Il padel sta conquistando il mondo e lo fa a una velocità incredibile. Secondo il Global Padel Report, pubblicato da Monitor Deloitte e Playatomic, in Italia solo nell’ultimo anno il numero dei campi è aumentato del 39% passando dai 1.800 del 2022 ai 6.470 rilevati a gennaio 2023. Parliamo di circa 1,2 milioni di persone che praticano questo sport.
“Che sia per semplice divertimento o per seguire la moda del momento, sempre più persone si stanno avvicinando al padel; non tutti sanno però approcciarsi correttamente a questa nuova disciplina e rischiano così di incorrere nell’infortunio facile o di peggiorare una situazione fisica già compromessa” precisa il Dottor Lorenzo Castellani, chirurgo ortopedico, esperto di chirurgia ricostruttiva e sportiva delle maggiori articolazioni e fautore del progetto Chirugiarticolare.
Come in tutti le attività sportive a essere più a rischio sono i principianti. L’apparente semplicità di questa pratica, spesso considerata più un gioco più che uno sport, può trarre in inganno. “Il consiglio principale che mi sento di dare è quello di affrontare questo sport con un approccio atletico evitando di scendere in campo senza una corretta preparazione fisica” specifica il Dott. Castellani. “Anche l’attrezzatura gioca un ruolo importante.
Le calzature devono essere adatte al terreno del padel, questo per evitare traumi indiretti al ginocchio. I principianti dovrebbero utilizzare una racchetta morbida che permette di attutire l’impatto con la pallina e di controllare più facilmente un gesto meno preciso. Altra cosa molto importante è affidarsi, almeno all’inizio, a un maestro che ci insegni a colpire la palla nella giusta posizione. Una palla colpita nel punto e nel modo corretto ha un impatto che può essere ridotto a 1/4 rispetto a un colpo mal assestato.”
Ginocchio e spalla le articolazioni più a rischio
Gli infortuni nel padel riguardano principalmente due articolazioni: le ginocchia per i continui cambi di direzione e le spalle per i ripetuti e veloci impatti sulla palla durante il gioco. Ed è proprio su queste che dobbiamo concentrarci per evitare danni. “Per quanto concerne le ginocchia, le lesioni più comuni sono a carico dei legamenti del crociato anteriore e i danni al menisco causati da distorsioni, per le spalle il rischio è collegato ai tendini e ai legamenti che possono subire distacchi o lesioni.
Un legamento rotto può portare alla lussazione della spalla o un sovraccarico nelle posizioni funzionali mentre un danno al tendine può causare riduzione della forza e scarso controllo sul movimento. È quindi molto importante preparare queste due articolazioni. Come? Per il ginocchio è possibile migliorare il controllo del movimento attraverso semplici esercizi con elastici per il rinforzo muscolare o su superfici instabili (ad esempio una semisfera propriocettiva). Per la spalla è invece importante scaldare bene il braccio prima di giocare con movimenti a corpo libero senza carico.
In caso di precedenti infortuni consiglio di utilizzare nel riscaldamento anche un elastico leggero a supporto di movimenti in intra ed extra-rotazione.”
L’età più a rischio infortunio è quella dei non più giovanissimi, parliamo di una fascia di età che va dai 40 ai 55 anni dove il tenore e una forza muscolare poco allenati fanno la differenza.
Che cosa fare in caso d’infortunio? “In caso d’infiammazioni o sovraccarichi la cosa migliore da fare è fermarsi per una pausa e permettere ai tessuti di recuperare, dopodiché, con l’aiuto del maestro, andare a correggere quello che ha causato il problema” spiega il Dott. Castellani. “Nel caso invece di lesioni da trauma, è molto importante identificare il tipo di lesione. I legamenti del ginocchio sono fondamentali per la stabilità e devono essere ricostruiti per evitare ulteriori danni su menischi o cartilagini. Nei tendini invece a fare la differenza è la rapidità d’intervento, intervenire in fretta consente una migliore e completa riparazione.”