Nuove regole per i 14.000 ambulanti toscani

Per partecipare ai bandi per il rinnovo delle concessioni dovranno sottostare a importanti vincoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 Giugno 2016 00:08
Nuove regole per i 14.000 ambulanti toscani

Sono quattro i punti messi in evidenza dall'assessore regionale al commercio, Stefano Ciuoffo nella sua comunicazione alla Giunta regionale. Il primo, particolarmente rilevante, riguarda l'individuazione del soggetto legittimato a partecipare alle selezioni che partiranno alla scadenza del periodo transitorio. Nessun problema nel caso in cui chi esercita il commercio sia il titolare della concessione e autorizzazione, a titolo originario o per subingresso a seguito di cessione in proprietà dell'azienda. Nel caso invece in cui l'azienda o un ramo di essa sia stata data in affitto ad un soggetto diverso dal titolare originario, alla gara parteciperà l'affittuario, qualora il contratto sia ancora efficace al momento della partecipazione alla selezione e il titolare originario non abbia provveduto a reintestarsi il titolo e a dimostrare di essere impresa attiva.

Relativamente alla professionalità acquisita nell'esercizio dell'impresa, prevista dall'Intesa come criterio di priorità per l'assegnazione, verrà considerata quella del titolare dell'impresa al momento della partecipazione alla selezione, cumulata con quella di colui al quale sia eventualmente subentrato.Per quanto riguarda il limite massimo di posteggi complessivamente assegnabili ad un medesimo soggetto giuridico, è stato chiarito che tale limite varrà nell'ambito della medesima "area mercatale" e non per i posteggi isolati.Infine l'assessore ha proposto di far partire contemporaneamente i bandi relativi alle due diverse scadenze delle concessioni esistenti.

Le scadenze previste sono, infatti: il 7 maggio 2017 per le concessioni scadute, rilasciate o rinnovate dopo l'entrata in vigore del decreto di attuazione della Direttiva Bolkestein e il 4 luglio 2017 per le concessioni in scadenza dopo l'approvazione dell'Intesa del 5 luglio 2012 e nei cinque anni successivi e prorogate di diritto fino a tale data.Naturalmente, anche se le selezioni si svolgeranno contestualmente, le nuove concessioni rilasciate avranno efficacia differita

Secondo i Dati dell'Osservatorio nazionale sul Commercio del Ministero dello Sviluppo Economico, al 31 dicembre 2015 risultano presenti in Toscana 14.015 attività di commercio su aree pubbliche, tra sedi e unità locali, così suddivise per settore merceologico: 1.939 alimentare, 2.033 abbigliamento, tessuti e calzature, 4.412 abbigliamento e tessuti, 551 calzature e pelletterie, 4.261 altri articoli, 448 mobili e articoli di uso domestico, 371 settore non specificato. Le province con le maggiori presenze sono Firenze (3.241), Pisa (2.332), Livorno (1.922), Lucca (1.335), Massa-Carrara (1.326) e Pistoia (1.145). Seguono Arezzo (829), Prato (830), Grosseto (684) e Siena (371). Nel triennio 2013-2015 in Toscana le imprese ambulanti sono aumentate del 6,39%, passando da 3,44 a 3,73 imprese per 1.000 abitanti. I mercati in Toscana sono 650, di cui 85 giornalieri e 565 a cadenza settimanale, bisettimanale o mensile. Inoltre operano 1.720 fiere.

Nei giorni scorsi il Consiglio Regionale toscano ha bocciato la mozione del Movimento 5 Stelle dove si chiedeva alla giunta di attivarsi col governo Renzi al fine di escludere il commercio ambulante dall’applicazione della Direttiva Bolkenstein. “Con questo voto il PD toscano va contro gli ambulanti toscani. Una risorsa decisiva dell’economia regionale, per il 92% composta da imprese familiari. Tutto questo per non disturbare Renzi e tirargli le orecchie per aver dimenticato di fare come il resto dei paesi europei, Spagna esclusa: considerare il suolo pubblico non una risorsa naturale il cui affidamento deve andare a gara” così Irene Galletti, consigliera regionale M5S prima firmataria della mozione. “Il suolo pubblico non è una “risorsa naturale” quindi la direttiva Bolkenstein non deve essere applicata al comparto ambulante.

E in più le società di capitali devono essere tenute lontane da un settore da sempre curato da imprese individuali e familiari. Il commercio era materia regionale e così deve rimanere per preservare mercati storici e specificità territoriali. Per regolarlo abbiamo la mostra proposta in Parlamento, a prima firma Ivan Della Valle: licenze appurati i requisiti fondamentali, limite di posteggi e occupazione reale dei posti nel rispetto della normativa sull’abusivismo” ha proseguito Galletti. “Il PD toscano vota contra dicendo che la regione ha tentato di far qualcosa, con una legge dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale.

Siamo al ridicolo: comandano loro a Roma, approvano la Boccadutri in pochi giorni, per prendersi milioni di rimborsi elettorali senza rendicontazione, e non riescono a ottenere una variazione ad una legge di tutela dell’ambulantato italiano. Le chiacchiere stanno a zero e questi imprenditori lavoratori hanno capito di chi si possono fidare e di chi no” ha concluso la Consigliera regionale M5S.

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