San Lorenzo a Greve: 1.500 firme per salvare un’area verde

Draghi e Masi (FdI): "Il nostro non è un no alla chiesa, ma un sì a salvare un'area verde pubblica"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 Dicembre 2021 22:18
San Lorenzo a Greve: 1.500 firme per salvare un’area verde

"Quando il Consiglio comunale ha votato sul futuro dell'area verde di San Lorenzo a Greve ogni nostro emendamento è stato bocciato: la maggioranza però si è votata un ordine del giorno che chiedeva partecipazione. Ed eccola arrivata, forte di oltre 1600 firme della popolazione residente nella zona, che hanno bisogno di un giardino, non di un altro edificio, adibito al culto religioso in questo caso (ovviamente non una moschea, quella resta una promessa mancata per il Comune di Firenze)" dichiarano Antonella Bundu e Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune, Filippo Zolesi - Sinistra Progetto Comune Quartiere 4 e Manuela Fialdini - Sinistra Italiana Firenze.

"Non c'è nessun elemento di ostilità clericale: le cittadine e i cittadini non sono membri della Giunta durante la discussione su Costa San Giorgio. Ritengono però possibile trovare soluzioni diverse e le hanno proposte, a partire dall'utilizzo dei terreni della Curia in via Detti. Anche per evitare di interrompere la continuità del verde, sottraendola dalla disponibilità di chi non ha alternative in zona".

La richiesta di incontro parla dell'«unico spazio di verde pubblico rimasto nella zona». Vogliono un incontro con il Sindaco per capire insieme quali strade alternative praticare.

2Visto che l'ambiente e il verde risultano tra le priorità declamate da chi governa Firenze, insieme alla partecipazione, ecco un'occasione importante per dimostrare la capacità di confrontarsi con la cittadinanza".

"Ci sono altre possibilità per collocare il nuovo centro parrocchiale a San Lorenzo a Greve, migliori di quella prevista dal Comune di Firenze. Il “campone”, come è familiarmente chiamato dai residenti, è un giardino molto grande; si deve arrivare all’Argingrosso per averne uno più ampio. Notevole di attenzione è appunto lo zelo degli abitanti nel volerlo conservare. Negli ultimi dieci anni l’area ha subito una forte urbanizzazione: il centro commerciale e le nuove case a Ponte a Greve, ma soprattutto nei prossimi anni vedrà tanti altri interventi: l'ex caserma dei Lupi di Toscana, l’ex area Margheri, il parcheggio scambiatore, il Palawanny e gli impianti limitrofi; il verde pubblico non è un accessorio ma un bisogno primario per questa zona della città". Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi con il capogruppo al Q4 Leonardo Masi.

"Abbiamo assistito sulla stampa giusto ieri al dibattito interno al PD sui fondi per la nuova piscina al Cavallaccio, che a molti provoca mal di pancia perché anche in quel caso andrebbe a sottrarre un prato in una zona fortemente antropizzata – aggiungono i consiglieri di opposizione –. Presentammo durante la discussione sulla delibera di "permuta di aree poste in Firenze località San Lorenzo a Greve" un ordine del giorno che invitava l’amministrazione comunale a dare seguito ad un percorso partecipativo dei comitati di zona e a riqualificare l’area fra le vie (Detti, Zazzeri, Case Nuove, Bugiardini) al fine di trovare una migliore collocazione alla nuova chiesa di San Lorenzo a Greve per preservare l’area verde non edificandola".

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