(DIRE) Firenze, 22 gen. - Il piano caldaie, la sostituzione a Firenze di circa 10.000 apparecchi privati attivi da oltre 15 anni, comincia a prendere sostanza, tanto che potrebbe essere presentato già nel corso del 2020. Lo spiega fornendo all'operazione alcuni dettagli di rilievo il sindaco Dario Nardella, intenzionato a fare della "battaglia per l'ambiente" la "crociata" del secondo quinquennio da inquilino dell'ufficio buono di Palazzo Vecchio. Una lotta su più fronti, tra questi, "il primo", quello di "aggredire" la mole di inquinanti che il riscaldamento domestico restituisce all'atmosfera.
Un tema, sottolinea a margine della operazioni di bonifica nell'area dell'ex Gover, che affronterà "anche con il presidente del Consiglio Conte, che vedrò nei prossimi giorni". Il piano che si sta definendo parte da un assunto: sostituire le vecchie caldaie con nuove con tecnologia a condensazione "che inquinano molto meno". Prima, quindi, "vedremo le nuove norme della legge di bilancio, per capire a quanto ammonta il contributo dello Stato", fissato al "65% fino allo scorso anno.
Se il rimborso, come spero, venisse confermato, il Comune può farsi carico insieme ad altri soggetti cofinanziatori del restante 35%". Per questo "noi faremo due avvisi pubblici: uno per individuare i partner aziendali che ci potranno aiutare nella sostituzione, un altro per individuare le banche che sposeranno il nostro progetto". In questo modo una famiglia, invece di spendere "circa 2.000 euro per la nuova caldaia", ragiona Nardella, "avrà un rimborso totale. Potrà cambiare gratis la sua caldaia", con i contributi dello Stato, le risorse del Comune e "di altri soggetti".
Con il sostegno degli istituti di credito, però, "il rimborso non sarà rateizzato in tanti anni come avviene oggi, ma reso immediatamente".Da Firenze, quindi, partirà un "progetto pilota nazionale e sono convinto che le aziende del gas, e dell'energia faranno la corsa per appoggiarci in questo progetto. Cosi' come sono convinto che le banche saranno molto interessate ad un'operazione del genere". Peraltro, svela, "ho già accennato questo progetto al presidente della fondazione Cassa di risparmio di Firenze, e ho travato il grande interesse della fondazione nel cofinanziare il Comune" in questa operazione.
Si tratta di un "progetto straordinario, il più ambizioso in Italia" su questo versante, con la speranza che "possa diventare nazionale, per le altre città". Per quel che riguarda le risorse pubbliche, conclude, il sindaco spera di poter trovare "una prima tranche in uno dei prossimi assestamenti di bilancio. Ovviamente stiamo parlando di 10.000 caldaie da sostituire nell'arco del mandato, in 4 anni e mezzo" ad oggi. "E' un obiettivo molto ambizioso ma alla nostra portata".(Dig/ Dire)