Sapori e saperi dell’isola vulcanica

La tradizione agroalimentare di Capraia raccontata dai produttori dell’Isola 2 aprile ore 18

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 aprile 2021 23:50
Sapori e saperi dell’isola vulcanica

Venerdì 2 aprile alle ore 18 si terrà un affascinante appuntamento digitale, per chi vuole “respirare” le nostre isole seppur da lontano. Capraia si racconterà attraverso le voci di intraprendenti uomini e donne che hanno scelto l’isola vulcanica per le loro produzioni. Nelle loro storie, come nei loro prodotti, c’è tutta Capraia: lo scoglio roccioso dai ripidi pendii che tolgono il fiato, l’orizzonte aperto che spazia lontano, il vento salmastro che spettina la vigna, l’animale minuscolo e quello più grande che vivono dell’energia segreta della macchia mediterranea. C’è anche il ritmo dell’isola, legato alle stagioni, dove niente è forzato, e l’uomo lo segue: un tempo operoso ma lento, come dice un abitante dell’isola: “a Capraia la cosa che hai da fare non la fai subito, la fai domani: piano piano, sennò finisce subito!”

Sensazioni che poi diventano sapori nelle produzioni a KM0 dell’isola: le confetture di macchia di Arura, che nascono dai fiori, dalle foglie, dalle radici, dalle bacche e “insegnano a riconoscere le meraviglie della vegetazione isolana”. Il vino che, dicono i produttori facendo eco al proverbio, “si fa in vigna” e che si manifesta nelle affascinanti produzioni dell’Azienda Agricola Biologica La Piana e dell’Azienda Agricola La Mursa, insegnando la pazienza al vignaiolo e regalando a chi lo degusta i profumi dell’isola, sempre mantenendo vivo “il rispetto per la natura e la volontà di inserirsi in un ciclo produttivo senza forzare”. Poi ci sono le capre del Saracello, che ruminano l’elicriso che profuma il loro latte e il formaggio pluripremiato “dal sapore complesso, come complessa è la terra da cui deriva”.

“Sono convinta che il miele, frutto del nettare dei fiori che crescono sul suolo vulcanico di questo scoglio, raccolga l’energia della natura selvaggia di Capraia” dice l’apicultrice dell’Azienda Agricola San Rocco, che recupera un apiario vecchio di generazioni appartenuto al nonno e, con la sua produzione di miele, distilla in barattolo tutta la dolcezza dell’isola. A questa esperienza fa eco l’avventura del giovane apicultore de L’Apaio, partito dal Veneto “una mattina di metà ottobre in auto, con al traino un rimorchio al cui interno c’erano 30 famiglie di api, pari più o meno a un milione di insetti” che ha scelto questa isola mediterranea perché “qui si ottiene uno dei mieli migliori al mondo”.

Per accogliervi e rifocillarvi c’è l’Agriturismo Valle di Portovecchio: dispone di una sola camera che i proprietari chiamano orgogliosamente “LA camera”, sottolineando la cura dedicata ai loro ospiti. Nella pergola vista mare, presso le strutture dell’ Ex Colonia Penale, si degustano piatti stagionali, tipici, e davvero a KM0, come i loro liquori, le loro confetture e il miele. Anche l’Azienda Agricola Orti Grandi recupera terreni della Ex Colonia e produce ortaggi, vino e birra da luppolo rigorosamente capraiese, che si può gustare nel piccolo bar sul porto.

Ascolteremo anche i racconti di produzioni che stanno nascendo, come quelle de La Sorgente, struttura da poco recuperata che include una delle poche sorgenti perenni dell’isola: i produttori stanno avviando la produzione di capperi che promettono di sprigionare tutta l’intensità dell’isola nel loro sapore. Sempre di nicchia è la produzione olearia dell’Azienda Agricola l’Aghjale, che nasce con l'intento di recuperare gli olivi abbandonati dell'ex Colonia Penale Agricola. Ad oggi ne sono stati rimessi in produzione circa 100 e piantati 200 nuovi.

L’idea di questo racconto a più voci nasce da Valter Giuliani di Elba Taste, che modererà la conferenza e che sta sviluppando un progetto attivato dall’Ente Parco e dedicato alle produzioni di tutte le isole dell’Arcipelago: l’Atlante dei prodotti della Riserva della Biosfera MAB UNESCO Isole di Toscana, che punta sia a valorizzare gli elementi identitari dei prodotti delle varie isole, sia ad individuare quelli collettivi, per “promuovere una visione comune dell’enogastronomia dell’Arcipelago Toscano”.

“Attraverso una attività di ricerca/azione sui prodotti dell’agricoltura, della viticoltura e della pesca che corrispondono a criteri di qualità e sostenibilità verrà realizzato un Atlante allo scopo di censire e di far conoscere le eccellenze delle Isole di Toscana” racconta Giuliani. “Il progetto fa parte di una più ampia strategia di tutela delle risorse agro-alimentari della Riserva MAB UNESCO e intende celebrare il ruolo dei produttori che garantiscono un fondamentale presidio del territorio e ne custodiscono orgogliosamente le preziose peculiarità.

L’evento si inserisce nell’ambito dell’iniziativa Capraia 4.0 Living Lab - L’Uomo e la Biosfera - sottolinea Maurizio Burlando, direttore del Parco Nazionale - percorso partecipato che coinvolge l’Ente Parco, il Comune di Capraia Isola e i diversi stakeholder locali per condividere azioni e progetti di sviluppo durevole e compatibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico”.

Per partecipare alla conferenza occorre registrarsi scrivendo a info@parcoarcipelago.info e indicando nome e cognome. A seguito della richiesta verrà inviato il link per la partecipazione.

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