Novoli: sgomberati otto appartamenti occupati abusivamente

Via Carissimi: all'interno abitavano una cinquantina di persone tra cui alcuni bambini. L'assessore Vannucci: "I servizi sociali del Comune stanno valutando caso per caso". Bundu e Palagi (SPC) a fianco del Comitato Inquilini: "Forte emergenza sociale". Traffico nella zona a lungo rallentato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 agosto 2019 18:23
Novoli: sgomberati otto appartamenti occupati abusivamente

Stamani sono stati liberati otto appartamenti occupati abusivamente in un palazzo composto da 24 alloggi nella zona di Novoli, in via Carissimi. All’interno delle case occupate abitavano una cinquantina di persone, di cui alcuni bambini e soggetti fragili. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e i servizi sociali del Comune. Lo sgombero dell'immobile, che era sottoposto a provvedimento di sequestro preventivo, si è concluso senza disordini. 

L'intervento odierno fa parte di un percorso straordinario messo in azione dal prefetto Laura Lega, secondo le direttive del Viminale volte alla salvaguardia e al ripristino della legalità. "Desidero - dice il prefetto di Firenze - esprimere il mio ringraziamento alle forze di polizia per l'operazione portata a compimento quest'oggi, che si è svolta senza turbative dell'ordine e della sicurezza pubblica". Laura Lega ringrazia anche il Comune di Firenze "per la fattiva collaborazione, che ha ancora una volta permesso di restituire gli immobili ai legittimi proprietari, salvaguardando al tempo stesso le situazioni di fragilità sociale".

L'assessore al welfare Andrea Vannucci stamani era presente sul posto. “I servizi sociali del Comune, che ringrazio – ha dichiarato  – stanno valutando caso per caso per trattare le situazioni più delicate in modo che l’attenzione alla persona non passi mai in secondo piano. Ringrazio la questura, la prefettura, le forze dell’ordine e la polizia municipale per aver condotto questa operazione non semplice senza particolari disordini o disagi. Grazie alla proficua collaborazione istituzionale stiamo mantenendo saldo il doppio principio della legalità e della solidarietà”.

Le persone in condizioni di fragilità sono state accolte dai servizi sociali mentre gli altri hanno trovato soluzioni autonome.

Per lunghi tratti della mattinata il traffico nella zona è stato molto rallentato.

Sullo sgombero intervengono i consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrj Palagi: "Delle famiglie con minori sono state sgomberate in questo inizio agosto. Si tratta di un immobile occupato nel 2015 e nel quale le persone si erano dette disponibili per una trattativa, al fine di ottenere affitti calmierati. La parte proprietaria è Monte dei Paschi e il movimento Comitato Inquilini ha denunciato come fino ad oggi non si fosse voluto affrontare la questione in nessun modo. Notizia di oggi che la "banca di Siena" starebbe "facendo pulizia dei crediti deteriorati". Sta facendo anche pulizia di interi nuclei familiari...

Da oggi degli appartamenti sono vuoti, a disposizione di una banca, mentre bambini, bambine e genitori si ritrovano in una situazione di forte emergenza sociale, con soluzioni proposte di breve durata (ci risulta fino al 20 agosto), mentre altre famiglie hanno avuto la sfortuna di non essere considerate in stato di emergenza, per cui si ritrovano a dover affrontare da sole l'urgenza di non avere un tetto sotto il quale dormire. Si è quindi creato un problema che il Comune dovrà affrontare (la questione non è risolta, ma si è anzi acuita). In cambio Monte dei Paschi potrà "fare cassa"...

Ribadiamo la necessità di un censimento degli immobili, come da una mozione già depositata e in attesa di essere discussa. L'emergenza abitativa deve essere affrontata con progettualità e capacità di soluzioni, attraverso l'edilizia pubblica, gli autorecuperi e il contrasto a chi specula sulla grande proprietà.

Alla nostra solidarietà e presenza fisica al fianco di queste famiglie aggiungiamo l'impegno a invitare l'Amministrazione per una forte discontinuità rispetto al passato. Risolvere il problema, anziché aggravarlo, farebbe bene a tutta la città", concludono Bundu e Palagi.

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