Poste Italiane: dallo sportello al portalettere telematico, il futuro è online

Una strenua difesa anacronistica della cassetta delle lettere. Quali alternative?

Antonio
Antonio Lenoci
11 maggio 2015 13:25
Poste Italiane: dallo sportello al portalettere telematico, il futuro è online

"Le cartoline non esistono più" questa dichiarazione dal sapore amarcord è un passaggio fondamentale nella riorganizzazione del sistema postale italiano. Il Piano aziendale ha suscitato proteste e scatenato gli amministratori locali che hanno intrapreso la via del ricorso al Tribunale Amministrativo e sospeso i cambiamenti in corso. Da parte di Poste la valutazione prosegue ed eventuali decisioni in merito a prossime chiusure passeranno attraverso apposito preavviso di 60 giorni. Ma dalle cartoline con il francobollo da inumidire sulla spugnetta, che si trovano nei mercatini Vintage, ad oggi, sono nate nuove necessità e nuovi servizi. Nel 2015 è ancora necessario l'ufficio territoriale?

Poste Italiane verso la privatizzazione. Cosa significa questo? Non si tratta di un servizio statalizzato, occorre rispondere ad alcuni requisiti di funzionamento che producano reddito, per questo AGCOM tiene sotto controllo il rapporto costo/rendimento. "Un Ufficio non può lavorare in perdita" fanno sapere da Poste dove la razionalizzazione è in corso e nessuno è escluso dalla verifica del proprio ruolo aziendale, ogni figura dovrà rispondere al criterio basilare della utilità.

"Efficientamento" dunque che passerà attraverso una specializzazione del personale con una formazione interna potenziata ed un investimento sulle nuove tecnologie.Cosa cambia? Prima ancora del "Furgone itinerante" proposto dal governatore toscano e che lascia non poco perplessi gli addetti ai lavori, è già operativo "Il postino telematico" un servizio a domicilio attivo in tutti i capoluoghi di provincia e nei comuni sopra i 30.000 abitanti: sono ormai 20mila su un totale di circa 38.000 e di questi circa 9.000 sono muniti di POS.L'impiegato dotato di palmare, pos e stampante, offre la possibilità ai privati, ai professionisti e alle aziende di fruire di servizi postali e finanziari nel proprio domicilio o nella propria sede di lavoro: "La visita può essere concordata scegliendo la fascia oraria pomeridiana più comoda dal lunedì al venerdì dalle 14 fino alle ore 20 e il sabato mattina. Il servizio non comporta costi aggiuntivi".Tra i servizi offerti la spedizione di corrispondenza e pacchi preaffrancati, pagamento con carte di debito dei Bollettini postali premarcati 896 e ricarica delle carte Postepay e delle carte telefoniche Postemobile, TIM e H3G.Inoltre spiega Poste: "In futuro avranno anche la possibilità di fornire servizi a forte valenza sociale come il pagamento dei ticket sanitari e delle pratiche amministrative".

Tutto sul web. Per prenotare il servizio a domicilio e fissare un appuntamento occorre chiamare da rete fissa il Numero Verde 803.160 oppure collegarsi al sito www.poste.it nella sezione “Richiedi servizi online”.C'è una pecca: il Numero Verde non è il fiore all'occhiello dell'azienda, resta internet, ma l'Italia non brilla per qualità e, soprattutto, gratuità della banda.

L'idea è ottima, la pratica lascia a desiderare.Pacchi. Poste Italiane ha in carico la spedizione della merce acquistata sul portale Amazon e molti sono coloro che usano poste per l'e-commerce, anche se non sempre emerge attraverso le transazioni online il nome del corriere, l'azienda è particolarmente interessata ai feedback degli utenti poiché la garanzia (le stellette) guadagnate dai commercianti corrispondono alla qualità del servizio offerto.

Qui la concorrenza esiste ed è spietata.Secondo Poste anche la popolazione più anziana dimostra di avere le doti e la curiosità di spostare le pratiche online, lo dimostrerebbero il numero di pensioni accreditate direttamente sul conto ed il pagamento dei bollettini online o tramite canali alternativi come ricevitorie e supermercati. Secondo gli amministratori locali la popolazione presenta ancora livelli di analfabetismo difficilmente superabili in caso di mancanza di un rapporto umano.

Questo comporta una domanda però: l'alfabetizzazione dei concittadini è una responsabilità delle Poste? Una via di mezzo è appunto costituita dal Postino Telematico che sposta sul pianerottolo la sala di attesa, senza necessità di attendere il proprio turno in fila.Un Paese di vecchi pensionati che con i loro risparmi trainano l'economia: questa è l'Italia, adesso. E domani? Nostalgici che vogliono trattenere la funzione delle Poste come circolo ricreativo, oppure lungimiranti utenti che ritengono l'essere umano, benché telematico, la garanzia migliore per la prestazione di un servizio?

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