Piano di espansione negli ospedali della Asl Toscana centro

Entro lunedì i posti letto cresceranno di 73 unità ordinarie, intensive e low care. Cure intermedie anche in Casentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 gennaio 2022 23:19
Piano di espansione negli ospedali della Asl Toscana centro

Firenze – Entra in attuazione da domani il piano di espansione di nuovi posti letto negli ospedali di Firenze, Prato, Pistoia e Empoli della Asl Toscana centro: tra degenze ordinarie, subintensive, intensive e low care entro lunedì i posti letto saranno aumentati di 73 unità per un totale di 590 unità rispetto alle attuali 517.

Per mettere in azione il piano, gli ospedali dell’Azienda riconvertiranno aree assistenziali da dedicare ai pazienti Covid. Diversi ospedali sono oramai saturi, data la coincidenza di molti ricoveri Covid e la contemporanea occupazione quasi totale di letti da parte di pazienti no Covid. L’organico, fra l’altro, in questi giorni è messo a dura prova da quarantene, positività, assenze per malattia e dalla mancanza di personale non vaccinato. E’ un piano di espansione che conta esclusivamente sulle proprie risorse interne, quelle degli ospedali dell’Azienda sanitaria della Toscana centro che ancora una volta riesce a fare rete e alleanza tra i suoi presidi, non potendo contare in questo momento né sulle altre aziende sanitarie né sulle aziende ospedaliere universitarie, Careggi compreso, impegnate sul proprio territorio a dare risposta a una situazione altrettanto critica.

In degenza ordinaria si passa da 308 posti letto disponibili, al momento tutti occupati, a 346 posti in tutti gli ospedali dell’Azienda. Si tratta di 38 unità in più che interesseranno già da domani gli ospedali di area fiorentina con un incremento di 24 posti letto (per un totale di 158 posti disponibili) e di 14 posti letto in area pistoiese (per un totale di 68 posti letto disponibili).

Nelle terapie intensive dell’Azienda si aumenta di 7 unità per un totale di 32 posti letto intensivi (attualmente sono 25). Nello specifico saranno gli ospedali di Empoli e Prato ad aggiungere posti letto. Il San Giuseppe di Empoli riapre 6 posti letto Covid intensivi, dopo la chiusura del reparto nei mesi scorsi. Di un posto letto sarà aumentata la terapia intensiva del Santo Stefano di Prato che ha attualmente 10 posti letto. Niente cambia per i letti di sub intensiva che rimangono 2 in area fiorentina e 2 in area pistoiese.

Nelle Low Care l’altro incremento significativo: dagli attuali 180 posti disponibili si passa a 211 con un aumento di 28 unità che riguardano l’area di Firenze, di Empoli e di Prato. In area fiorentina si cresce di 4 posti letto (attualmente sono 106), a Empoli di 14 posti letto (attualmente sono 6) e a Prato di 10 (attualmente sono 45).

“Grazie a questo piano di espansione – dichiara il direttore generale, Paolo Marchese Morello - si potenzia l’assetto organizzativo dell’Azienda, rispondendo alla domanda di ricovero e agli ingressi in ospedale anche nei Pronto Soccorso che in questi giorni crescono a ritmi importanti alimentati dai contagi”.

Ad aumentare la pressione sugli ospedali sono anche i pazienti che vengono ricoverati per altre patologie e risultano positivi, pur se asintomatici. Lo sforzo del personale in servizio al momento è al massimo e a tutti gli operatori sanitari da parte dell’Azienda arriva un ringraziamento sincero per l’impegno immenso di questi giorni. L’Azienda si sta prodigando anche per assunzioni di nuovo personale, autorizzato dall’Assessorato, ma i tempi tecnici necessari non sono in linea con quelli rapidissimi dell’aumento dei contagi di questi giorni.

Già nel mese di novembre 2021 l'azienda Ausl Toscana sud est, con un'apposita delibera di “Riorganizzazione dei posti letto destinati alla degenza ordinaria non intensiva/intensiva dei pazienti Covid”, aveva definito le modalità per una gestione appropriata del percorso Covid-19 con linee di indirizzo riguardanti setting assistenziali dei pazienti affetti da Covid-19 in ambito ospedaliero e in cure intermedie.

La delibera prevedeva la rimodulazione dei posti letto dedicati a pazienti che necessitano di assistenza nei setting di Cure Intermedie, con attivazione progressiva nei diversi ospedali della rete in ragione dell’andamento dei ricoveri ospedalieri nelle Aree Covid per acuti.

Considerando l'attuale fase di emergenza epidemica, che vede un aumento progressivo del fabbisogno e dei ricoveri all'Ospedale S. Donato (ospedale Covid di tutta la provincia di Arezzo) e la contestuale necessità di garantire una gestione fluida della dimissione di pazienti che non necessitano più di cure ospedaliere in un reparto per acuti, è stato previsto che all’interno dell’Ospedale del Casentino vengano attivati, a partire da venerdì 7 gennaio 2022, alcuni posti letto di cure intermedie COVID.

Inizialmente saranno messi a disposizione 10 letti, eventualmente ampliabili progressivamente fino ad un massimo di 20.

L'apertura dei letti di cure intermedie Covid, concertata e condivisa con il Direttore della zona distretto Arezzo-Casentino-Valtiberina Evaristo Giglio e con il presidente della Conferenza dei Sindaci del Casentino Filippo Vagnoli, non determinerà la chiusura di nessuna attività ospedaliera ma soltanto una diversa allocazione dei posti letto di degenza per permettere l'organizzazione di un reparto con percorsi totalmente indipendenti dal resto dell'ospedale.

Con l'attivazione di questo nuovo setting si amplia in maniera equilibrata a livello territoriale la possibilità di gestire al meglio i percorsi dei pazienti Covid, che vedono l'ospedale San Donato di Arezzo come riferimento unico per il ricovero dei malati con sintomi gravi ed acuti e gli ospedali della Fratta di Cortona e del Casentino ugualmente impegnati nel fronte delle cure intermedie Covid.

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