Ornellaia: vino preferito dai Clooney, George ed Amal

I celebri vini di Bolgheri continuano a riscuotere successi a livello planetario

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 ottobre 2014 19:41
Ornellaia: vino preferito dai Clooney, George ed Amal

 Il fatto di cronaca che più ha attirato l’attenzione mediatica dell’ultimo mese è stato sicuramente lo sfarzosissimo matrimonio tra il divo hollywoodiano George Clooney e Amal Alamuddin, celebrato a Venezia lo scorso 29 settembre. Il bel George, oltre alla location, ha voluto puntare assolutamente sul Made in Italy anche nella cena nuziale, dove i suoi invitati vip hanno potuto godere di specialità italiane di primissimo ordine, a partire dai vini. Come ci informa il celebre mensile tedesco Bunte, in un bellissimo e lunghissimo reportage, il prelibato banchetto della cena nuziale è stato “innaffiato” dalle nobili gocce di vino di Ornellaia: “Durante la cena del matrimonio è stato versato a profusione dell’ottimo ‘Le Serre Nuove dell’Ornellaia 2011’ della grande Ornellaia”, racconta Georg Seitz ai milioni di lettori della rivista teutonica.

Secondo Bunte, infatti, Ornellaia batte anche l’agguerrita concorrenza dei migliori Château francesi: “altro che Mouton Rotschild…”.

Restando in Europa, dalla vicina Svizzera Blick, il quotidiano svizzero più letto in assoluto, esprime tutta la sua soddisfazione nei confronti di una recente “verticale” di vini svoltasi a Zurigo, in cui davano bella mostra di sé le annate Ornellaia dal 1997 al 2011: “Ornellaia è un vino opulento e moderno, su una scala di valori col massimo di 20 punti, la sua media è intorno ai 19, con punte eccezionali riguardanti soprattutto le annate più vecchie. Magica quella del ‘97”.

Il giornalista Alain Kunz sottolinea poi il progetto Vendemmia d’Artista di Ornellaia: “Da sei anni l'azienda presenta un’annuale Vendemmia d'Artista, ovvero la realizzazione dell’etichetta di bottiglie di diverse annate affidata a un artista molto famoso. Le grandi bottiglie con queste etichette esclusive in edizione limitata vengono messe all’asta e il ricavato devoluto a istituzioni artistiche internazionali”. (http://www.blick.ch/life/essen/fuer-sie-degustiert-sassicaia-oder-ornellaia-wer-ist-besser-id3095728.html)

Anche da Oltreoceano arriva l’eco a queste lodi europee. Letti Teague, nota esperta di vini, sulle pagine del Wall Street Journal, il più importante quotidiano finanziario del mondo, spiega quali siano i periodi di maturità di un vino attraverso l’assaggio dell’ottimo Ornellaia 2000: “Secondo alcuni grandi critici, il periodo di maturità del vino Ornellaia 2000 è tra il 2007 e il 2015. 14 anni, allora, sono abbastanza? Ho preso la bottiglia e l’ho portata al mio locale preferito, ne ho versato un bicchiere per il cuoco e proprietario, che conosce molto bene i vini italiani. Eravamo d’accordo sul fatto che l’Ornellaia fosse squisito, leggero e piacevole” (http://online.wsj.com/articles/how-to-tune-into-a-wines-prime-drinking-time-1404430468)

Infine, sempre dagli Usa, è la volta del seguitissimo canale televisivo all news Fox News Channel che scomoda addirittura David Duncan, il CEO della mitica azienda vinicola Silver Oak della Napa Valley, per tessere le lodi dei Supertuscan: “Uno dei vini italiani da ultimo desiderio di un condannato a morte è assolutamente il Masseto. E non m’interessa se ci sono gli snob che non ne vogliono sentir parlare solo perché può costare anche 500$ a bottiglia

(http://www.foxnews.com/leisure/2014/09/09/new-silver-oak-wines-help-spark-revival-in-merlot/)

Dal Serre Nuove dell’Ornellaia 2011 scelto da Clooney per il suo matrimonio alla magica annata del ‘97, dall’Ornellaia 2000 al Masseto, passando per la sognante e nobile esperienza della Vendemmia d’Artista: Ornellaia è ammirata e lodata a 360°, in tutte le sue sfaccettature, e i media esteri l’hanno ormai consacrata come una delle eccellenze toscane e italiane più invidiate e apprezzate in tutto il mondo.

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