Roberto Cavalli: convocato un incontro in Regione per lunedì 15 luglio

Cisl: "Ripartiamo dai lavoratori. Le istituzioni si facciano garanti e convochino un tavolo con gli acquirenti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 luglio 2019 23:55
Roberto Cavalli: convocato un incontro in Regione per lunedì 15 luglio

FIRENZE – E' stato convocato dall'unità di crisi della Regione Toscana, per lunedì 15 luglio, un incontro per il fare il punto sulla situazione della Roberto Cavalli, l'azienda di moda con sede all'Osmannoro. La riunione si terrà presso la sede regionale di piazza dell'Unità d'Italia, a Firenze. A precisarlo è il consigliere per il Lavoro del presidente della Regione Enrico Rossi, Gianfranco Simoncini.

“Le istituzioni si facciano garanti del mantenimento in Toscana del sito produttivo, delle professionalità presenti e dei livelli occupazionali della Roberto Cavalli, convocando immediatamente un tavolo con le parti sociali e gli acquirenti.” A chiederlo è il segretario generale Cisl Toscana, Riccardo Cerza, in merito alla maison di moda.

“Con l’entrata in scena della DAMAC – spiega Mirko Zacchei, segretario Femca-Cisl Firenze-Prato – si apre una fase nuova per questa importante azienda del nostro territorio, che negli ultimi anni ha vissuto vicissitudini e ristrutturazioni importanti; vorremmo che questa nuova fase ripartisse dai lavoratori. Non dobbiamo disperdere il patrimonio più importante di Cavalli, quello delle professionalità che l’hanno resa grande. In pochi mesi gli occupati sono già scesi da 270 a meno di 200, perché nell’incertezza chi può se ne va.

Per questo, pur comprendendo che in questa fase, in vista del passaggio di proprietà, si sta lavorando soprattutto sui conti, chiediamo un segnale chiaro rispetto alla forza lavoro.”“L’auspicio – prosegue Zacchei – è quello che di un incontro della possibile nuova proprietà con istituzioni e parti sociali: anche se non c’è l’ufficialità, si può delineare un piano di rilancio. Facciamolo insieme – chiede il sindacalista Cisl – anche per dare un segnale di discontinuità rispetto al recente passato, fatto di relazioni sindacali molto complicate e di un’attenzione ai lavoratori pressoché assente.”

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