Pavimentazioni storiche: le vogliamo riparare, o sostituire?

Draghi (FdI): “Preservare un tratto identitario forte della città”. Cellai (Forza Italia): “No all’asfalto in piazza Brunelleschi”. Stella (FI): "In piazza D'Azeglio crateri nelle strade". Ma poi Fratelli d'italia chiede al Comune un asfalto migliore alle Cure. Armentano replica: “Insinuazioni senza fondamento e falsa informazione, ancora una volta”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 gennaio 2020 15:51
Pavimentazioni storiche: le vogliamo riparare, o sostituire?

Dopo la tragedia dei giorni scorsi, Firenze dovrebbe fare chiarezza sulle pietre delle strade. E' necessaria la loro conservazione, oppure vanno sostituite con selciati più moderni, adatti al transito di bambini e anziani, carrozzine, handicap e nuovi mezzi elettrici?

Un’interrogazione parlamentare dell’On. Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia riapre la questione delle pietre storiche delle strade e delle piazze di Firenze. A rispondere al deputato, il sottosegretario Giuseppe L’Abbate. "Si ritiene opportuno far presente – ha risposto L’Abbate– che la Soprintendenza ha più volte espresso all'amministrazione comunale di Firenze la rilevante importanza che i lastrici stradali - per tipologia, lavorazione, caratteristiche materiche e cromatiche, eccetera - hanno nella definizione e nella conservazione dell'immagine urbana e della sua identità materiale.

Per tali motivi, l'amministrazione comunale è stata più volte invitata a compiere una rigorosa rilevazione e catalogazione dei lastrici esistenti, delle loro condizioni di conservazione, delle possibilità e modalità di restauro e reintegrazione, finanche di realizzazione ex novo di lastrici stradali, evitando nella misura più ampia possibile l'impiego di asfalto bituminoso nelle pavimentazioni del centro storico".

“Non c'è traccia – ha replicato Donzelli – di quali sono quelle che vengono buttate via perché rotte, perché non vengono classificate e, quindi, non c'è certezza che ci sia una garanzia che qualcuno non stia facendo anche un business su queste pietre, che non ci sia qualcuno che le ruba, qualcuno che le rivende, qualcuno che ne usufruisce per ville private, perché mancano le pietre. E la risposta ufficiale è che, nel rimuoverle, si rompono e quindi si buttano via”.

“E’ fondamentale – commenta il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi – preservare i selciati storici delle vie medievali e rinascimentali fiorentine, nel secolo dove l'omologazione ha preso il sopravvento è doveroso ricordare che il pregio di Firenze è quello di essere stata costruita pezzo per pezzo, pietra per pietra; quelle pietre antiche, spesse, resistenti, ritratte dai pittori famosi che mal sono assimilabili a quelle moderne sottili tutte uguali, che si spaccano facilmente; continueremo a indagare se queste opere siano state oggetto di furto, di ricettazione o semplicemente di incuria da parte delle ditte che hanno eseguito i lavori stradali”.

“Per Firenze le pietre storiche sono un tratto identitario forte, e vanno conservate sempre, laddove possibile – afferma il capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai –. Cosa che, com’è noto, non sempre avviene, anzi: si è proceduto negli anni da parte delle amministrazioni PD ad asfaltare strade storiche o a utilizzare pietre nuove invece di conservare gli antichi selciati. A fronte di oltre 40 milioni di tassa di soggiorno incassati nel 2019, la giunta Nardella ci deve dimostrare dati alla mano che non sia possibile conservare le pietre anziché agire ‘al risparmio’. Resta poi la questione di trasparenza: che fine fanno le pietre rimosse? Per questo abbiamo già chiesto alle commissioni competenti di effettuare sopralluoghi per capire l’iter seguito nei cantieri di rifacimento delle strade e delle piazze del centro storico”.

“Ancora una volta Fratelli d’Italia fa polemica senza sapere come stanno esattamente le cose. L’amministrazione comunale provvede da tempo alla conservazione delle pietre, storiche e non, che vengono rimosse dalle strade cittadine per eseguire gli interventi necessari”. È quanto replica il capogruppo PD Nicola Armentano alle dichiarazioni dei consiglieri di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e di Forza Italia Jacopo Cellai. “Anche l’Amministrazione comunale e questa maggioranza tengono, e molto, alla bellezza e alla storia di Firenze.

I tanti risanamenti compiuti in questi ultimi anni sono lì a testimoniarlo” aggiunge il capogruppo dem “Riguardo al destino delle pietre smontate dalle strade in occasione dei lavori, come l’assessore Giorgetti ha più volte spiegato proprio agli esponenti dell’opposizione di centrodestra, quelle riutilizzabili vengono portate nei depositi del Comune per essere usate in altri interventi, quelle che risultino deteriorate vengono smaltite come previsto dalla normativa.

E ovviamente tutti i progetti sono concordati con la Soprintendenza” conclude Armentano.

“No all’asfalto in piazza Brunelleschi. Da provvisorio si trasformerebbe sicuramente in definitivo, come accaduto altrove in passato. Invece di sparare a casaccio, il sindaco Nardella provi a lanciare un’idea, un concorso di idee per il rifacimento della piazza, visto che dopo l’ipotesi poi abbandonata del parcheggio sotterraneo, è stata di fatto abbandonata al suo destino”. Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai “Ci sono i fondi degli oneri di urbanizzazione della riqualificazione di via dei Servi – aggiunge il capogruppo azzurro –: si usino quelli e altre risorse proprie se del caso per un progetto vero sulla piazza che tenga conto anche dell’opportunità di valorizzare via dei Servi come meriterebbe”. “La morte di Niccolò Bizzarri ha riportato alla luce una situazione di degrado che non si ferma certo alla pavimentazione di piazza Brunelleschi.

Il sindaco ci metta mano, subito, dopo che per anni non ha fatto nulla per cambiare la situazione di piazza Brunelleschi e via del Castellaccio, bagni pubblici a cielo aperto” conclude Cellai.

"In Piazza D'Azeglio il degrado è sotto gli occhi di tutti. Ci stupisce che l'amministrazione comunale non sia ancora intervenuta dopo le reiterate denunce fatte dal locale comitato. Oggi siamo stati insieme ad alcuni residenti a fare un tour e abbiamo notato una situazione veramente deplorevole". Lo afferma il vice presidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) "Come se non bastasse le strade limitrofe a Piazza D'Azeglio e alcune parti della piazza stessa presentano buche pericolosissime per ciclisti, pedoni e carrozzine. Saremmo grati a Palazzo Vecchio se si degnasse di intervenire e rispondere finalmente alle sollecitazioni dei residenti".

"Giorgetti non sarà l'assessore alle buche ma di certo è l'assessore di una città che di buche è piena -attacca il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi, vice presidente della commissione mobilità a Palazzo Vecchio -. Se i lavori, come confermato dal membro della giunta di Nardella sul suo profilo social, non sono stati fatti a regola d'arte, di chi è la colpa? Degli ambulanti che hanno aspettato mesi e mesi di tornare in piazza? O dei cittadini che aspettano l'autobus in via Borghini sotto la pioggia o il sole perché manca un riparo?". "L'impatto sulla viabilità è ancora tremendo per gli automobilisti che arrivano da Viale Volta o dalla Faentina: la rotonda e il nuovo semaforo non hanno agevolato il deflusso verso il cavalcavia e Viale dei Mille -conclude il consigliere al Q2 Sollazzo -.

Oggi la scoperta più assurda: si fa un gran parlare di buche presenti in buona parte del quartiere, non è accettabile che ci siano già in un punto appena rifatto. Chi ne è responsabile paghi". 

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