"Purché finisca bene": la serie D che non deve fermarsi

Oggi giocate solo 2 partite nel girone E. Da più parti invocata la sospensione o la modifica del protocollo. Ecco perché si deve continuare

Giuseppe
Giuseppe Saponaro
01 novembre 2020 18:35

Nonostante tutto. Anche con l'emergenza sanitaria.  Purché finisca, anzi, "Purché finisca bene"  ciclo di film per la tv in onda su rai 1 dal 2014.

Questa volta, devo dirlo subito, non sono della stessa opinione di molti colleghi e di tantissimi tifosi letti, soprattutto, sulla pagina Facebook "Robur Siena". Si, questa volta, la mia idea non coincide con quella del saggio Nicola Natili che ho visualizzato, piacevolmente, sulle pagine dei "Fedelissimi ".

Considerato un protocollo sanitario uguale a quello dei professionisti come inattuabile per i dilettanti, da più parti si chiede lo stop al campionato, anche di un solo mese, per poi riprendere nella speranza che i contagi scendano. Il tutto per evitare il percorso sportivo "a singhiozzo" (ed ad ostacoli) che stiamo vivendo. 

Mi si dirà che solo 2 partite giocate oggi, per un intero girone, sono ben poca cosa.

Tutto vero. Forse. Purtroppo, nessuno ci puo' dare garanzia che, tra un mese, staremo meglio di come stiamo adesso (mi riferisco alla situazione sanitaria del Paese). 

Peraltro, un mese di stop comporterebbe tutta una serie di problematiche sulla preparazione atletica dei calciatori che, purtroppo, abbiamo già vissuto in un recente passato. 

Alla fine arriva il tema principale: quello della passione. La partita della domenica, per il tifoso, è autentica manna dal cielo in un momento in cui diviene troppo importante non pensare, distrarsi, dar spazio alle emozioni positive.

Preferisco immaginare, in questo momento e per l'immediato futuro, un campionato con  rinvii, recuperi, dubbi e perplessità rispetto all'idea di rinunciarvi in onore di una presunta attendibilità. Rischio di una contesa falsata? Ancora forse ma, in un momento drammatico come questo, è anche corretto accettare compromessi. Purché finisca, si spera, anche bene. 

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