"Sanità, il Mes porta in Toscana 2,3 miliardi di euro"

Cerza (Cisl) lancia un appello ai parlamentari della nostra regione: "Grande opportunità". Mugnai (FI): «Senza condizionalità è irrinunciabile. Stop agli ideologismi, servono risposte e non propaganda»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 maggio 2020 15:12

(DIRE) Firenze, 11 mag. - La Cisl della Toscana rivolge un appello a tutti i parlamentari eletti in regione affinché da parte loro arrivi un sì convinto all'uso del Mes per le spese sanitarie. "Si tratta di una grande opportunità - spiega il segretario regionale di Cisl Riccardo Cerza - per finanziare il sistema sanitario, visto che si parla di una cifra che per la Toscana potrebbe arrivare a 2,3 miliardi in più rispetto al fondo sanitario già stanziato. Il 6,3% dei 37 miliardi disponibili per l'Italia potrebbe entrare da subito nelle disponibilità della Toscana, sia per investimenti nazionali collocati nella nostra regione, sia per interventi locali".

Cerza chiama le forze politiche a uno sforzo straordinario di collaborazione. "Come Toscana- continua il segretario Cisl- dobbiamo subito candidarci per progetti nazionali, ma anche per definire su quali linee investire le risorse locali, a partire dal rafforzamento della medicina di base, della cura e dell'assistenza primaria, prima e dopo il ricovero ospedaliero e della rete integrata di servizi e prestazioni territoriali, superando le persistenti diseguaglianze territoriali". Dopo gli investimenti sui grandi centri ospedalieri, è la tesi di Cerza, adesso è necessario puntare sulle strutture territoriali.

"Le ulteriori risorse del 'Mes Sanita''- avverte ancora- consentiranno di investire nella ricerca, nell'innovazione della tecnologia sanitaria, nell'assunzione di personale e nella valorizzazione delle competenze degli operatori e delle operatrici del settore". La Toscana, forte del suo modello, "deve continuare a investire e mantenere questo bene primario che è la sanità pubblica- conclude- in integrazione con le forze del terzo settore, ma con indirizzo e controllo pubblici". (Cap/ Dire)

Dopo l’appello in questo senso lanciato dal Segretario generale della Cisl Toscana Riccardo Cerza, interviene il Vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera onorevole Stefano Mugnai, Coordinatore regionale degli Azzurri in Toscana: «Stop agli ideologismi. Il Mes senza condizionalità e con tassi di interesse così vantaggiosi è irrinunciabile. E’ il momento di responsabilità e buon senso, delle risposte e non della propaganda. Di quei 37 miliardi il Paese ha bisogno». «In un momento tanto drammatico come quello che l’Italia attraversa e che è destinato a protrarsi – afferma ancora Mugnai – chi ha responsabilità politiche dovrebbe riuscire una volta tanto a cercare veramente di anteporre il bene del Paese alle battaglie identitarie, ideologiche o di parte.

Questo è il momento della responsabilità del buon senso, delle competenze e del pragmatismo. E’ per questo che come Forza Italia abbiamo asserito fin da subito che non si potesse rinunciare ai 37 miliardi senza condizionalità e con tassi di interesse vantaggiosissimi del Mes. Lo abbiamo asserito anche a costo di differenziarci dai nostri alleati storci di centrodestra, i quali forse in una prima fase non avevano capito che in questo momento il Paese ha molto più bisogno di risposte che di propaganda».

«Sono fiducioso che alla fine, quando sarà chiaro a tutti che questo Mes non ha in comune nient’altro che l’acronimo col Meccanismo utilizzato per la Grecia, non faranno mancare il proprio voto in aula, lasciando così – suggerisce Mugnai – che le contraddizioni esplodano all’interno della maggioranza. Così come non faremo alcuno sconto alle tante, troppe inadeguatezze del governo nazionale e del governo regionale, criticando nel merito i singoli provvedimenti a nostro avviso sono sbagliati, allo stesso modo non faremo mancare né le nostre proposte, né il nostro sostegno alle misure che riterremo utili per la Toscana e per il Paese».«Questo è il nostro modo di stare in politica e nelle istituzioni. Lo è sempre stato, anche quando sembrava aver definitivamente avuto il sopravvento uno stile da curve ultras contrapposte, figuriamoci adesso che la gravità del momento chiama tutti noi ad una prova difficilissima», conclude Mugnai.

In evidenza