Firenze, 12 settembre 2025 - Quattro priorità per garantire la salute psicologica dei toscani: stabilizzare e rafforzare lo psicologo di base, varare un piano regionale per i giovani con la creazione delle Case dell’Adolescenza, rafforzare i servizi pubblici territoriali di psicologia aumentando e coordinando al meglio il personale, puntare su politiche di prevenzione che favoriscano l’accesso ai percorsi psicologici prima del ricorso ai farmaci.
A metterle nero su bianco, proponendole ai candidati presidente e consiglieri regionali e a tutte le forze politiche, è l’Ordine degli Psicologi della Toscana, in vista delle elezioni toscane del 12 e 13 ottobre 2025.“La salute psicologica deve tornare al centro dell’agenda politica toscana: le elezioni regionali sono l’occasione per farlo” afferma Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana.“Il 68% delle psicologhe e degli psicologi toscani – dice la presidente dell’Ordine e del Consiglio nazionale degli Psicologi Maria Antonietta Gulino - ha riscontrato un aumento di richieste di aiuto tra gli adolescenti, in particolare per ansia (87%), problemi relazionali (83%) e dipendenze digitali (68%).
Non si tratta di un’emergenza ma di un fenomeno strutturale che merita politiche stabili e di lungo periodo”.“Per questo – spiega Gulino - chiediamo che il servizio dello psicologo di base, che abbiamo apprezzato, diventi stabile e accessibile su tutto il territorio toscano, con un’integrazione piena nei percorsi territoriali accanto ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta”.“Un’altra priorità – continua la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana - è un piano regionale per i giovani e la creazione delle Case dell’Adolescenza, spazi pubblici non medicalizzati con équipe multiprofessionali – educatori, pedagogisti, psicologi – per intercettare e accompagnare i bisogni di questa fascia di popolazione, insieme a un programma omogeneo di sportelli di ascolto e formazione per insegnanti e genitori”.“Serve inoltre rafforzare i servizi pubblici territoriali di psicologia – dice Gulino – aumentare gli organici e creare le Unità Funzionali di Psicologia per garantire una gestione razionale e appropriata dei servizi, come previsto dalle linee guida di Agenas”.“In modo propositivo e costruttivo– conclude Gulino – chiediamo che la Regione Toscana persegua politiche di prevenzione che non siano farmacocentriche, con percorsi psicologici realmente accessibili, voucher ed esenzioni per le fasce più fragili: la salute psicologica non può essere un lusso per pochi”.