Firenze – Primi passi per l’indagine conoscitiva sul tema diabete, obesità e stili di vita che la commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), sta effettuando su proposta del vicepresidente Andrea Ulmi (Gruppo Misto-Merito e Lealtà).
Questo pomeriggio (giovedì 10 aprile) sono stati ascoltati l’assessore al Diritto alla salute e Sanità Simone Bezzini e i tecnici responsabili della Giunta, che hanno tracciato un primo variegato quadro delle politiche in corso e in programma, nonché degli approfondimenti e degli studi effettuati da Ars e da altri organismi.
L’obesità e il diabete sono due patologie estremamente impattanti anche in Toscana, sebbene la Regione abbia dati migliori rispetto alla media nazionale. La percentuale dei toscani in sovrappeso sfiora il 43 per cento, di cui il 10 per cento risulta obeso. Le cause comprendono la cattiva alimentazione e una scarsa attività fisica e dunque alcune delle politiche messe in campo mirano a migliorare gli stili di vita. La qualità dell’alimentazione dei giovani è migliorata negli ultimi anni e la percentuale di chi pratica attività sportiva tocca il 30 per cento.
Purtroppo, però, è stato sottolineato, sono le donne a praticare meno sport, soprattutto quando raggiungono l’età lavorativa, per mancanza di tempo visto che continuano a sobbarcarsi anche la maggior parte dei lavori di cura. Lo sport è poi poco diffuso nelle fasce sociali svantaggiate. Per questo, tra i tanti interventi messi in campo, ne sono partiti alcuni per promuovere lo sport nelle scuole e in particolare nelle classi ad alta presenza femminile. Ancora, un accordo con le aziende sanitarie e le associazioni sportivi sta lanciando iniziative di promozione sportiva in 140 Comuni.
Per quanto riguarda il diabete la percentuale dei malati in Toscana (che anche in questo caso presenta dati leggermente migliori della media nazionale) oscilla tra il 5,6 per cento e il 6,3 per cento. Praticamente la totalità dei pazienti risulta presa in carico, ma anche in questo caso si pone grande attenzione alla prevenzione e all’educazione alimentare, con interventi nelle scuole, comunità e nel mondo del lavoro.