Nubifragio: sottopassi allagati, rami caduti e alberi danneggiati

Guasto all'Impianto idrico di Capannuccia. La rabbia dei residenti a Firenze, Bagno a Ripoli, Antella e Grassina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 agosto 2022 17:59
Nubifragio: sottopassi allagati, rami caduti e alberi danneggiati

Firenze, 16 agosto 2022- Il nubifragio che ieri sera ha interessato anche la città di Firenze e ha fatto registrare vari allagamenti, soprattutto di sottopassi e cantine, e danneggiamenti al verde.

Tra gli interventi della centrale operativa della Polizia municipale numerosi controlli ai sottopassi (tra i quali Jan Palach, Guidoni, via Bosio, via Livorno). Sono stati segnalati tre alberi caduti: uno in Lungarno Ferrucci dove ha danneggiato un’auto in sosta, un’altro in viadotto Marco Polo presso una stazione di benzina, un altro in via Cave di Monteripaldi.

Gli agenti sono anche intervenuti per alcuni incidenti stradali che non hanno causato serie conseguenze.

La Protezione civile regionale ha attivato la Colonna mobile grazie all'ausilio dei volontari del centro intercomunale di Bagno a Ripoli e della Città metropolitana di Firenze. La Colonna interverrà nelle operazioni di pulizia e ripristino della zona di Grassina e delle aree limitrofe colpite dal nubifragio di ieri sera. Dal primo pomeriggio sono impegnati, insieme a 10 squadre di volontari che spaleranno e pomperanno via l'acqua, un autocarro e tre bobcat, piccole pale meccaniche su ruota, utili a liberare velocemente i siti interessati dai detriti. Gli interventi sono coordinati dal Centro Operativo Comunale di Bagno a Ripoli in cui sono presenti tutte le componenti di Protezione Civile.

Intanto la sala operativa del 112, il Numero unico europeo per le emergenze, ha comunicato come durante il nubifragio siano giunte alla sala operativa ben 4.039 chiamate, di cui l’85% dalla provincia di Firenze, l’area maggiormente colpita. Chiamate che si sono trasformate in 240 richieste di intervento. In particolare i soccorsi sono stati impegnati nella svuotatura di cantine e altri locali sommersi, nell'affrontare i dissesti statici e altri danni provocati dall'acqua, nel rimuovere alberi e rami pericolanti.

Interventi di carattere minore e senza rischi per l'incolumità delle persone. Il NUE 112 Toscana ha gestito questo evento straordinario in stretta sinergia con la centrale gemella Marche-Umbria, con sede ad Ancona. In caso di iperafflusso di chiamate, il personale tecnico delle due centrali opera infatti congiuntamente per garantire una continuità nella presa in carico delle richieste di emergenza e ottimizzare l’avvio dei soccorsi, come è avvenuto per l’evento di ieri.

 In conseguenza del nubifragio che si è abbattuto ieri nel territorio comunale di Bagno a Ripoli causando casi di allagamento, Alia Servizi Ambientali ha organizzato, in accordo con l’Amministrazione Comunale, un servizio straordinario di recupero dei materiali ingombranti e suppellettili alluvionati per gli utenti che risiedono nelle zone maggiormente colpite dal nubifragio.

Per usufruire del servizio di ritiro è sufficiente esporre sulla pubblica via, all’altezza del proprio numero civico, sia materiali ingombranti che non (sacchi contenenti minutaglia alluvionata) applicando il cartello “materiale alluvionato”. I ritiri, monitorati dai tecnici di Alia e dell’ Ufficio Tecnico Ambiente del Comune di Bagno a Ripoli, saranno effettuati il prima possibile.

Alia, che ha già potenziato il servizio su chiamata tramite il Call Center (attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle ore 19.30 ed il sabato dalle ore 08.30 alle ore 14.30) ai numeri 800 888 333 (da rete fissa, gratuito) o 199 105 105 ( da rete mobile, a pagamento secondo i piani tariffari del proprio gestore) oppure 0571. 196 93 33 (da rete fissa e rete mobile), a partire da domani effettuerà servizi straordinari di rimozione anche senza appuntamento sulle seguenti viabilità al momento concordate con l’Amministrazione Comunale:

Pian di Grassina - Castel Ruggero – Campigliano – Fornaci – Tegolaia – Salvemini – Quercioline – Longo – Moro- Nave a Rovezzano – Buonarroti – Giotto - Da Vinci - Tina Lorenzoni - Dell'Antella - 4 agosto - Via Tizzano interno capannuccia -Bikila - Repubblica Val d'Ossola - Borgo Bartolini - Scolivigne – Calamandrei – Nenni - Via delle Fonti.

I tecnici di Publiacqua hanno ultimato il collegamento di un gruppo elettrogeno che consente la riattivazione dell’Impianto di Capannuccia in attesa del termine dei lavori di riparazione delle componenti elettriche messe fuori uso dagli eventi meteo della sera di Ferragosto. La situazione dell’approvvigionamento idrico dei Comuni di Impruneta, San Casciano Val di Pesa e della località Strada in Chianti (Greve in Chianti) tornerà progressivamente alla normalità nel corso delle prossime ore. Contemporaneamente si normalizzerà la pressione anche sul Comune di Barberino Tavarnelle.

Ricordiamo che, al fine di ridurre al massimo il disagio, autobotti sono posizionate a disposizione dei cittadini in Piazza Accursio da Bagnolo (Impruneta) e Piazza della Repubblica (San Casciano Val di Pesa). Publiacqua si scusa con i cittadini per il disagio.

"Al di là dell'eccezionalità dell'evento, all'indomani del nubifragio che ha colpito Firenze e Bagno a Ripoli, ci chiediamo a cosa siano serviti i 12 milioni di euro per il progetto di laminazione dell'Ema voluto dal Consorzio di Bonifica Medio Valdarno. Il Consorzio di Bonifica ha effettivamente gestito in modo adeguato i corsi d'acqua coinvolti nel nubifragio? Oppure il Consorzio non è altro che l'ennesimo poltronificio voluto dalla sinistra toscana? Da giorni sapevamo che la provincia di Firenze sarebbe stata colpita da violenti temporali, vorremmo sapere se sia stato fatto tutto il possibile per prevenire l'esondazione dell'Ema e dei torrenti minori.

Inoltre, dovrà essere verificato se ci sono responsabili di quanto avvenuto e ci fa piacere che il sindaco di Bagno a Ripoli sia intenzionati a farlo. Noi presenteremo una interrogazione all'assessore Monni per conoscere lo stato dei nostri corsi d'acqua e per sapere se il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno abbia fatto tutto il possibile in relazione al maltempo di ferragosto" lo dichiarano Francesco Torselli e Alessandro Draghi, rispettivamente capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale e a Palazzo Vecchio.

"E così ci risiamo. Il primo significativo temporale estivo che ha colpito alcune zone della provincia di Firenze ha immediatamente creato pesanti problemi. Il temporale che si è abbattuto su Firenze a Ferragosto poco dopo le 20,30 accompagnato da vento e soprattutto da molti fulmini che hanno illuminato il cielo a giorno, ha portato a far tornare a crescere il livello dei fiumi che erano in secca, in particolare l'Ema a Grassina che ha superato la soglia di allerta per poi tornare a scendere.

Ma, soprattutto, ci sono state strade invase da acqua e fango, e garage allagati, nel comune di Bagno a Ripoli, il più colpito. Case e negozi allagati, problemi di elettricità e alle linee telefoniche in particolare ad Antella e Grassina. Insomma un bollettino di guerra.

I video sui social testimoniano anche allagamenti sulle strade fiorentine, (viale Redi e viale Guidoni) mentre il sottopasso vicino all'aeroporto era praticamente inagibile, ed il lungarno Ferrucci ha visto la caduta di alcuni alberi, mentre l'acqua sulle carreggiate ha bloccato la circolazione stradale in molti punti della città; le precipitazioni abbondanti hanno causato difficoltà agli automobilisti diminuendo la visibilità. Siamo tutti consapevoli delle mutazioni climatiche che portano prima ad eccezionali ondate di calore e poi a queste improvvise bombe d'acqua.

Ma davvero i vari enti non possono fare niente a livello di prevenzione? Noi riteniamo di si. La siccità di questo periodo doveva favorire la pulizia dei letti dei fiumi e dei torrenti, che tanti problemi hanno creato ieri, così come le strade ed i tombini potevano, e dovevano, avere maggiore cura e pulizia.Invece, ad ogni temporale, niente cambia. Ed il prevedibile rimpallo di responsabilità tra i vari enti che dovevano fare prevenzione non basterà certo a placare la rabbia dei tanti cittadini che hanno subito danni.

A causa di eventi si di portata eccezionale, ma con una prevenzione sicuramente migliorabile" interviene anche Giampaolo Giannelli, responsabile provinciale dipartimento trasporti Fratelli d'italia.

«Se siete venuti qui per parlare al telefonino potete anche andarvene», «Avete attrezzature del 1500, e pensare che paghiamo le tasse per mandarvi in giro», «Non sapete neanche quello che state facendo, fareste meglio a levarvi di torno», I volontari della protezione civile intervenuti ieri notte a Stabbia, frazione di Cerreto Guidi comune dell’Empolese, non riuscivano a pensare che quello che stava loro succedendo fosse reale. Una folla inferocita di residenti, ha iniziato a sfogarsi inveendo nei loro confronti.

C’erano molti ‘veterani’ di maxi emergenze, volontari che hanno donato il loro tempo libero e prestato servizio nei campi di accoglienza dei senza tetto all’Aquila, ad Amatrice, o hanno spalato il fango nell’alluvione di Livorno. C’erano anche volontari che erano già intervenuti anni fa sempre a Stabbia, quando una tromba d’aria scoperchiò i tetti in eternit di quasi tutti i capannoni della zona industriale seminando la sostanza tossica a frammenti in mezzo alle strade.

«Comprendiamo le difficoltà dei residenti di Stabbia – ha detto il responsabile della protezione civile di Anpas Toscana, Roberto Poggiani – abbiamo negli occhi i danni e gli allagamenti di quel territorio. Sono stato informato dai nostri volontari presenti sul posto di quello che è accaduto. Sfogarsi contro i volontari però non è accettabile. E neanche lo sfottò nei confronti di chi è andato sul posto per aiutare. Le nostre associazioni del territorio sono intervenute per sostenere i cittadini.

Con le attrezzature che le associazioni hanno acquisito senza chiedere soldi ai contribuenti, ma per aiutarli in maniera disinteressata. L’intervento di protezione civile avviene con delle modalità che prevedono un piano preciso e tempi di intervento predefiniti. Le squadre lavorano col coordinamento delle istituzioni. E non su richieste estemporanee dei cittadini. Come è successo ieri, e come succederà oggi e domani. A Stabbia e in tutti gli altri luoghi dove saremo chiamati a intervenire».

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