PaP: i fondi per i test siano utilizzati nell’interesse del sistema sanitario pubblico

Stella (FI): "La Regione prima vieta test agli istituti privati, poi fa un bando che dura un giorno. Rossi ritiri i provvedimenti e lasci ai cittadini la libertà di scelta"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 aprile 2020 19:02
PaP: i fondi per i test siano utilizzati nell’interesse del sistema sanitario pubblico

Firenze, 5 aprile 2020- Pochi giorni fa laboratori privati hanno iniziato a offrire test sierologici a pagamento su richiesta dei cittadini. In alcune città al costo di 100 euro a test.

Il 3 aprile la Giunta Regionale ha emanato un’ordinanza con cui ha vietato la diffusione dei test al di fuori del controllo da parte della Regione, individuando le categorie che prioritariamente devono assumere il test, affermando la gratuità dello stesso e minacciando infine la requisizione di reagenti e laboratori che non si attengono a tale controllo. Nella stessa ordinanza però, Rossi ha annunciato anche la sua disponibilità a stipulare convenzioni con laboratori privati.

Potere al Popolo! Toscana chiede che i fondi destinati alla produzione e all’esecuzione di test siano invece indirizzati alle strutture pubbliche, e che se le strutture pubbliche non sono in grado di reggere la domanda, siano requisiti i laboratori privati e precettato il personale addetto, nell’interesse di tutti i toscani.

"La stessa ricetta che ha coperto, in passato, lo smantellamento della Sanità pubblica nella nostra regione, quando l’attuale governatore era assessore alla Sanità nella giunta Martini -si legge in un comunicato di Potere al Popolo! ToscanaIn questo modo si regalerebbero a laboratori privati che si sottopongano al controllo pubblico, fondi regionali che potrebbero essere investiti, soprattutto nell’emergenza, nel potenziamento stabile della sanità pubblica e nel sostegno dei cittadini in difficoltàNello stesso tempo si appalta la produzione di tamponi per test Covid 19 alla Synlab con sede a Calenzano per un valore di 7.100.000 euro, invece di valorizzare prioritariamente i quattro laboratori di patologia clinica della Asl Toscana Centro, con relativo spreco di denari e di personale a favore del privato, come denunciano le Rsu Cobas del Pubblico Impiego - Toscana Centro. Questi sono i risultati della politica fallimentare di ricorso al privato, che ha portato il sistema sanitario nazionale e regionale ad arrivare a pezzi all’appuntamento con la storia.

E’ il privato che requisisce i fondi pubblici, quando dovrebbe essere il pubblico a requisire le strutture private, per mettere tutto il personale e i laboratori presenti al lavoro nella produzione dei test, senza che un euro in più dei nostri soldi venga speso, rispetto a quanto necessario".

"Il presidente toscano Enrico Rossi prima fa un'ordinanza con cui mette di fatto uno stop alla possibilità, per gli istituti di analisi privati, di effettuare test sierologici rapidi che potrebbero garantire un vero screening di massa. Poi fa un bando in fretta e furia per ricercare soggetti in grado di fare 15.000 test per il Covid 19, bando che scade domani pomeriggio alle 18:00. Tutto questo non è serio. Noi chiediamo il ritiro di questi provvedimenti confusi, che ledono l'esercizio della libertà di scelta per i cittadini".

Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia)." Questo divieto, tra l'altro, costituisce un appesantimento per la struttura sanitaria pubblica regionale. Ci sono laboratori di analisi toscani, di alto livello - spiega Stella - che hanno strumentazioni in grado di fare test automatizzati, che garantiscono una maggiore precisione a livello diagnostico. Questi istituti sanitari privati hanno centinaia di richieste di poter fare questi test da parte di singoli cittadini, ma anche di aziende che prima di riprendere l'attività vogliono fare uno screening dei loro dipendenti.

E' veramente incomprensibile questa mentalità statalista che vuole escludere i privati, quando invece una sana collaborazione tra pubblico e privato aiuterebbe a rendere più celeri le operazioni di screening".

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