Ottobre, mese dell'affido familiare

L’assessore Vannucci: “È l’occasione per illustrare le potenzialità offerte da questa esperienza”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2020 17:23
Ottobre, mese dell'affido familiare

Ottobre è il mese dell’affido e anche quest’anno torna la campagna di sensibilizzazione il ‘Mese dell’affido’ per stimolare possibili genitori a prendere in affido minori con difficoltà familiari, promuovendo così una delle più alte forme di solidarietà umana e sociale. Quest’anno la campagna realizzata e promossa dal Centro affidi del Comune, giunta alla ottava edizione, si terrà in forma ridotta e in larga parte ‘da remoto’ a causa delle disposizioni attuative per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

“Il ‘Mese dell’affido’ è l’occasione per illustrare tutte le potenzialità offerte dall’istituto dell’affido - ha detto l’assessore a Welfare Andrea Vannucci -, che coinvolge una pluralità di soggetti: le famiglie d’origine e affidataria e il Centro affidi del Comune con il monitoraggio del Tribunale dei minori”. “Quest’anno, a causa del Covid, il ‘Mese dell’affido’ avrà un numero ridotto di iniziative - ha spiegato l’assessore - ma sarà come sempre un ottimo strumento di apertura e coinvolgimento della cittadinanza”. “Ritengo che sia essenziale continuare a credere nell’importanza dell’informazione e delle iniziative di formazione sull’affido - ha concluso Vannucci -, affinché le persone e i nuclei familiari interessati possano fare questa scelta nel modo più consapevole possibile”.

Ad oggi i progetti di affidamento eterofamiliare in corso sono 69. Nel 2019 sono stati attivati in totale 19 progetti di affidamento, mentre da gennaio scorso ad oggi sono stati attivati 9 progetti nonostante le limitazioni che l’emergenza sanitaria ci ha imposto. Attualmente ci sono ancora circa 15 bambini che aspettano una famiglia/persona single ‘giusta’ per la loro situazione. Nel corso del 2019 si sono conclusi 12 progetti di affido di cui 9 con il rientro del minore nella propria famiglia d’origine. Ad oggi nella banca dati del Centro affidi del Comune di Firenze sono presenti 110 famiglie. Nonostante il periodo di emergenza abbia costretto a rimodulare le attività di sensibilizzazione e reperimento delle famiglie, da gennaio a oggi si sono avvicinati al Centro affidi 22 nuclei tra famiglie e singole persone per richiedere informazioni sull’esperienza di affido.

Nel calendario dell’edizione 2020 del ‘Mese dell’affido’ sono in programma quattro iniziative: giovedì 8 ottobre alle 17 si terrà l’Open day da remoto, ovvero un incontro informativo a cura degli operatori del Centro affidi con le testimonianze delle famiglie affidatarie e la presentazione del vademecum 2020 per affidatari; venerdì 16 ottobre alle 17 ci sarà un webinar dal titolo ‘La famiglia d’origine’ a cura della dottoressa Andreana Olivieri, pedagogista, tutor dell’affido e formatrice esperta; venerdì 23 ottobre alle 17 si terrà il webinar su ‘Il bambino ferito’ a cura del dottor Alberto Penna, psicologo e psicoterapeuta esperto nel campo dell’affidamento familiare; infine sabato 31 ottobre ci sarà l’inaugurazione del murale realizzato dall’associazione denominata ‘Ache77’ - Associazione a testa alta - con i ragazzi del Centro affidi del Comune in accordo con l’Istituto ISIS Leonardo Da Vinci in via del Terzolle n. 91.

Le iniziative sono realizzate in collaborazione con l’agenzia formativa Artami. La locandina del programma è reperibile sul sito della Rete civica http://centroaffidi.comune.fi.it

L’affidamento familiare è un servizio importante per tutta la comunità perché offre la possibilità di supportare e far crescere in un clima sereno, accogliente e sicuro un bambino o una bambina la cui famiglia sta attraversando un momento di difficoltà e per dare a quest’ultima l’opportunità di rafforzare e recuperare le proprie capacità genitoriali. Inoltre, permette alle famiglie affidatarie di vivere un’esperienza di crescita attraverso un importante gesto di solidarietà. Con l’affidamento infatti il bambino incontra temporaneamente una famiglia o una persona che lo accoglie e che assicura una risposta ai suoi bisogni affettivi ed educativi permettendogli di vivere in un ambiente favorevole. Nello stesso tempo l’affido consente alla famiglia del bambino di avere del tempo per superare le proprie difficoltà; in questo senso costituisce anche uno strumento di aiuto per il suo nucleo familiare e rappresenta quindi una esperienza di solidarietà fra famiglie.

L’affidamento, nelle sue varie declinazioni, rappresenta anche una sfida e una crescita per l’intera rete cittadina, per la comunità nel suo insieme, che viene sollecitata ad esprimere interesse e solidarietà tra persone e tra famiglie nel prendersi cura delle nuove generazioni. L’affidamento può essere full-time: quando il minore vive in modo stabile con la famiglia affidataria incontrando periodicamente i genitori; part-time: quando il minore trascorre con gli affidatari alcuni giorni la settimana rimanendo a vivere con la sua famiglia; diurno: quando il minore trascorre con la famiglia affidataria parte della giornata.

Possono diventare affidatari famiglie con o senza figli, coppie coniugate o conviventi, persone singole. Non vengono richiesti requisiti specifici, né viene cercata la famiglia ideale: ogni famiglia ha le proprie caratteristiche che possono rispondere ai bisogni di ‘quel’ bambino. Allo stesso tempo agli affidatari è richiesta una disponibilità all’accoglienza concreta ed emotiva percorrendo un tratto di strada assieme al bambino e costruendo un legame che resta nel tempo.

Per info sull’affido familiare è possibile contattare il Centro affidi (via Palazzuolo, 12) ai numeri 055.2616445 – 2616437 oppure scrivendo una mail all’indirizzo centroaffidi@comune.fi.it

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