Ricoverato per ictus vede il suo cagnolino e riprende a parlare

Santa Maria Nuova: il piccolo Phoebe ha scodinzolato e si è appoggiato alla gambe del suo padrone che non vedeva da un po' di tempo. Poi il piccolo "miracolo" d'amore. Cani bagnino: otto premiati in Palazzo Vecchio per i loro salvataggi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 novembre 2019 18:52
Ricoverato per ictus vede il suo cagnolino e riprende a parlare

Firenze – Quando ha visto il suo cagnolino è riuscito per la prima volta a pronunciare spontaneamente alcune frasi, il paziente ricoverato al Santa Maria Nuova con esiti da ictus. Il piccolo Phoebe ha invece scodinzolato contento e poi si è appoggiato alle gambe del suo padrone, che non vedeva da un po’ di tempo.

L’incontro è stato organizzato dall’assistenza infermieristica e l’infermiere coordinatore Paola Poggiali ha predisposto in reparto insieme ai medici tutto il necessario per accogliere Phoebe, secondo le procedure previste di igiene e sicurezza al fine di tutelare il paziente, gli altri ricoverati e il personale stesso, con la richiesta preventiva dei requisiti indispensabili (libretti di vaccinazioni).

Il progetto “Pet Visiting”, (in attuazione alla delibera regionale del 2014) sull'umanizzazione delle cure, è finalizzato a dare sollievo agli ammalati che non hanno la possibilità di muoversi e soffrono separati dai loro animali; è realizzato principalmente dal dipartimento infermieristico in collaborazione con le direzioni sanitarie di presidio e l’area veterinaria e attuato in tutti i presidi ospedalieri dell’Azienda.

“Non è la prima volta che accade di portare gli animali di affezione nei nostri reparti, anche quelli più critici come le terapie intensive e ringrazio il personale per la disponibilità ad assecondare e promuovere questo importante progetto che rappresenta un valore aggiunto nella nostra assistenza agli ammalati", ha commentato la dottoressa Francesca Ciraolo, direttore del presidio ospedaliero.

Non solo. Giornata speciale per i cani a Firenze. Una giornata per onorare il duro lavoro dei cani bagnino e il coraggio dimostrato con i loro interventi nella scorsa stagione balneare. Questa mattina la Sala D’Arme di Palazzo Vecchio ha ospitato un appuntamento davvero particolare perché tra i protagonisti c’erano appunto le unità cinofile della Scuola italiana cani di salvataggio. Sono stati otto i cani della Sics Firenze premiati: Pablo e Olivia, per aver salvato un bambino e una bambina finiti in delle buche nella sabbia; Brando, Calypso e Lizzy per aver recuperato sette ragazzi in balia delle onde; Wall-e, per aver aiutato la studentessa Serena Brucioni a sostenere l’esame di maturità con supporto emotivo e psicologico; Mollie, per aver salvato una turista russa trascinata a largo dalla corrente; Teresa per il suo lavoro nelle scuole.

Durante la cerimonia, patrocinata da Comune Firenze, Regione Toscana e Ordine dei medici veterinari di Firenze e Prato, sono stati conferiti anche riconoscimenti a istituzioni, enti e associazioni che hanno contribuito alla crescita della Scuola italiana cani salvataggio, la più grande organizzazione europea per la formazione dei cani da salvataggio nautico e dei loro conduttori. Tra questi l’assessorato all’Ambiente del Comune di Firenze, il Soccorso acquatico dei Vigili del fuoco Livorno, l’Iti Galileo Galilei di Livorno, Massimo Gramigni della Prg Firenze, Serena Brucioni.

A consegnare i riconoscimenti l’assessore all’Ambiente Cecilia del Re, l’assessore regionale all’Istruzione Cristina Grieco, il presidente nazionale Sics Ferruccio Pilenga, il comandante della Guardia costiera di Viareggio Gianluca Massaro e il presidente dell’ordine dei medici veterinari di Firenze e Prato Enrico Loretti.

In soli tre anni di attività Scs Firenze ha ottenuto risultati impressionanti in termini di numeri: le unità cinofile sono passate da 13 a 70, le ore dedicate al servizio di vigilanza e sicurezza in mare sono raddoppiate, oltre alle tantissime iniziative a carattere sociale e ai progetti di sensibilizzazione nelle scuole sui temi della sicurezza in mare, dell'educazione ambientale, dell'avvicinamento agli animali e della promozione della figura del cane nella società umana, fino al tema della Pet Therapy. L’attività dei ‘super power dogs’ si è svolta nei finesettimana e festivi dal 15 giugno al 15 settembre con oltre 1.250 ore sul bagnasciuga e innumerevoli azioni quotidiane a favore dei bagnanti.

In evidenza