Mutui per comprare casa, Toscana migliora, Firenze no

Nel primo trimestre 2014 le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per 5.210,7 milioni di euro

Redazione Nove da Firenze
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22 settembre 2014 15:54
Mutui per comprare casa, Toscana migliora, Firenze no

Anche per il primo trimestre 2014 l'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato nel dettaglio l'andamento dei finanziamenti finalizzati all'acquisto dell'abitazione concessi alle famiglie residenti sul territorio regionale. L'analisi fa riferimento al Bollettino Statistico pubblicato da Banca d'Italia nel mese di Luglio 2014.. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente si registra una variazione delle erogazioni pari a +5,3%, per un controvalore di 260,8 milioni di euro.

La fotografia indica una ripresa dell'erogazione del credito concesso alle famiglie, in controtendenza rispetto al -7,5% registrato nel quarto trimestre 2013 e al -6,9% del terzo trimestre 2013.Nel primo trimestre 2014 le famiglie in Toscana hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 368,8 milioni di euro, che collocano la regione al sesto posto per totale erogato in Italia, con un'incidenza del 7,08%. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente si registra una variazione delle erogazioni in regione pari a +0,7%, per un controvalore di +2,4 milioni di euro.Guardando all'andamento delle erogazioni sui 12 mesi, e analizzando quindi i volumi da Aprile 2013 a Marzo 2014, la regione Toscana mostra una variazione negativa delle erogazioni pari a -5,8%, per un controvalore di -95,4 mln di euro.

Sono dunque stati erogati in questi ultimi dodici mesi 1.551,2 mln di euro, volumi che rappresentano il 7,13% del totale erogato in Italia.Nel primo trimestre 2014 le province della Toscana hanno evidenziato il seguente andamento. La provincia di Arezzo ha erogato volumi per 23,5 mln di euro, facendo registrare una variazione rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno pari a +20,0%. A Firenze sono stati erogati volumi per 123,3 mln di euro, corrispondenti a una variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente pari a -3,5%.

La provincia di Grosseto ha erogato volumi per 22,2 mln di euro, la variazione sul trimestre è pari a +33,8%. In provincia di Livorno i volumi erogati sono stati 35,3 mln di euro, la variazione corrisponde a +3,1%. In provincia di Lucca sono stati erogati volumi per 35,4 mln di euro, la variazione rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente pari a +8,5%. Massa-Carrara ha erogato volumi per 13,9 mln di euro, la variazione sul trimestre è pari a -0,1%. La provincia di Pisa ha erogato volumi per 39,0 mln di euro, facendo registrare una variazione sul trimestre pari a -17,3%.

A Pistoia sono stati erogati volumi per 21,2 mln di euro, la variazione rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente è risultata essere pari a -3,4%. La provincia di Prato ha erogato volumi per 26,9 mln di euro, facendo registrare una variazione pari a +4,0%. In provincia di Siena i volumi erogati sono stati 28,1 mln di euro, la variazione rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente pari a +5,3%.                  Attraverso la base dati interna all'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa è stata analizzata la tendenza rispetto all'importo medio di mutuo erogato. Nel primo trimestre 2014 la regione Toscana ha fatto registrare un importo medio di mutuo pari a 110.600 euro, in aumento rispetto a quanto rilevato durante lo stesso trimestre dell'anno precedente, quando il ticket medio ammontava a 98.700 euro.

Mediamente colui che sottoscrive un mutuo nella regione viene finanziato circa l'1% in più rispetto al mutuatario medio italiano.Il mercato del credito è complessivamente ancora in contrazione, ma ci sono segnali di una moderata ripresa verso una situazione di maggiore stabilità. Fra le note che inducono a un rinnovato ottimismo c’è l’aumento della domanda di mutui da parte delle famiglie, segno di una crescente fiducia rispetto alle prospettive future. Ciononostante, bisognerà attendere i prossimi mesi per capire se la crescita della domanda comporterà una nuova fase di dinamismo degli istituti di credito, che continueranno comunque a prestare particolare attenzione al rischio di credito.

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