Oltre l’emergenza: la parola di Dio che giunge su WhatsApp e il messaggio del piccolo Mattia

Il ruolo positivo dei social in un momento delicato. Le riflessioni di Don A. e il foglietto di Don F. nel quotidiano. Il disegno di Mattia è speranza

Giuseppe
Giuseppe Saponaro
11 marzo 2020 18:19
Oltre l’emergenza: la parola di Dio che giunge su WhatsApp e il messaggio del piccolo Mattia

Non solo bufale. Non solo articoli, comunque giustissimi, su dati statistici e novità sull’emergenza che, in questi giorni, ci sta attanagliando. I social regalano anche qualcosa utile a sentirsi meno soli, fondamentale per chi, in questi giorni, è costretto “all’isolamento sociale” situazione imprescindibile per vedere la luce in fondo al tunnel. Giusto comportarsi in questo modo, anzi, fondamentale.

Così anche Firenze e Siena provano a dare la loro risposta. Don F. invia quotidianamente alle sue giovani famiglie il foglietto della messa: letture, vangelo, meditazione e preghiera finale. Un piccolo gesto che viaggia parallelo a consigli, scambi di opinione e incoraggiamenti di altri partecipanti: la chat del “gruppo famiglie” è diventato un reale strumento per abbreviare le distanze anche nella città di Dante.

Don A. sceglie la riflessione per far si che la parola di Dio giunga ai fedeli. Nella città del Palio, il gruppo si chiama “Gruppo Famiglie SBT” ed appartiene ad una parrocchia che, come moltissime altre in tutta la nazione, ha scelto di non mollare e di affrontare il momento con tutti i mezzi disponibili: anche con la tecnologia. Così le parole del sacerdote sono affiancate da messaggi degli altri partecipanti: consigli, utili informazioni e anche la possibilità, per chi ha qualcosa di non più utile in casa, di offrirla, in totale gratuità, a chi può averne bisogno.

Si chiama “condivisione” all’epoca del coronavirus: una forza immateriale, fatta di calore umano, che deve necessariamente essere qualcosa da non dimenticare, un giorno, quando parole come “pandemia” saranno solo un ricordo.

Sullo sfondo i puri, i più piccoli che cercano, con la loro ingenuità, di “colorare” le giornate che, una dopo l’altra, si susseguono orfane di asili e scuole. Sugli schermi dei nostri cellulari sono arrivate melodie di canzoni note con testi modificati a “tema”. Ancora, foto di bimbi impegnati come cuochi d’occasione con lo slogan “Io resto a casa”. Tra le tante, abbiamo scelto l’idea geniale del piccolo Mattia: 5 anni e tanta voglia di sorprendere. Un arcobaleno, il sole giallo e nuvole sparse rosse e verdi. “Andrà tutto bene” scrive. Parole sagge: ha ragione lui. Solo per la cronaca: piccola nota di orgoglio. Mattia è mio nipote.

nella foto il disegno del piccolo Mattia

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