Gilardino e le carte da gioco: quando non vinci ma peschi il jolly

Pareggio combattuto dopo una partita difficile. Lati positivi e negativi di un match che ha fatto, comunque, crescere questo Siena.

Giuseppe
Giuseppe Saponaro
24 dicembre 2020 06:54
Gilardino e le carte da gioco: quando non vinci ma peschi il jolly

Ci sono situazioni nella vita, episodi, fatti che fanno riflettere, pensare: accade che non si vince, non si perde. Si cresce. 

La regola vale anche nel calcio. La partita di ieri, non certo la migliore del Siena in questo campionato, lascia un po' l'amaro in bocca: 3 punti in casa avrebbero donato, a tutti, un Natale brillante.

Ma quando non puoi brillare devi accontentarti dei piccoli bagliori: non illuminano ma riscaldano l'ambiente. 

Non era facile vincere un match, tra le mura amiche, reduci dal poker e dalle fatiche di Cannara e contro un avversario non forte tecnicamente ma ben allenato: ottimamente messo in campo dunque.

Nel primo tempo, diciamolo chiaro, il Siena ha sofferto punto dalle insidie di una partita, tipica della categoria, intensa, nervosa giocata sull'agonismo.  Complice l'infortunio a Nunes (che peccato) Gilardino ha dovuto rimescolare le carte (ancora una volta).

Ma, si sa, ad ogni rimescolamento, ti può capitare anche il "jolly" che non metti sul tavolo immediatamente consapevole di averlo e sicuro che ti sarà utile presto. 

Anche il mister, ex campione del mondo, pare averlo trovato: questo Gibilterra, a causa di una squalifica fermo fino ad ora, è piaciuto. Da profondità alla squadra, garantisce velocità: senza Forte, servirà come il pane.

Sullo sfondo, un gruppo che è primo del girone in coabitazione con il Cannara (che però ha una partita in più) e che dimostra, contesa dopo contesa, una crescita anche nella coesione.

Insomma, 1 punto e non 3. Questa volta va bene così. Quando non puoi vincere, meglio non perdere. Aspetti il turno con le carte in mano e, se è il caso, giochi il jolly.

A Natale, puoi. Auguri.

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