"Roberto Cavalli" a Milano, Palazzo Vecchio alza gli scudi

Il sindaco Nardella: “Decisione inaccettabile. Anche Firenze sarà presente all'incontro con la proprietà". L’assessore Vannucci: “Annuncio che ci ha sorpresi. Momento delicato per i lavoratori”. La Regione convocherà un incontro con proprietà istituzioni e sindacati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 aprile 2020 18:00

La Regione convocherà nei tempi più brevi, entro la prossima settimana se possibile, un incontro con i vertici del gruppo Cavalli e con le organizzazioni sindacali per fare luce sull’ipotesi di spostamento a Milano di tutte le attività attualmente svolte nello stabilimento di Sesto Fiorentino. Questo è quanto comunicato dal consigliere del presidente per il lavoro Gianfraco Simoncini alle organizzazioni sindacali che ieri avevano manifestato la loro preoccupazione per l’annuncio di trasferimento, fatto per il momento in modo informale, da parte della proprietà. Già ieri Simoncini aveva immediatamente contattato la proprietà facendo presente la contrarietà della Regione all’ipotesi di trasferimento per evitare la perdita di posti di lavoro e preservare il radicamento di questa attività nel territorio. All'incontro oltre ai sindacati saranno invitati anche il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi e l'Assessore al lavoro del Comune di Firenze Vannucci con i quali Simoncini si è sentito in giornata. 

“È inaccettabile la decisione di voler procedere nei prossimi mesi al superamento della sede di Sesto Fiorentino, trasferendo i 170 dipendenti a Milano. Finora non c’è stato nessun confronto produttivo con le Istituzioni e i sindacati e non è stato presentato il piano industriale di rilancio”. Così il sindaco di Firenze e della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella, commenta la notizia della decisione del consiglio di amministrazione della società Roberto Cavalli di voler trasferire la sede fiorentina a Milano, dove saranno aggregate tutte le funzioni commerciali e amministrative.

Anche l’assessore al Lavoro Andrea Vannucci si è detto preoccupato per la decisione dei vertici del celebre marchio della moda di chiudere lo stabilimento fiorentino: “La decisione aziendale ci ha sorpresi. È stata un fulmine a ciel sereno”. “Non condividiamo neppure il modo in cui la decisione è stata comunicata - continua Vannucci -. La comunicazione di chiusura della sede di Sesto Fiorentino, in un momento così delicato di emergenza sanitaria ed economica e senza un confronto tra le parti, non è tollerabile”. “Siamo al fianco dei sindacati, dei lavoratori e delle loro famiglie - concludono il sindaco Nardella e l’assessore Vannucci -. Non li lasceremo soli e saremo presenti insieme al Comune di Sesto Fiorentino all'incontro convocato dalla Regione con la proprietà".

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