Ossa fragili? Ambulatorio dedicato all'Osteoporosi

Aperto negli ospedali di Pistoia e Pescia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 maggio 2021 11:21
Ossa fragili? Ambulatorio dedicato all'Osteoporosi

Pistoia – Ossa Fragili? Ora c'è l'Ambulatorio dedicato all'Osteoporosi già operativo negli ospedali di Pistoia e Pescia per iniziativa del dottor Luca Turelli responsabile della Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia del S. Jacopo.

"E’ in rete principalmente con endocrinologi, geriatri, radiologi, reumatologici e fisiatri ma anche con altre specialistiche, nell'ottica di curare anche questa malattia con approccio multidisciplinare dal momento che l'osteoporosi è legata all'invecchiamento ma anche a specifiche condizioni patologiche"- dichiara il dottor Stefano Michelagnoli, direttore del dipartimento specialistiche chirurgiche.

Aggiunge il dottor Turelli: "la sua incidenza aumenta con l'età sino ad interessare la maggior parte della popolazione oltre gli ottant'anni. Si stima che in Italia ci siano oltre oggi circa 3,5 milioni di donne e 1 milione di uomini affetti da osteoporosi: nei prossimi venti anni la percentuale della popolazione al di sopra dei 65 anni aumenterà del 25% e quindi ci dovremo attendere un proporzionale incremento dell'incidenza dell'osteoporosi”.

Il nuovo Ambulatorio, ancora legato all’emergenza Covid, è stato aperto il secondo martedì del mese a Pistoia ed il quarto martedì del mese a Pescia con la speranza di poter avere in futuro una cadenza settimanale. E’ la dottoressa Federica Felici che da quest’anno fa parte del team ortopedico diretto dal dottor Turelli che è referente di tale attività ambulatoriale, medico ortopedico che già vanta di un' esperienza in questo campo maturata presso l’Università di Pisa durante gli anni di specializzazione.

E’ lei che già da due mesi segue i pazienti nel prendersi cura delle propria ossa rendendoli consapevoli che uno scheletro più fragile è più esposto ad una prima frattura e ad un rischio ancora più elevato di un secondo evento fratturativo e da qui l'importanza di seguire un'accorta prevenzione e ad essere costanti nel seguire le terapie; in questo periodo di emergenza sanitaria da Covid-19 in molti hanno autosospeso le cure e i controlli, e solo una corretta aderenza alla terapia può ridurre il rischio di una seconda frattura in chi ne ha già subita una.

Il direttore sanitario, la dottoressa Lucilla Di Renzo ha sostenuto con convinzione l’attivazione del nuovo servizio nei due Ospedali. “Le fratture osteoporotiche – ha commentato - hanno importanti implicazioni sociali ed economiche oltre che sanitarie e i due Ambulatori specialistici evitano, inoltre, a molti cittadini dell’area pistoiese anche il disagio di recarsi in altre strutture: sono già una ventina i pazienti presi in carico tra Pescia e Pistoia. In prospettiva vogliamo creare al San Jacopo una sezione dedicata alla chirurgia vertebrale in collaborazione con l’area fiorentina”.

Il dottor Turelli ha, inoltre sottolineato che oltre i 50 anni di età la possibilità di una frattura di femore aumenta e alterazioni morfologiche vertebrali sono state riscontrate in oltre il 20% delle persone con oltre 65 anni di età, in entrambi i sessi. I pazienti con frattura del femore prossimale presentano, entro un anno dalla frattura, un tasso di mortalità del 15-30%. Tra gli anziani le fratture osteoporotiche sono una delle maggiori cause di mortalità, la cui incidenza è sostanzialmente sovrapponibile a quella dell'ictus e del carcinoma mammario e superiore di quattro volte a quella del carcinoma endometriale. Il 50% delle donne con frattura di femore presenta, inoltre, una consistente riduzione del livello di autosufficienza che, in circa il 20% dei casi, comporta l'istituzionalizzazione a lungo termine.

E’ di fondamentale importanza la collaborazione tra ospedale e territorio e viceversa attraverso i Medici di Famiglia che si confrontano quotidianamente con la patologia suddetta: attraverso il servizio offerto avranno la possibilità di interagire quindi con l’ospedale inviando all’ambulatorio dedicato i casi “più’ difficili, quelli con necessità di cure mediche prescrivibili dagli specialisti ospedalieri.

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