Santa Maria Novella, tornelli alla Stazione di Firenze per garantire la sicurezza

"Quello delle aggressioni è un triste fenomeno che sembra non avere mai fine"

Antonio
Antonio Lenoci
01 aprile 2014 15:04
Santa Maria Novella, tornelli alla Stazione di Firenze per garantire la sicurezza

Fit-Cisl lancia la provocazione: "Se non siamo capaci di garantire la sicurezza chiudiamo la Stazione e mettiamo i tornelli all'ingresso come nelle Metropolitane dove, senza biglietto, non entri".

Il Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica ha rafforzato il dispositivo delle Forze dell’Ordine a presidio della stazione fiorentina, nonostante questo ben sei ferrovieri nel corso delle ultime settimane hanno presentato querela per episodi di violenza o di ingiurie e minacce subite.  Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane sta seriamente valutando se continuare ad esporre il proprio personale nel contrasto agli abusivi. Si chiama Protezione Aziendale di Rete Ferroviaria Italiana: si tratta di personale ferroviario incaricato di presidiare quotidianamente i binari di arrivo e partenza dei treni e le aree più frequentate per contrastare le attività abusive ai danni della clientela. Non hanno molta voglia di parlare i ferrovieri e "per contratto non possiamo esprimerci su tematiche aziendali, rischiamo la sospensione dal servizio" ci spiegano.

Il sindacato. "Non sono guardie - spiega subito Franco Fratini della Fit-Cisl - ma personale impiegato per dare assistenza alla clientela e per segnalare alla Polfer eventuali irregolarità".

Aggressioni. "Si tratta di un capitolo spiacevole - sottolinea Fratini - perché sul posto di lavoro ciascuno dovrebbe essere tutelato al fine di poter svolgere i propri compiti nella migliore condizione possibile. Firenze ne risente particolarmente, qui la presenza di 'disturbatori' è alta, si va dagli improvvisati portabagagli a coloro che minacciano e sputano addosso".

Per portabagagli cosa si intende? "Diciamo che da tempo si è sviluppata questa impropria attività che consiste nell'aiutare i turisti a scendere dal treno offrendosi di portare loro il bagaglio, se poi non arriva la mancia il bagaglio viene, per così dire, sequestrato".

Un ferroviere a marzo è stato colpito allo stomaco dopo aver intimato ad una persona di scendere dal treno perché sprovvista del biglietto: "Sui convogli viaggiano un macchinista ed un capo treno un po' pochini per garantire l'ordine e per tutelarsi a vicenda. Per questo abbiamo chiesto una maggiore presenza di ferrovieri sui treni considerati a rischio e presidi in quelle stazioni che sono state abbandonate e sono diventate ricettacolo di delinquenza". Chi è a bordo del treno è il terminale di tutte le lamentele: "Già, proprio così, come non bastasse in quel momento rappresentano Ferrovie e quindi se il treno è in ritardo, se non funziona il condizionatore, la pressione sul personale di bordo è alta e certo non aiuta quando la situazione si fa più delicata".Soluzioni tampone.

"Sono stati chiusi gli accessi dal sottopassaggio ai binari dedicati all'Alta Velocità, in modo da facilitare il lavoro di chi controlla l'arrivo e la partenza dei treni. Perché solo gli accessi all'Alta Velocità? "Probabilmente perché si sono accorti che sono maggiormente frequentati ed il target di clientela è più appetibile". In pratica dal sottopasso che corre lungo Santa Maria Novella si può accedere dal binario 1 al 16 solo ai trasporti regionali. 

L'aiuto della Polfer. "Indispensabile - commenta Fratini - ma siamo preoccupati alla notizia della prossima chiusura di diversi presidi tra i quali Pistoia, Pontassieve ed altri unitamente all'unificazione del Dirigente responsabile che ha sede a Genova e si occupa di Liguria e Toscana assieme"

La Polfer di Santa Maria Novella svolge corsi di formazione per creare sinergia tra personale delle Ferrovie ed agenti, "L'attività sul campo è difficile - ci spiegano in sede - abbiamo adottato degli accorgimenti per semplificare in alcuni casi il lavoro come ad esempio chiudere i sottopassi, ma stiamo cercando di far fronte in tutti i modi al problema. Noi controlliamo la situazione in modo tale che qualora si verificassero reati siamo pronti ad intervenire"

Cosa si dovrebbe fare? "Innanzitutto non far mancare un presidio nelle Stazioni, la figura del capo stazione era proverbiale per garantire il controllo, ora non ci sono più ed in alcuni casi ci sono solo le obliteratrici".Forse neppure quelle stando a quanto racconta proprio oggi Maurizio Da Re, uno degli storici portavoce dei comitati pendolari toscani: "Macchinette obliteratrici non funzionanti alla stazione di Figline, due sul binario e forse anche quella interna. L'ideale per il primo giorno del mese in cui occorre timbrare l'abbonamento"

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