(DIRE) Firenze, 11 lug. - Per il Tar toscano i lavori sulle vasche di laminazione dell'aeroporto di Firenze (realizzate anche per arginare il rischio allagamenti) possono andare avanti. A quanto apprende la 'Dire' i giudici non hanno concesso la sospensiva al decreto licenziato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che perfeziona l'intesa tra lo Stato e la Regione Toscana su Peretola, come chiesto dal Comune e la provincia di Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano e il comitato Vita, ambiente e salute. Per il tribunale, infatti, "non risulta dimostrato che i lavori in corso di svolgimento siano riconducibili al decreto". Decreto peraltro già stoppato dal ministero dopo che il Tar ha bocciato la valutazione di impatto ambientale rilasciata per la realizzazione delle nuova pista.
"E' una buona notizia", ha commentato a caldo il sindaco Dario Nardella, perché "ci mette nelle condizioni di mantenere aperto un dialogo costruttivo con tutti i Comuni della Piana". Il primo cittadino, infatti, vorrebbe arrivare ad un'intesa complessiva sull'area, in grado di andare oltre il 'referendum' sulla pista: "La strada maestra - spiega nel giorno in cui ha presentato il nuovo piano sui rifiuti - è trovare un accordo complessivo, decennale e a 360 gradi, sullo sviluppo della Piana e dell'area tra Prato e Firenze".
Per Nardella "la volontà c'è: il superamento del termovalorizzatore di Case Passerini lo interpreto come un grande messaggio di disponibilità. Il progetto di portare il tram fino a Sesto è un altro segnale". Insomma, "mi pare ci siano le condizioni per parlarci da colleghi e costruire un modello nel quale l'aeroporto non sia più visto come la madre di tutti i problemi, ma come un pezzo di sviluppo sostenibile della Toscana centrale". (Dire)
In effetti, qualcosa si sta muovendo. I segretari del Pd di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Calenzano con un documento congiunto chiedono un tavolo di confronto per individuare le "priorità della piana fiorentina". I tre segretari (Stefano Gennai, Lorenzo Loiero e Paolo Santini) si dicono stanchi del "localismo deleterio e convinti che sia arrivato il momento per tutti di fare un passo avanti, uscendo dalla logica dei sì e dei no". Secondo le sezioni Pd della Piana occorre ridefinire "il complesso sviluppo infrastrutturale di tutta l'area Firenze, Prato, Pistoia. Senza veti incrociati, mettendosi a disposizione con responsabilità".