Piazza Duomo, Amato: “Controllare il cantiere e la sicurezza degli operai”

E l’assessore Giorgetti: “La consigliera Amato confonde il cantiere del rifacimento del lastrico con quello del restauro della Cattedrale”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 giugno 2016 23:02
Piazza Duomo, Amato: “Controllare il cantiere e la sicurezza degli operai”

“Mancanza di caschi di protezione e cartello con informazioni errate o incomplete” questa la denuncia di Miriam Amato che chiede all’amministrazione di verificare il cantiere in piazza Duomo. E lo fa con un question time in consiglio comunale: “I lavori in piazza Duomo, porzione compresa tra via dei Servi e via dell’Oriolo, rientrano negli interventi straordinari di riqualificazione delle pavimentazioni stradali. Come testimonia la documentazione fotografica (vedi allegati) risulta però che gli operai si muovono all'interno dell'impalcatura senza casco di protezione”.

Allo stesso tempo la consigliera sottolinea: “Nel cartello dei lavori sono indicate informazioni errate o incomplete, come la deliberazione scambiata per determinazione e la determinazione senza alcun riferimento”. Per questo Miriam Amato chiede all’amministrazione di “intervenire” e a “riferire se siano stati effettuati dei controlli per garantire il rispetto della sicurezza da parte della ditta incaricata dei lavori”.

“Prima di lanciare accuse la consigliera Amato dovrebbe documentarsi meglio: gli operai sul ponteggio non stanno effettuando i lavori di rifacimento del lastrico, ma quelli di restauro della Cattedrale che ovviamente non competono al Comune”. È questa la replica dell’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti “L’Amministrazione ha predisposto e avviato i lavori di rifacimento a tratti del lastrico nell’area di piazza Duomo compresa tra via dei Servi e via dello Studio, come riportato nel cartello di cantiere. Cosa ben diversa sono i lavori sulla parte retrostante della Cattedrale di Santa Maria del Fiore: questi sono di competenza dell’Opera del Duomo”. “La segnalazione relativa alla sicurezza degli operai della consigliera Amato è senz’altro da considerare, ma non spetta alla direzione mobilità del Comune vigilare sull’osservanza delle norme di un cantiere altrui” conclude l’assessore Giorgetti.

In relazione al question time del Consigliere Miriam Amato e alle successive affermazioni dell’assessore Stefano Giorgetti del Comune di Firenze, l'Opera di Santa Maria del Fiore conferma che il ponteggio fotografato nulla ha a che fare con il cantiere per la riqualificazione delle pavimentazioni stradali allestito dal Comune. Il question time fa riferimento a due cantieri distinti che sono stati erroneamente accomunati. Per quanto riguarda gli interventi di propria competenza l’Opera afferma di aver predisposto, come è da sempre suo costume, tutto quanto necessario ai fini della sicurezza dei lavoratori. I restauratori fotografati sul cantiere potevano stare senza caschetto perché non stavano effettuando operazioni di montaggio-smontaggio delle strutture ma stavano raggiungendo il loro posto di lavoro.

A tal proposito i responsabili sicurezza del cantiere precisano che l'uso dei Dispositivi di Protezione Individuale o DPI (come i caschetti), è regolato dal D. Lgs 81/2008, che prescrive all'art. 15 comma 1 lettera i) “la priorità delle misure di protezione collettiva (nel caso, ovviamente, il ponteggio) rispetto alle misure di protezione individuale (il caschetto)”. E all’art. 75, comma 1 precisa che “i DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro”. Ne consegue che se un lavoratore non indossa il casco non siamo in presenza automaticamente di una disattenzione delle norme sulla sicurezza, ma anche che, in assenza di pericoli accertati e in presenza di efficaci dispositivi di protezione collettiva, una corretta analisi dei rischi rende l’uso superfluo.

Foto gallery
In evidenza