Salvini: "Non schedo magistrati. E sulle zone rosse vado avanti"

Il ministro dell'Interno alla Camera: "Ognuno è libero di esprimere il suo pensiero ma chi giudica non può essere schierato. Decreto sicurezza, le persone perbene hanno il diritto di vivere le proprie città a ogni ora e in ogni posto"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 giugno 2019 16:20
Salvini:

(DIRE) Roma, 12 giu. - "Non abbiamo tempo né voglia, e non ci sfiora lontanamente l'idea di schedare alcunché o di indagare su chiunque amministri la giustizia. Abbiamo semplicemente riportato delle dichiarazioni pubbliche fatte su giornali, convegni e siti internet contrari alle iniziative del ministro, del governo e del parlamento sui temi dell'immigrazione e del contrasto ad alcune illegalità. Ognuno per carità è libero di esprimere il suo pensiero". Lo dice il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, durante il question time in aula alla Camera sull'annunciata impugnazione di sentenze relative alle cosiddette 'zone rosse' a Firenze e di quelle dei tribunali di Firenze e Bologna che hanno ordinato l'iscrizione all'anagrafe di alcuni richiedenti asilo. "Noi - aggiunge il leader della Lega - andremo avanti perché per me viene prima la sicurezza dei cittadini italiani. Su questo non ci fermiamo davanti a niente e nessuno. L'unico obiettivo è la legge".

"Ho stupore e dubbio sul fatto che  - ancora parole di Salvini - si possa amministrare obiettivamente un settore importate come quello della giustizia partendo da posizioni evidentemente schierate. Andremo avanti sulla tutela dei cittadini, tutti, siano magistrati, siano commercianti, o siano autisti di autobus, a prescindere dalle prese di posizioni dei singoli. Ricordo che che però sul decreto sicurezza e sulle cosiddette zone rosse non si vuole ledere la libertà di manifestare da parte di alcuno, si vuole tutelare il diritto a vivere le proprie città in qualunque orario e qualunque posto per le persone perbene". Lo dice il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, durante il question time in aula alla Camera sull'annunciata impugnazione di sentenze relative alle cosiddette 'zone rosse' a Firenze.

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