Pd, Nardella invita al cambiamento: "Alleanze? Prima l'identità"

Il sindaco di Firenze: "Stiamo diventando il partito del Palazzo, le alleanze possono arrivare solo dopo la costruzione di un chiaro profilo identitario". Invito a sindaci e governatori: "Si facciano sentire". Qualcuno sui social lo accusa: "Sei renziano". Rossi: "Penso che l’alleanza tra PD, Leu e M5stelle sia il bene politico più prezioso"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2021 03:17
Pd, Nardella invita al cambiamento:

Forse non sembra, perché la discussione è molto meno aperta di quanto avviene ad esempio nel M5S, ma nel Partito Democratico si sta muovendo qualcosa di importante, c'è un certo malumore verso la strategia dei vertici degli ultimi mesi. Le parole sui social del sindaco di Firenze Dario Nardella, nelle scorse ore, sono emblematiche e dicono molto di questo frangente politico, dove in Italia abbiamo un nuovo governo, guidato per scelta del presidente Mattarella da Mario Draghi, grazie all'iniziativa di Matteo Renzi. 

Nardella dice che il Pd "deve cambiare" perché sta "diventando il partito del Palazzo" e non può "negoziare su valori e temi. Le alleanze possono arrivare solo dopo la costruzione di un chiaro profilo identitario. Ora più che mai sindaci e governatori si facciano sentire".

Parole dure, con tanto di appello ai sindaci e ai governatori perché qualcosa cambi. 

In alcuni dei numerosi, oltre 500, commenti al post su Facebook Dario Nardella viene accusato di essere "renziano" e qualcuno lo invita a passare in Italia Viva. Insomma, anche dentro il Pd, non solo tra i Cinque Stelle, sembra emergere qualche divisione. Le prossime settimane saranno molto importanti per capire dove sta andando, politicamente, l'Italia.

L'ex presidente della Toscana Enrico Rossi, qualche giorno fa sui social, facendo riferimento alla discussione in corso in questi giorni nel partito, sulle alleanze è stato chiaro: "Io penso che l’alleanza tra PD, Leu e M5stelle sia il bene politico più prezioso da mantenere oggi e domani; discutendo appassionatamente certo ma senza distruggere la casa e il villaggio".

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