Open Data, Bugli: "Dati aperti motore di sviluppo dell'economia toscana"

L'assessore della Giunta Regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 febbraio 2015 21:06
Open Data, Bugli:

FIRENZE- Sugli open data, i dati aperti che la pubblica amministrazione mette a disposizione di cittadini e imprese e che secondo gli esperti rappresentano il "nuovo petrolio" con un valore stimato (per difetto) di 3000 miliardi di dollari, la Toscana vuole accreditarsi sempre di più come una delle regioni più avanzate. E non solo attraverso strumenti normativi come la legge regionale, tra le prime in Italia, approvata poche settimane fa, ma soprattutto allargando al massimo le potenzialità di Open Toscana.

L'occasione per ribadirlo c'è stata questa mattina a Firenze, al Florence Open Data Day, meeting di esperti e appassionati che si è svolto nell'ambito della giornata internazionale dedicata agli open data, al quale l'assessore ai sistemi informativi e alla partecipazione Vittorio Bugli ha portato i saluti della Regione.

"Veniteci a cercare - ha detto Bugli rivolto ai presenti - con idee, richieste, suggerimenti di ogni genere. Vogliamo essere sempre più 'open' e per raggiungere questo obiettivo ci muoviamo su due fronti: quello normativo, con la legge appena approvata che è strumento indispensabile per garantire trasparenza e regolare in maniera innovativa l'utilizzo dei dati della pubblica amministrazione, e quello delle infrastrutture tecnologiche, che ci ha portato sei mesi fa a costruire Open Toscana".

Approfondimenti

E di Open Toscana l'assessore ne ha definito i nuovi orizzonti: non solo servizi "a sportello", ma sempre più una interfaccia dialogante. Con i dati aperti, "quelli che mettiamo noi, quelli che metteranno sempre più comuni della città metropolitana e della Toscana, e quelli che metteremo a disposizione 'on demand' di cittadini e imprese", che naturalmente possono diventare un motore di sviluppo per l'economia toscana.

"Se Google, Apple e Microsoft usano i nostri open data non vedo perché non possano essere un motore per le giovani aziende toscane che di innovazione vivono ogni giorno", ha concluso Bugli.

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