Nogarin: il PD ribalta la realtà addossando le responsabilità a 5 Stelle

Il concordato di Aamps scelta disastrosa, ribatte il segretario regionale democratico Dario Parrini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 aprile 2016 14:39
Nogarin: il PD ribalta la realtà addossando le responsabilità a 5 Stelle

(DIRE) Roma, 22 apr. - "Il pesce puzza dalla testa, il Pd dalle municipalizzate". Lo scrive su twitter Beppe Grillo che rimanda a un post pubblicato sul suo blog a firma del sindaco di Livorno Filippo Nogarin. Nel suo lungo intervento Nogarin ricostruisce quanto sta accadendo a Livorno: "Stiamo assistendo a una vera e propria farsa politico mediatica. Il partito democratico sta tentando di ribaltare la realta'' addossando all''amministrazione 5 stelle le responsabilita'' delle condizioni in cui ha versato per anni Aamps, la municipalizzata dei rifiuti".

"Non intendiamo prestarci a questo sporco gioco- aggiunge-: non vogliamo fare noi da parafulmine per le loro responsabilita''. E'' bene dunque giocare a carte scoperte e mettere in fila i fatti. Quando ci siamo insediati abbiamo ereditato una situazione drammatica: l''azienda aveva 42 milioni di euro di debiti nel 2014 verso banche e fornitori e un buco da 21,4 milioni. Un buco determinato per 11 milioni da crediti Tia - la tassa sui rifiuti - mai riscossi dai vertici aziendali, senza che il socio unico, ovvero il Comune a guida Pd muovesse un dito per recuperarli".

"La situazione era drammatica- osserva Nogarin-: un''azienda da 300 dipendenti rischiava di fallire da un giorno all''altro in una citta'' che gia'' detiene il poco invidiabile record di 30mila disoccupati e col rischio che divenisse una discarica a cielo aperto. A quel punto abbiamo deciso di percorrere l''unica strada possibile, quella del concordato preventivo. Una scelta che ha giustamente portato la magistratura a aprire un''inchiesta sulla gestione di Aamps dal 2012 a oggi". "Nella lista degli indagati- continua il sindaco di Livorno- al momento ci sono 9 persone: ci sono 3 esponenti della passata giunta Pd, sindaco compreso, i vertici passati di Aamps, un manager chiamato per salvare la baracca gia'' nel 2012, due componenti del cda che abbiamo revocato e l''attuale assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti.

Io e Lemmetti abbiamo firmato il bilancio 2014 contro il parere dei revisori dei conti depurandolo di 11 milioni di crediti Tia mai riscossi. Non lo avessimo fatto l''azienda sarebbe fallita e 300 persone sarebbero finite in mezzo a una strada. Abbiamo poi deciso di assumere 33 precari storici che erano rimasti appesi al ricatto occupazionale della vecchia politica. Senza queste persone non sarebbe stato possibile rilanciare l''azienda". "L''ultimo punto e'' la revoca del cda- prosegue-. Mi assumo io la responsabilita'' di questo atto: stavano rallentando le pratiche per accedere al concordato, ignorando di fatto le linee guida del socio unico, e cioe'' il Comune.

Ancora oggi non sappiamo a cosa sia legato l''avviso di garanzia per il nostro assessore, perche'' evidentemente ci sono ancora indagini in corso e non e'' quindi stato reso noto. A noi non serve che si arrivi al processo o alla condanna definitiva. Non facciamo sconti agli altri e non ne faremo neanche ai nostri. Ma questi dunque sono i fatti. La magistratura giudichera'' sulla bonta'' delle nostre scelte. Abbiamo affrontato con coraggio una situazione drammatica creata da chi ci ha preceduto e stiamo cercando di portare fuori dalla polvere l''azienda dei rifiuti.

La reazione politica del Pd e'' invece quella di un partito che vede sgretolarsi il suo sistema di potere e clientele che gli aveva permesso di occupare per decenni questa citta''".

"Ma Nogarin ci sta dicendo che e'' in arrivo una ''multa'' come e'' accaduto a Lemmetti? Prendiamo atto che il suo post ha il sapore della memoria difensiva, di uno scaricabarile che riconferma il totale fallimento suo e della sua giunta. Un fallimento nei fatti e negli atti politici, suoi e del movimento passato da Di Maio, che sosteneva che un politico indagato si deve dimettere subito, alla Raggi e al resto del direttorio, che lo smentiva sostenendo che si deve valutare caso per caso. Doppia morale per un doppio fallimento, amministrativo e politico. Sempre meno credibili, sempre piu'' inadeguati". Lo dice Andrea Romano, parlamentare del Pd.

"Il video di Nogarin e'' imbarazzante e irrilevante, affetto da benaltrismo acuto. Abbiamo mosso precise critiche, che non trovano nessuna risposta nel video di Nogarin. Se diciamo che il concordato di Aamps e'' stata una scelta disastrosa ci riferiamo a Nogarin, non all''eredita'' del passato: si poteva trarre una scelta diversa che in piu'' occasioni abbiamo indicato". Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Dario Parrini replicando al video del sindaco di Livorno, Filippo Nogarin che oggi si e'' difeso sul blog di Beppe Grillo dalle accuse piovute sull''amministrazione cittadina, a seguito dell''avviso di garanzia per il caso della societa'' dei rifiuti a carico dell''assessore al Bilancio, Lemmetti.

"Sull''accordo di programma si poteva avere un atteggiamento opposto a quello avuto dal Comune- ha aggiunto Parrini-, favorevole a piu'' investimenti. Sulle tasse si poteva adottare una strategia molto differente da quella tassatrice che e'' stata adottata. Sull''ospedale si poteva avere un''altra strategia. Come si vede, noi facciamo delle critiche di merito, alle quali purtroppo l''amministrazione comunale di Livorno non riesce a rispondere, come se fosse preda di un tic incontrollabile, se non parlando di ''quando c''era il Pd''". A questa obiezione Parrini ha risposto: "Siamo stati i primi critici delle scelte sbagliate di quando c''era il Pd, ma non c''e'' piu'' da due anni al governo della citta''. Adesso vogliamo parlare delle scelte di governo, secondo noi di malgoverno che ha fatto l''amministrazione a 5 Stelle. Nogarin, poverino, continua a sfuggire al confronto. Si trincera in un video, pero'' mi pare che non venga niente di concreto che possa fugare nostri timori".

"Bisogna smetterla per il bene di Livorno con la rincorsa delle chimere, perche'' finora ha prodotto soltanto immobilismo, bisogna smetterla con la doppia morale. E se Nogarin non trova le parole o trova solo parole di rito, arrivi qualcuno o tutto il direttorio". Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Dario Parrini nel corso di una conferenza stampa sul tema del Movimento 5 Stelle e della situazione dell''amministrazione comunale a Livorno. "Parli chi ha titolo- ha ripreso il leader regionale del Pd- se il sindaco non puo'' parlare.

Di Maio e'' impegnato in trasferte, che dice qualcuno non sono fortemente motivate: se abbiamo un globetrotter, nel corso del suo giro faccia una sosta a Livorno, controlli quello che sta succedendo, dica qualcosa all''opinione pubblica, non fugga anche lui di fronte al disastro politico dell''amministrazione comunale. Mi auguro che non sia necessaria la visita di Di Maio- ha proseguito Parrini-, cioe'' che ci sia un colpo di reni del sindaco che potrebbe decidere di non apparire solo in un video, perche'' e'' anche poco decoroso per un sindaco apparire nel video di un partito, potrebbe parlare ai cittadini della sua citta'', dando spiegazioni nelle sedi opportune.

C''e'' un Consiglio comunale a Livorno, quella e'' la sede per dare le risposte di questo tipo". Il leader regionale dei dem ha anche confidato la sua "preoccupazione e amarezza per la situazione attuale, pero'' dopo aver visto quello che e'' avvenuto ieri, dove il Movimento e'' stato capace di votare contro alla trasformazione della casa di Gramsci in un museo nazionale non mi stupisco piu'' di niente".

Cosa dovrebbe fare il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin se dovesse ricevere per la vicenda di Aamps un avviso di garanzia? "Noi abbiamo una regola che ci ha portato a tenere un atteggiamento molto lineare in casi del genere. L''automatismo fra ricezione di un avviso di garanzia e dimissioni e'' teorizzato dal Movimento 5 Stelle. Quindi, se Nogarin ne ricevesse uno avrebbe un problema non col Pd, ma con lo specchio col quale come ognuno di noi si guarda, cioe'' con le precedenti posizioni assunte da lui stesso e dal suo partito".

Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Dario Parrini parlando coi giornalisti nel corso di una conferenza stampa sulla situazione amministrativa di Livorno a seguito dell''avviso di garanzia ricevuto dall''assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti per la gestione di Aamps. "Non chiediamo le dimissioni per un avviso di garanzia- ha aggiunto-. Molte volte le abbiamo chieste e ottenute per fatti poco commendevoli, che non avevano dato luogo a un avviso di garanzia. Noi abbiamo ottenuto le dimissioni di Maurizio Lupi che non aveva ricevuto un avviso di garanzia.

Abbiamo spinto e ritenuto opportuno che il ministro Guidi si dimettesse e non ha ottenuto un avviso di garanzia. Quindi, non e'' l''avviso di garanzia che fa la differenza, bensi'' e'' cio'' che sappiamo di una vicenda, il criterio di opportunita''. Lo diciamo senza imbarazzo, perche'' non siamo stati noi ad avere inventato l''automatismo".

Il punto politico per il segretario toscano dem e'' il chiarimento sull''intero capitolo della societa'' dei rifiuti. "Non chiediamo le dimissioni di Lemmetti- ha evidenziato-, perche'' siamo garantisti, che sappia pero'' dimostrare la sua estraneita'' ai fatti addebitati. Chiediamo spiegazioni e correzioni che non ci sono state e soluzioni delle quali non si vede l''ombra".

"La mia preoccupazione principale e'' per il Comune di Livorno, si e'' superato il livello di guardia. Non credo di avere mai fatto una conferenza stampa su questo argomento, perche'' non e'' mio costume drammatizzare su quello che non va drammatizzato, pero'' a me sembra che la notizia di oggi della denuncia per irregolarita'' del nuovo Cda di Aamps da parte del collegio dei sindaci revisori, in aggiunta a quanto successo in questi giorni e su quanto non fatto in questi anni sia tale da dare vita a una situazione molto, molto allarmante che noi vogliamo denunciare".

Lo ha spiegato il segretario toscano del Pd, Dario Parrini sulla vicenda della societa'' dei rifiuti di Livorno in un colloquio coi giornalisti. "Mi pare che ci sia una questione morale pesante e una questione politica altrettanto pesante. La questione morale non ha tanto a che fare col fatto che ci sia un assessore dei 5 Stelle indagato. Noi del Pd siamo garantisti con tutti e sempre- ha aggiunto-. A differenza del Movimento 5 Stelle. Non riteniamo che quello sia il problema. Il problema e'' come si reagisce a un fatto del genere, adottando disinvoltamente una morale doppia per cui si utilizza un metro per giudicare i propri avversari e un altro metro per giudicare gli esponenti del proprio partito, mettendo in mostra spregiudicatezza, disinvoltura e mancanza di rispetto per i cittadini tali da dar luogo a una pesante questione morale".

Parrini sottolinea le "spiegazioni per molto tempo inesistenti, poi impacciate ed estremamente carenti che di questo fatto" di Aamps "sono state date dal sindaco e dai suoi collaboratori". La questione politica, invece, "ha a che fare- ha concluso Parrini- col fatto che il malgoverno di Livorno a 2 anni dall''insediamento della Giunta Nogarin sta diventando un caso nazionale".

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