Prefettura di Firenze: dolore per la morte di Leopoldo Falco

Il Prefetto di Lucca, in carica da giugno, è morto nel sonno a soli 64 anni. Esordi di carriera a Pistoia. Anfaci: "Ha trasmesso sempre a tutti i colleghi una carica umana inusuale, espressione di una nobiltà d’animo evidente". Recente visita ad Altopascio. Il sindaco Sara D'Ambrosio: "Era il prefetto di tutti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 luglio 2019 11:17
Prefettura di Firenze: dolore per la morte di Leopoldo Falco
Falco ad Altopascio (da Facebook Sindaco D'Ambrosio)

Era diventato Prefetto di Lucca da neanche due mesi, il 1 giugno 2019. L'altra notte l'improvvisa scomparsa, per un malore nel sonno, ad appena 64 anni. C'è grande dolore nel mondo prefettizio per la morte di Leopoldo Falco. Napoletano, esordi di carriera a Pistoia, per un periodo vicedirettore dell'Ufficio affari legislativi e relazioni parlamentari, Falco dal 2013 al 2016 è stato prefetto di Trapani.

La notizia ha destato sgomento generale. "Addio al Prefetto Leopoldo Falco": la Prefettura di Firenze si stringe attorno alla famiglia di Falco e rimanda alle commoventi parole dell'Anfaci (Associazione Nazionale Funzionari Amministrazione Civile Interno):

L’ANFACI si stringe attorno alla famiglia di Leopoldo Falco, prematuramente scomparso stanotte. Lo fa a nome di tutti i soci, ma anche dei tantissimi colleghi che in queste ore di dolore e sgomento si sono affannati in una moltitudine di contatti dai quali è emerso, fortissimo, un desiderio collettivo di far arrivare alla famiglia del prefetto Falco la vicinanza di una intera categoria per una perdita ritenuta da tutti – e non solo da chi ha avuto il piacere di lavorare direttamente con lui – come incolmabile e profondamente ingiusta.Una perdita umana, innanzitutto.Perché il prefetto Falco ha trasmesso, sempre, a tutti i colleghi con cui ha lavorato, una carica umana inusuale, espressione di una nobiltà d’animo evidente già a prima vista e di una profondità di pensiero che emergeva con l’intensificarsi dei rapporti, molte volte divenuti di sincera amicizia.Ma anche una gravissima perdita professionale per l’intera carriera prefettizia.Perché il prefetto Falco ha condotto, nel suo percorso professionale, una parabola ricchissima, varia e lineare, ricca di incarichi e di esperienze, sul territorio e negli uffici centrali, in un continuo crescendo di responsabilità, sempre sopportate con esemplarità.Dagli inizi alla prefettura di Pistoia, ad un lungo percorso di crescita all’interno dell’Ufficio Legislativo Centrale: anni nei quali non ha mancato di dare il suo importante contributo ai lavori che hanno portato alla riforma del 2000 della carriera prefettizia e dove si è diviso spesso con importanti gestioni commissariali, mantenendo sempre ben saldo un rapporto con il territorio di cui ha poi beneficiato da Prefetto in sede a Trapani, prima, e poi, dopo tre importantissimi anni come Vice Capo dell’Ufficio Legislativo, a Lucca, dallo scorso giugno.Una perdita, ancora, per i colleghi più giovani: colleghi che, in molti casi, non hanno avuto nemmeno modo di conoscerlo, ma ai quali il prefetto Falco aveva dedicato, assieme al collega Valentini, una rigorosa pubblicazione, colma di riflessioni sul futuro della carriera e sulle prossime sfide che ci attendono.

Purtroppo, ormai, senza di lui.Un galantuomo delle istituzioni, generoso, buono, colto e ricco di valori profondi.Ciao Leopoldo.

Tra le parole più sentite, quelle di Sara D'Ambrosio, sindaco di Altopascio, che su Facebook posta una bellissima e recente foto assieme al prefetto Falco durante la sua visita ad Altopascio.

Senza parole. Sono rimasta così alla notizia della scomparsa improvvisa del prefetto Leopoldo Falco. Un dispiacere davvero grande.Avevo avuto modo di conoscerlo di persona pochi giorni fa, qui ad Altopascio: una persona per bene, concreta, seria. Avevo apprezzato il suo definirsi “il prefetto di tutti”, perché ho letto in quelle parole la volontà di avvicinarsi al territorio e ai sindaci, di conoscere e toccare con mano le diverse situazioni, di mettersi al servizio in prima persona per la comunità.Esprimo il mio cordoglio personale e quello di tutto il comune di Altopascio.

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