Piazza Demidoff, un cantiere diventa un evento

Progetto promosso dall’Accademia di Belle Arti in collaborazione con il Comune di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 gennaio 2022 12:12
Piazza Demidoff, un cantiere diventa un evento

“Cantieri” è un progetto promosso dall’Accademia di Belle Arti di Firenze, nato all’interno del corso di Pittura del Biennio di Arti Visive Nuovi Linguaggi Espressivi, curato dall’artista e docente Raffaella Nappo; in collaborazione dal 2017 con il Servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio del Comune di Firenze; sodalizio che permane ad oggi, incontrando consenti favorevoli nei diversi ambiti della cultura. 

Il progetto individua come luoghi d’intervento per l’arte contemporanea i cantieri di restauro all’interno del centro storico di Firenze. Gli studenti sono invitati a riflettere sui rapporti che riguardano gli aspetti sociali, culturali ed antropologici del territorio urbano della città, considerando il cantiere edile come un “non luogo” dell’arte, che si apre a spazi di fruizione non convenzionali, volto a creare molteplici visioni offrendosi allo sguardo di un pubblico eterogeneo.

Tutti gli interventi artistici realizzati fino ad oggi, hanno incluso molteplici tipologie di linguaggi espressivi, come installazioni, performance e azioni pittoriche, svoltosi nei luoghi più prestigiosi della città, tra cui: Chiesa degli Scolopi, il cortile della Dogana del Palazzo Vecchio, il Teatro Romano, il loggiato del Museo Novecento e l’ex Monastero Nuovo, in via della Scala. 

La documentazione fotografica degli eventi citati è visibile nella pagina Instagram Cantieri.Fi, https://instagram.com/cantieri.fi, canale social creato con gli studenti del corso durante il cambiamento delle attività lavorative sopraggiunto con la pandemia, tutt’ora attivo e seguito.

Il progetto in corso è visibile in piazza Nicola Demidoff (Firenze), presso il cantiere di restauro del gruppo scultoreo commemorativo del Conte Demidoff, realizzato dall’artista Lorenzo Bartolini, che resterà visibile fino a giugno 2022. 

L’opera intitolata “Bijou” è un installazione fotografica site-specific, progettata e realizzata da Martina Landi, che riflette sul rapporto tra individuo e società, mostrando frammenti di identità. 

Le immagini sono “ritratti” di realtà quotidiana, dettagli di una mappatura corporale in cui il bijou si inserisce, diventando un elemento di congiunzione e narrazione di sentimenti ed esperienze che ci connettono a simboli, affetti, legami e comunità.

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