Sanità, ad essere aggredite sono soprattutto le donne

Oggi è la giornata nazionale di Educazione e Prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 Marzo 2025 17:23
Sanità, ad essere aggredite sono soprattutto le donne

Firenze, 12-3-2025 - Oggi è la giornata nazionale di Educazione e Prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio sanitari: nell’occasione, la Fp Cgil stamani a Firenze ha organizzato due flash mob, uno presso l’Aou Careggi e uno presso l’Ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli, in cui sono stati esposti cartelli e distribuiti adesivi con lo slogan “Stop alle aggressioni al personale sanitario e socio sanitario”, insieme alla distribuzione di volantini informativi.

I NUMERI

Presso l’Aou Careggi, nel 2024 sono stati vittima di aggressioni (oltre 30 fisiche, il resto verbali) 150 operatori (in maggioranza donne), in larga parte infermieri/e, seguiti/e da medici e Oss. Il tipo di aggressore spesso è il paziente, in casi meno frequenti è un parente o un caregiver.

Circa l’Usl Toscana Centro, nel 2024, sulla questione delle aggressioni ai sanitari in servizio sono state contate 637 segnalazioni (180 da parte di operatori maschi e 457 da parte di operatrici femmine). Luoghi maggiormente colpiti: ospedale 331, Spdc 80, Dea 120, degenze 82, ambulatori 46, territorio 137, Rems- Spdc nel territorio 49, cup/front office 31, ambulatori territoriali 22.

I dati regionali riportano, nel 2022, 1258 aggressioni di cui 935 verbali e 323 fisiche, mentre nel 2023 si assiste ad un aumento del 43% (1769 aggressioni verbali, 478 fisiche e 109 alla proprietà degli enti). I contesti più colpiti da questo fenomeno sono i Pronto Soccorso e di Emergenza urgenza, servizi di salute mentale e dipendenze patologiche, reparti di degenza geriatrica, servizi di continuità assistenziale, servizi socio sanitari territoriali, front-office adibiti a prenotazioni sanitarie; mentre le figure più colpite sono Infermieri, Medici, Operatori Socio Sanitari, Assistenti Sociali; oltre il 70% di chi subisce un’aggressione è donna (fenomeno che anche nel 2024 sembra essere in crescita di circa il 20%).

LE RICHIESTE DEL SINDACATO

Spiega la Fp Cgil Firenze: “Nonostante la normativa sia diventata più severa nei confronti dell’aggressore, gli episodi di atti di violenza sono in aumento, questo è un fenomeno assurdo e di totale incomprensione che determina una situazione che mette a rischio la salute e sicurezza di chi tutti i giorni si prende cura della salute dei cittadini. Sicuramente il definanziamento del Sistema Sanitario Nazionale, la mancanza di personale, la difficoltà dell’accesso alle cure, le liste di attesa, le disuguaglianze e l’impoverimento sociale hanno determinato la rottura del patto di fiducia tra cittadini e sanitari. Nonostante tutto però nessuna scusa è legittima per chi commette atti di violenza”

La Fp Cgil Firenze, come più volte ha sollecitato, chiede che “siano prese delle misure idonee a contrastare il fenomeno perché è inaccettabile che chi tutti i giorni si reca nel proprio posto di lavoro sia sottoposto ad aggressioni. Ribadiamo le nostre proposte che già sono state presentate in un apposito decalogo (https://cgilfirenze.it/2025/01/basta-aggressioni-al-personale-della-sanita-le-10-proposte-fp-cgil-usl-tc/) ai vari tavoli istituzionali come quelli aziendali o in occasione dell’incontro che abbiamo avuto con la Prefettura la scorsa estate.

Pensiamo che le istituzioni a tutti i livelli devono compiere atti concreti e fare investimenti veri per la sicurezza del proprio personale e degli utenti che si recano nei vari presidi sanitari. Chiediamo inoltre a tutte le istituzioni dalla Regione fino ai Comuni di impegnarsi in campagne informative e di sensibilizzazione rivolte a tutta la popolazione contro le aggressioni al personale sanitario”.

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