Orti cinesi a Prato: dalla scarsa igiene al lavoro nero, sequestri e sanzioni

Numerose le irregolarità riscontrate in materia di gestione dei rifiuti, presenza di stranieri irregolari e lavoratori in nero

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 novembre 2018 14:01
Orti cinesi a Prato: dalla scarsa igiene al lavoro nero, sequestri e sanzioni

Un gruppo interforze a cui hanno preso parte il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) del Gruppo Carabinieri Forestale di Prato, il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Prato, la Stazione Carabinieri di Poggio a Caiano e il Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza dell’Azienda ASL Toscana Centro ha sottoposto a controllo l’attività di una azienda agricola con proprietari cinesi operante nella produzione di ortaggi in serre e campi coltivati nell’area agricola di Iolo, in Comune di Prato.

Numerose le irregolarità riscontrate in materia di gestione dei rifiuti, presenza di stranieri irregolari e di lavoratori “in nero”, nonché nel rispetto della normativa in materia di prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.

I Carabinieri Forestali del NIPAAF hanno controllato la gestione dei rifiuti prodotti dall’azienda agricola, irrogando una sanzione amministrativa di 5.000 euro per violazioni in materia ambientale consistenti nella detenzione ai fini della commercializzazione con prodotti agroalimentari di borse di plastica di materiale leggero (c.d. shoppers) prive delle certificazioni prescritte dalla normativa vigente. Per questo motivo sono state sottoposte a sequestro cautelare di natura amministrativa circa 16.200 buste contenute in n. 26 scatole per un peso complessivo di 102 kg.

Due soggetti di nazionalità cinese, il titolare e il cogestore dell’azienda agricola sono stati denunciati in stato di libertà dai militari del NIL per il reato di favoreggiamento della permanenza di cittadini extracomunitari clandestini sul territorio dello Stato Italiano, e per aver impiegato al lavoro nell’azienda e ospitato presso la stessa due cittadini extracomunitari di nazionalità cinopopolare sprovvisti di permesso di soggiorno.

A carico dell’azienda agricola controllata è stato emesso provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale avendovi riscontrato l’impiego di n. 3 lavoratori a nero su 3, per una percentuale pari al 100% dei lavoratori presenti sul posto; sono state inoltre comminate sanzioni amministrative per violazioni in materia di lavoro per complessivi 9.500 euro.

I militari della Stazione Carabinieri di Poggio a Caiano, sopraggiunti sul posto, hanno provveduto a curare il fotosegnalamento e il successivo accompagnamento dei clandestini in Questura, per il previsto decreto di espulsione.

I tecnici del Centro Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro dell’ASL hanno contestato al titolare dell’azienda agricola la presenza di n. 2 dormitori stabili privi dei prescritti requisiti di abitabilità, sottoponendoli quindi a sequestro.

In evidenza