Rigassificatore: la nave è arrivata a Piombino

Giani: "Ora avanti con le bonifiche". Lavoratori dell'acciaieria ex Lucchini espongono uno striscione all'arrivo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 marzo 2023 15:09
Rigassificatore: la nave è arrivata a Piombino

La notte scorsa è attraccata in porto la nave rigassificatrice Golar Tundra.

"L'arrivo della Golar Tundra rappresenta, simbolicamente, un traguardo della Toscana del fare. Una Toscana che vuole essere guida e punto di riferimento sia sul piano energetico che su quello ambientale e che si mette a disposizione per consentire al Paese di affrontare i riflessi della crisi legata alla guerra in Ucraina".

Così il presidente della Regione Eugenio Giani torna sull'arrivo della nave rigassificatrice a Piombino. E ribadisce la necessità che, in parallelo all'insediamento della nave, vada avanti spedito l'iter delle compensazioni.

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"Per le compensazioni - prosegue il presidente - essenziali per lo sviluppo di Piombino, penso che prevarrà lo spirito di squadra. E la prima prova sarà l'emendamento presentato da alcuni esponenti Pd, in linea con la strategia della Regione, al decreto legge ora in parlamento sul Piano di ripresa e resilienza, che prevede 40 milioni in più in aggiunta ai 40 milioni già previsti dall'accordo di programma. Il ministro Fitto, con cui ho avuto un colloquio preventivo, si è detto d'accordo. Se il parlamento approverà l'emendamento, ci saranno 80 milioni disponibili, che Invitalia potrà utilizzare per le bonifiche, che sono il primo passo per le compensazioni".

Questa mattina, una delegazione di lavoratori cassaintegrati dell'acciaieria ex Lucchini di Piombino insieme ad attivisti dell'Unione Sindacale di Base, hanno esposto un lungo striscione presso il porto di Piombino di fronte alla banchina nord.

"Come Unione Sindacale di Base abbiamo condiviso fin dall'inizio la dura battaglia dei cittadini e dei lavoratori di Piombino contro l'installazione del rigassificatore. Sicurezza, tutela dell'ambiente, speculazione economica sul gas, ancora investimenti sul fossile in controtendenza agli annunciati interventi sulle rinnovabili, contraccolpi pesanti sull'economia locale, sullo sviluppo futuro del porto e sul turismo. possibili conseguenze sull'utilizzo della banchina nord precedentemente in uso anche a JSW -si legge in un comunicato dell'Unione Sindacale di Base Livorno -Ma oggi vogliamo sottolineare uno degli aspetti più importanti di questa vicenda.

I 1.400 operai in cassa integrazione da 8 anni che attendono una risposta certa da parte dello Stato. Uno Stato che ha consegnato una delle acciaierie più grandi di Italia nelle mani di una multinazionale che non ha mai investito un centesimo su Piombino. Lo Stesso Stato Italiano che in pochi mesi è invece riuscito a chiudere l'iter per l'installazione di un rigassificatore galleggiante a poche centinaia di metri dalle case. Non vogliamo compensazioni. Vogliamo il rispetto delle promesse, vogliamo avere certezze sul futuro dei lavoratori JSW".

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