieri - I lavoratori hanno compreso in pieno che in gioco è il loro futuro e che tutta la filiera Amazon deve confrontarsi con il sindacato in rispetto del CCNL. E’ accettabile che nei magazzini si lavori per 9 ore di fila con soli 30 minuti di pausa? Sono accettabili turni di 44 ore settimanali per i driver? Noi crediamo di no. Crediamo che rendere i lavoratori schiavi di un algoritmo che non conosce soste significhi creare un mondo privi di diritti e dignità”.

“Ricordiamo che in Toscana la filiera Amazon coinvolge circa 800 lavoratori tra diretti e indiretti (appalti e delivery), e lo sciopero si è reso necessario vista l’indisponibilità della multinazionale di confrontarsi su questioni fondamentali, come carichi di lavoro, turni, stabilizzazioni e clausola sociale - conclude Panzieri - E’ inammissibile che Amazon non apra un tavolo con il sindacato visti anche i risultati di fatturato che il colosso di Seattle ha ottenuto in piena crisi pandemica. Adesso ci auguriamo che il confronto si apra davvero”.

Questa la lettera della country manager di Amazon.it e Amazon.es Mariangela Marseglia rivolta ai clienti in merito allo sciopero odierno

Cari Clienti,

oggi è previsto uno sciopero organizzato a livello nazionale da alcune sigle sindacali. In Amazon rispettiamo il diritto di ogni individuo ad esprimere la propria posizione e voglio ringraziare personalmente i colleghi e i dipendenti dei fornitori dei servizi di consegna che ogni giorno lavorano per assicurare che possiate ricevere i vostri ordini.

L’emergenza sanitaria tutt’ora in corso ha avuto un grande impatto sulla vita di tutti noi. Prendiamo molto sul serio il nostro compito di continuare a fornirvi un servizio utile, così come quello di proteggere la salute e la sicurezza di tutto il nostro personale, permettendovi di acquistare e ricevere i prodotti di cui avete bisogno restando a casa il più possibile.

Il nostro impegno nei confronti dei nostri dipendenti non si ferma. Continueremo ad assicurarci che tutto il nostro personale sia adeguatamente protetto, monitoriamo i cambiamenti e aggiorniamo costantemente le misure preventive giorno per giorno. Offriamo test gratuiti e supporteremo in tutti i modi il piano di vaccinazione, appena sarà possibile, per far sì che ogni persona che frequenti i nostri siti venga adeguatamente assistita.

Essere l’azienda più attenta al cliente al mondo significa anche informarvi sulla realtà dei fatti, soprattutto quando questi rischiano di non emergere adeguatamente, per continuare a meritarci la vostra fiducia.

I fatti sono che noi mettiamo al primo posto i nostri dipendenti e quelli dei fornitori terzi offrendo loro un ambiente di lavoro sicuro, moderno e inclusivo, con salari competitivi tra i più alti del settore, benefit e ottime opportunità di crescita professionale.

Usiamo le più avanzate tecnologie e le mettiamo al servizio dei nostri lavoratori e fornitori per migliorare la sicurezza sul lavoro e semplificarlo.

Per saperne di più sul nostro impegno per i nostri dipendenti e i dipendenti dei nostri fornitori: https://www.aboutamazon.it/il-nostro-impegno

Vi ringrazio per il continuo supporto e per le gentili parole di apprezzamento del nostro lavoro ricevute quest'anno.

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