'Ndrangheta: fiducia nella magistratura da Mazzeo, sempre garantista

Lega: "Necessaria una mappatura completa dei siti di stoccaggio". Donzelli Fdi: "Esiste un problema Giani"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 aprile 2021 13:56
'Ndrangheta: fiducia nella magistratura da Mazzeo, sempre garantista

Firenze - “Il mio auspicio è che il lavoro della magistratura possa fare piena luce in tempi brevi sui presunti illeciti commessi. Sono garantista sempre e con tutti, dobbiamo sempre ricordare che un indagato non è un colpevole e spero che gli amministratori coinvolti possano dimostrare la loro innocenza. Nello stesso tempo credo che l'azione dei magistrati e degli inquirenti metta in evidenza una questione su cui non dobbiamo mai abbassare la guardia: il rischio di una penetrazione della criminalità organizzata in alcuni ambiti economici della nostra regione.

La Toscana è da sempre in prima fila nella lotta alle mafie e nella costruzione di una coscienza civile che faccia da anticorpo a questi virus. E' un’azione che, unendo l'impegno delle istituzioni, di tutte le forze politiche e della società civile, dobbiamo rafforzare ancora di più affinché questo cancro sia estirpato subito, fin dalle sue prime apparizioni”. Così il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo sull'inchiesta sulla 'Ndrangheta in Toscana.

“Come presidenti dei Consigli regionali – spiega Mazzeo - stavamo lavorando ad una proposta di legge, da far approvare nelle rispettive assemblee legislative regionali, per istituire una rete di osservatori sulla presenza della criminalità organizzata nei vari territori. Nei prossimi giorni dovremmo avere il testo finale che poi intendo portare all'attenzione e al voto in Consiglio regionale augurandomi che, su questo terreno, ci sia unanime condivisione”.

“Il tentativo della malavita di infiltrarsi nell'economia di un territorio è un pericolo oggettivo – aggiunge Mazzeo - e lo è ancora di più in periodi di crisi economica e sociale come quello che stiamo vivendo a causa dalla pandemia. Molte imprese stanno vivendo gravi difficoltà e questa loro debolezza potrebbe renderle più permeabili al rischio di infiltrazioni malavitose. Siamo dunque chiamati a lavorare tutti insieme per scongiurare questo pericolo e per difendere la produzione e l'occupazione di settori che, come nel caso della lavorazione della pelle e dell'edilizia, sono fondamentali per l'economia Toscana e per i suoi livelli occupazionali”.

Approfondimenti

"Nell'ambito di quanto richiederemo al Presidente Giani, sul tema della recente indagine relativa ad infiltrazioni dell'ndrangheta in Toscana -afferma Elisa Montemagni, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega- accentreremo pure la nostra attenzione su quei siti di stoccaggio rifiuti, sparsi nelle varie province toscane, che potenzialmente potrebbero aver accolto materiale tossico."

"Esigiamo, dunque-prosegue il Consigliere-una mappatura completa ed approfondita, perchè tale problematica, oltre che naturalmente giudiziaria, coinvolge direttamente sia l'ambiente che la salute dei cittadini." "E' fondamentale conoscere, dunque-precisa l'esponente leghista-se i rifiuti tossici utilizzati per il manto stradale della regionale 429, come pare emergere dall'indagine, possano essere stati illegalmente trasferiti anche in specifiche zone della Toscana, attualmente sedi d'impianti per lo smaltimento." "Pertanto-conclude la rappresentante della Lega-è fondamentale avere, in tempi rapidi, un quadro certo ed esauriente di quali punti di stoccaggio possano quindi essere stati individuati per l'eliminazione illecita di rifiuti pericolosi."

"L'inchiesta sulla 'ndrangheta e la gestione scellerata dei rifiuti tossici in Toscana mostrano la pericolosa faccia di una Regione allo sbando. Le carte dell'inchiesta parlano di rapporti inquietanti fra le mafie, che usano il fragile mondo dell'impresa, e i vertici politici. Esiste oggi un grave problema di trasparenza che coinvolge direttamente e in modo molto serio Eugenio Giani: il Presidente e il Partito democratico dicano chiaramente se la Regione è oggi al servizio dei cittadini o di bande di interesse". Lo afferma il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli.

“Questa vicenda che mina seriamente la fiducia nella trasparenza della Regione arriva dopo il disastro nella gestione sanitaria della pandemia e della campagna vaccinale. - aggiunge - La percezione fino ad oggi era di una Regione guidata in modo raffazzonato e superficiale. Oggi si aggiungono gravissime ombre sulla legalità e sulla trasparenza. Sono passati pochi mesi dall’insediamento di Giani - conclude Donzelli - e già è evidente che la Toscana non può permettersi altri quattro anni e mezzo in questo modo”.

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