San Giovanni di Dio, al via la gara per nuovo pronto soccorso

L’obiettivo è terminare i lavori in tre anni. Sarà realizzato un nuovo edificio su tre livelli collegato al nosocomio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 Dicembre 2025 15:41
San Giovanni di Dio, al via la gara per nuovo pronto soccorso

Cambia forma il progetto per il nuovo dipartimento di emergenza-urgenza dell’ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli, tra Firenze e Scandicci, ed oggi, 12 dicembre, è stata pubblicata la gara per aggiudicare l’intervento. L’obiettivo è consegnare i lavori entro settembre del prossimo anno e terminarli nel 2029.

Ad illustrare il progetto sono stati il presidente della Toscana Eugenio Giani, l’assessora al diritto alla salute Monia Monni e il direttore generale dell’Asl Toscana Centro Valerio Mari, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della giunta regionale toscana in piazza Duomo a Firenze. “E’ un momento storico, perché parte la gara” commenta il presidente della Toscana Eugenio Giani, che ricorda la costruzione dell’ospedale negli anni Settanta dopo l’alluvione di Firenze del 1966, opera vista crescere da ragazzino dal terrazzino di casa a Legnaia.

"Ed oggi con questo cantiere - si sofferma - l'intervento di edilizia sanitaria probabilmente più rilevante per il capoluogo”. “In cinque anni, dall’inizio della precedente legislatura – prosegue Giani -, abbiamo rimodulato l’intervento e le risorse a disposizione per realizzare un’opera importante. Dai dieci milioni a disposizione all’inizio siamo arrivati a quaranta. Abbiamo scelto di dividere l’intervento in tre lotti in modo da partire subito con ciò che è già finanziato, mantenere il passo sul altre risorse in arrivo ma anche essere pronti per completare poi l’ultima parte dei lavori”.

“Con questo intervento – conclude - dimostriamo concretamente, ancora volta, la nostra volontà di investire sulla sanità pubblica per offrire ai cittadini servizi in grado di rispondere in modo ancora migliore ai loro bisogni di salute”. “Siamo ai nastri di partenza e sono particolarmente orgogliosa: doppiamente, visto che si tratta anche del mio territorio – sottolinea l’assessora al diritto alla salute e alle politiche sociali, Monia Monni - . Tra tre anni avremo un nuovo pronto soccorso moderno, funzionante e riorganizzato”.

“Si tratta - aggiunge - di un intervento significativo, avanzato anche da un punto di vista tecnologico e che dialogherà con le strutture di sanità territoriale che stiamo realizzando e riorganizzando, con tempi tempi stretti e grande entusiasmo. I pronto soccorso vanno infatti migliorati e resi più evoluti tecnologicamente, ma vanno anche decongestionati e la sanità territoriale rimane una risposta fondamentale”. "Con il via libera alla pubblicazione della gara d’appalto per l’affidamento dei lavori - sottolinea il direttore generale della Asl Toscana centro, Valerio Mari - compiamo un ulteriore passo verso la realizzazione di un nuovo modello di emergenza-urgenza che risponderà in modo più efficace alle esigenze sanitarie del territorio”.

“La nuova struttura – aggiunge - doterà l'area fiorentina di una soluzione moderna, efficiente e perfettamente integrata con l’attuale presidio. La riorganizzazione degli spazi consentirà di ampliare i reparti, potenziare i servizi e adeguarli alle più recenti modalità di diagnosi e cura, con un miglioramento complessivo della funzionalità dell’ospedale. Inoltre il nuovo Dea integrerà tecnologie digitali avanzate, garantendo continuità assistenziale e livelli più elevati di sicurezza per pazienti e operatori".

Più spazi e maggiori integrazione Il primo progetto del nuovo Dea fu presentato due anni fa e prevedeva un nuovo edificio su tre livelli sul retro dell’attuale nosocomio, con diagnostica avanzata al piano interrato, Dea al piano terra e dipartimento materno-infantile al primo. Successivamente la priorità sanitaria è diventata però la realizzazione di un’unica area critica integrata, più funzionale alla fase post-pandemica: un’area, al primo piano, dove conviveranno terapia intensiva, sub-intensiva, degenza chirurgica complessa, radiologia interventistica e blocco operatorio, strategica per la gestione delle emergenze complesse e dei percorsi clinici dove il tempo diventa una variabile importante.

Il nuovo complesso si articolerà in tre corpi: il padiglione sanitario vero e proprio, la parte di connessione tra il nuovo edificio e l’ospedale e infine il blocco con scale ed ascensori. In tutto circa 13 mila metri quadri, oltre alla sistemazione delle aree esterne.

Il piano interrato ospiterà la risonanza magnetica, oltre a spogliatoi, depositi e locali tecnici. Al piano terra troveranno spazio pronto soccorso, osservazione breve intensiva, unità di alta dipendenza (Hdu), diagnostica per immagini e studi medici, oltre a uffici direzionali e di coordinamento. L’area critica occuperà il primo piano.

Bracciali elettronici, app e tecnologia aiuteranno anche a gestire in modo più pronto le informazioni sulle persone ricoverate ai familiari in sala di attesa.

Le risorse Sono previsti tre lotti per una spesa complessiva ipotizzata di poco più di 51 milioni. Il primo lotto riguarda l’intero involucro del nuovo edificio e le opere principali, già finanziato con risorse messe a disposizione ex articolo 20 della legge 67 del 1988. Il secondo lotto, dedicato al completamento del Dea e delle funzioni diagnostiche e di supporto, sarà finanziato sempre con l’articolo 20 ma con le risorse del riparto 2020. Per il terzo lotto, che interessa l’allestimento completo dell’area critica al primo piano, devono essere reperite le risorse necessarie, che si aggirano attorno a dieci milioni.

In evidenza