PNRR: rischio finanziario nei Comuni più piccoli

Il sindaco di Rapolano Terme Starnini: “Vogliamo certezze e non chiacchiere”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 agosto 2023 15:03
PNRR: rischio finanziario nei Comuni più piccoli

“La questione della sospensione del reddito di cittadinanza è stata gestita con confusione e approssimazione. E’ vero che si tratta di una decisione annunciata già mesi fa, ma è arrivata senza alcuna comunicazione preventiva, senza misure alternative, basata su dati che non corrispondono alla realtà e con le piattaforme che non funzionano. Si è scaricato tutto sui Comuni, senza dare gli strumenti minimi per affrontare una situazione che è molto difficile e complessa". E' quanto afferma il direttore di Anci Toscana, Simone Gheri, confermando le difficoltà sottolineate da tutti i sindaci, in primis dal presidente nazionale Anci Antonio Decaro.

"Si tratta di una materia delicatissima, perchè ne va della vita delle persone - aggiunge Gheri - E non si tratta di una questione politica: in questo modo il governo sta mettendo in difficoltà tutti i Comuni, di qualunque colore. Mi auguro che vengano presi provvedimenti al più presto”.

Entrando nel merito, Decaro aveva spiegato: "C'è un evidente errore rispetto alla platea, perché l'sms della sospensione è arrivato anche a nuclei familiari che non devono fare il percorso multidisciplinare con il Comune, ma sono persone che devono essere avviate ai centri per l'impiego; e c' anche un errore rispetto al metodo e al merito di quanto era scritto nel messaggio. A dire ad un nucleo famigliare che deve essere preso in carico dal Comune, sembra che il Comune debba sostituirsi al reddito di cittadinanza con risorse proprie dei Servizi sociali.

Non è così". Infatti il presidente specifica: "La presa in carico è un progetto multidisciplinare che viene fatto su una platea di persone che non è attiva al lavoro e non ha nel nucleo familiare minori, disabili od over 60. Quella platea, attraverso una piattaforma (che è la piattaforma del ministero del Lavoro alimentata dai dati dell'Inps) deve realizzare un progetto multidisciplinare con il Comune, per continuare a percepire il Rdc fino a dicembre. C'è tempo fino a ottobre per la presa in carico.

Noi abbiamo cercato di prendere in carico tutti i nuclei famigliari già prima della scadenza dei 7 mesi, ma la piattaforma non viene alimentata quotidianamente".

Il Consiglio nazionale Uncem, riunito ieri sera, ha unanimemente espresso la necessità urgente di nuovi efficaci flussi finanziari a vantaggio dei Comuni, piccoli in particolare, e di tutti gli Enti alle prese con opere del PNRR. Uncem ha ribadito che, oltre alle preoccupazioni per lo spostamento di componenti dal Piano di Ripresa e Resilienza su altri fondi, con gravi difficoltà per i Comuni, occorre individuare soluzioni che consentano agli Enti beneficiari di interventi del PNRR di non dover anticipare risorse economiche per pagare imprese e ditte che eseguono i lavori.

Occorrono nuovi sistemi per flussi di cassa tra Stato e Autonomie che non impongano agli Enti locali di fare da polmone finanziario, anticipando risorse - che non hanno in cassa - attendendo poi la rendicontazione dopo aver pagato le fatture delle imprese. Uncem chiede un intervento con fondo rotativo di 20 miliardi di euro, attivato da Cassa Depositi e Prestiti, ai quali i Comuni possono attingere in base al valore delle opere finanziato da Stato e Regioni. Per poi usare quelle risorse e avere ex post controlli sulla spesa.

La necessità di nuovi flussi finanziari è decisiva per il successo del PNRR, per non bloccare i Comuni, per evitare default e fragilità nei bilanci dei Comuni e degli Enti beneficiari di opere PNRR.

Approfondimenti

In merito alla revisione degli investimenti e delle riforme del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il ministro ha assicurato che entro il 2023 l’Italia incasserà 35 miliardi della terza e quarta rata del Pnrr.

“Quelle del Ministro Raffaele Fitto sono chiacchiere. Chiediamo che il governo assicuri ai Comuni, con documentazione scritta e atti precisi, che tutti gli interventi programmati sostenuti dalle relative risorse finanziarie sono garantiti e possono proseguire. In caso contrario, vorrà dire che saranno sottratti soldi ai Comuni, ossia a interventi per i cittadini, compresi i nuovi servizi sociosanitari nel nostro territorio”. Questo il commento del sindaco di Rapolano Terme, Alessandro Starnini, dopo l’intervento di oggi, martedì 1° agosto, alla Camera dei Deputati del ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.

"Come si fa a lasciare nel panico le persone, su questioni economiche e materiali? Il reddito di cittadinanza poteva essere modificato. Anche perché anche le destre riconoscono la necessità di interventi sostitutivi almeno per alcune fasce di popolazione -dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune e Roberto De Blasi del Movimento 5 Stelle- La scelta di agire con le modalità attuali è un'offesa nei confronti della dignità delle persone. Le si porta ad assediare i servizi sociali dei diversi comuni, per dimostrare di essere in una condizione di bisogno, in modo disperato.

Si crea tensione, alimentando la guerra tra poveri. Gli istituti che registrano sondaggi chiariscono il punto. Chi a fatica arriva a fine mese con lavoro povero e salari da fame, prova rabbia o invidia verso chi percepiva il reddito di cittadinanza. Questo perché c'è chi preferisce alimentare e costruire le guerre tra persone in difficoltà sociale, invece di procedere verso la strada della giustizia sociale.

In Palazzo Vecchio abbiamo presentato più atti su queste vicende. Sappiamo come anche il territorio toscano sia attraversato da un forte allarme e per questo esprimiamo la nostra solidarietà a chi viene colpito da una destra pericolosa. Depositeremo un'interrogazione per capire se gli enti locali del territorio si stanno organizzando per far fronte a questo aumento di pressione sociale. Almeno le destre locali chiederanno scusa?".

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