Reddito di Cittadinanza: la Cgil Toscana preoccupata dalla conclusione

Il segretario del Pd Empolese Valdelsa, Mazzantini: «Atto gravissimo, anche nel metodo»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 luglio 2023 22:56
Reddito di Cittadinanza: la Cgil Toscana preoccupata dalla conclusione

Firenze, 31-7-2023 - La misura del Reddito di Cittadinanza si avvia verso la sua conclusione, prevista dalla Legge di Bilancio alla fine del 2023.

La Cgil Toscana dichiara: “Le sedi dei servizi della Cgil in questi giorni registrano un aumento delle telefonate e delle richieste di informazioni di percettori, altamente preoccupati per il venir meno della misura. A tutti viene garantito che le strutture della Cgil non li lasceranno da soli e continueranno a seguirli ed assisterli nelle pratiche di tutela individuale, in attesa di capire meglio quali saranno i percorsi. Tante persone si ritroveranno senza sostegni, la Cgil lancia un allarme sociale per le misure del governo e rivendica all’esecutivo che queste persone hanno bisogno di risposte. Come abbiamo sempre detto, la responsabilità politica di questa scelta sul Reddito di Cittadinanza è tutta del Governo che continua nella guerra ai poveri anziché alla povertà. Anche per questo saremo di nuovo nelle piazze”.

In tutto sono state 16 mila le domande di Reddito di Cittadinanza gestite in Toscana da strutture Cgil nel 2022. Nel 2023 a giugno siamo più o meno sulle stesse medie.

Approfondimenti

Il Caaf Cgil Toscana spiega: “Luglio è stato l’ultimo mese di pagamento del sussidio per chi ha già ricevuto 7 mensilità continuative da gennaio. In questi giorni l’INPS ha infatti comunicato tramite SMS agli interessati che la prestazione è terminata. Quello che succederà da qui in poi non è ancora chiaro. Il CAAF dal canto suo informerà tutti gli interessati a cui via via finirà l’erogazione del Reddito di Cittadinanza che i nuclei in cui sono presenti soggetti che vanno dai 18 ai 59 anni (soggetti occupabili) dovranno iscriversi da settembre in poi alla piattaforma SIISL per accedere al SUPPORTO PER LA FORMAZIONE E IL LAVORO.

Ricordiamo che il Reddito di Cittadinanza continuerà ad essere concesso regolarmente fino alla fine dell’anno nel caso in cui all’interno del nucleo familiare siano presenti minori, persone disabili o con più di 60 anni. Al momento della sospensione verrà meno anche la corresponsione d’ufficio dell’Assegno Unico e Universale e i nuclei familiari aventi diritto anche successivamente alla scadenza delle sette mensilità di Reddito di Cittadinanza, dovranno presentare autonoma domanda per il riconoscimento dell’assegno entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di Cittadinanza”.

«Non si può essere che indignati di fronte alla modalità con cui il Governo, con un mero sms, ha sospeso l'erogazione del Reddito di cittadinanza a migliaia di famiglie, 26 mila solo in Toscana. Una misura che rappresenta nella stragrande maggioranza dei casi l'unica fonte di reddito per queste famiglie. Il reddito di cittadinanza è uno strumento che ben poteva essere migliorato, facendo tesoro dell'esperienza pregressa e di alcuni limiti mostrati e da modificare, ma non certo rimosso con un colpo di mano che lascia nella povertà estrema migliaia di famiglie. Bene ha fatto la segretaria Schlein a condannare questo atto del Governo, annunciando uno scontro durissimo in Parlamento. Preoccupa anche l'allarme lanciato questa mattina da Rosa Barone, presidente del consiglio regionale dell'Ordine degli Assistenti sociali.

I primi a dover far carico di queste persone, oltre ai servizi sociali, saranno i Comuni, che non hanno i fondi per aiutare le persone in difficoltà. Ricordo che il Governo Meloni ha, appena un mese fa, fatto saltare anche il Fondo nazionale per il contributo affitto e morosità incolpevole , un contributo istituito nel 2016 che negli anni è servito ad arginare gli sfratti e che nell'Empolese Valdelsa vedrà i Comuni sostituirsi con grandissima fatica al Governo per 750.000 euro così da sostenere più di mille famiglie, ma non si può scaricare tutto sui Comuni, che sono gli Enti dalle risorse più ridotte. Insomma, la guerra dovrebbe essere contro la povertà, ma quella condotta dal governo Meloni pare più una guerra ai poveri», così Jacopo Mazzantini, segretario della Federazione Pd Empolese Valdelsa, commenta la sospensione del Reddito di cittadinanza operata dal governo Meloni.

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